Inquinamento e rifiuti
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Puntata 2 del 12 ottobre 2015 - Inquinamento e rifiuti
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Puntata 1 del 5 ottobre 2015 - Mutamenti climatici
giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137, assemblea delle donne sulla violenza di genere.
ADESSO BASTA! E' ORA DI SCEGLIERE!
Negli ultimi mesi si sono verificati molti casi di violenza sulle donne negli spazi che, come compagne e compagni, viviamo. E' nata spontanea la voglia di vederci per dare delle risposte, ma anche per costruire un luogo di riconoscimento e di presa di posizione pubblica contro la violenza.
Speravamo che definendoci compagno o compagna avessimo ormai assunto l'antisessismo e la lotta al patriarcato come necessari, innanzitutto mettendo in discussione gli atteggiamenti maschilisti e di possesso che agiamo nelle relazioni, sia intime che collettive.
Evidentemente non è così, se bastassero l'asterisco e la chiocciola quando scriviamo avremmo fatto la rivoluzione!
Le compagne femministe hanno sempre preso posizione e fatto un lavoro comune(anziché di nuovo collettivo) sulla violenza, ma continuano a scontrarsi con le dinamiche che s'innescano intorno all' aggressore: minimizzare, sminuire e isolare la compagna, relegare la violenza all'ambito del privato. Una vera e propria rete di protezione interna che può arrivare a far passare la reazione all'aggressione come un attacco alla realtà politica in cui è avvenuta la violenza.
Quando si dice «non vogliamo fare processi» in realtà si produce un meccanismo di giustificazione per cui si elude il confronto collettivo e si istituiscono mille processi informali alla donna, alimentati dal chiacchiericcio, che costituiscono un'ennesima violenza.
Nominare la violenza e le sue dinamiche per scardinarle non è fare un processo. Parlare di antisessismo, maschilismo, patriarcato, criticarsi nell'agire oppressivo, porsi delle domande fà sì che si possano dare delle risposte collettivamente.
Ora è necessaria un'assunzione di responsabilità e una presa di coscienza dei privilegi del proprio genere e dei ruoli assunti come maschi, soprattutto se bianchi ed eterosessuali.
E' ormai necessario che i compagni si formino sulle questioni di genere e scelgano concretamente le pratiche per combatterli, scardinando i meccanismi di delega e i ruoli educativi normalmente attribuiti alle compagne.
Che genere di relazioni vogliamo? Ci possiamo fidare di rapporti non basati sull'antisessismo? Vogliamo continuare a condividere spazi con compagni che tengono stretti i propri privilegi? Che genere di conflitto possiamo agire nei nostri spazi? Quali strumenti ci diamo per costruire luoghi in cui siamo a nostro agio? In cui siamo libere di arrabbiarci, usare il sarcasmo o l'ironia contro il sessismo e il machismo dei compagni?
Adesso basta! E' ora di scegliere!
Le relazioni di potere ci tolgono forza nelle lotte che portiamo avanti. Affrontarle e sovvertirle è imprescindibile! I panni sporchi non si lavano in famiglia, ma collettivamente.
Per questo abbiamo iniziato ad incontrarci come donne in un'assemblea aperta ed in continua evoluzione. Vogliamo costruire una rete di sorellanza in cui sia possibile riconoscersi, ascoltarsi, sostenersi reciprocamente e trovare insieme le pratiche di autodifesa.
Il prossimo incontro sarà giovedì 24 settembre alle 19 dalle Cagne Sciolte, via ostiense 137.
Si è svolto ad Amburgo dal 3 al 5 aprile un convegno organizzato dalla comunità curda dal titolo Sfidare la modernità capitalista. Ce lo raccontanto due compagne del collettivo femminista F9 di Roma.
Adalet Omar coopresidnete del parlamento del cantone di Cizire in Rojava fa un punto sulla situazione di Kobane e della Siria, rilanciano la lotta per l'autodeterminazione dei popoli che i curdi stanno portando avanti contro il capitalismo e per il confederalismo democratico.
Corrispondenza da Atene sulla lotta delle donne delle pulizie del Ministero delle Finanze licenziate a settembre 2013 e mai riassunte nonostante una prima sentenza a loro favore. 590 in tutta la Grecia in presidio da otto mesi, notte e giorno, davanti al Ministero. Al loro posto esternalizzazione con costi più gravosi e salari più bassi, 2 - 3 euro l'ora, a a lavoratrici straniere.
Un resoconto dalle compagne e compagni che hanno partecipato alla delegazione romana per Kobane e alla delezione di donne in Rojava. Il movimento curdo oltre a combattere contro l'ISIS (Daesh), sta sperimentando sul campo il cambiamento radicale della società. Cosa c'è dietro la rivoluzione del Rojava? Da dove nasce l'ideologia lanciata da Ocalan e dal PKK di abbandonare l'idea dello Stato curdo e di passare al Confederalismo democratico? In Rojava le donne parlano di rivoluzione femminista, sia armata che sociale ed è partendo da loro che il movimento curdo sta cercando di trasformare la società del Rojava dal basso.
Ulteriori info su:
L'odierna trasmissione diVengo anch'io ha visto l'intervista ad una compagna curda sulla situazione del kurdistan e delle donne a kobane. A seguire corrispondenza con una iniziativa contro Eataly.