Isis
Libia, corrispondenza sulla situazione geopolitica
Corrispondenza con Nancy Porsia - giornalista freelance con base in Libia - sulla situazione dello Stato nordafricano, poco dopo la scelta e il sostegno delle Nazioni Unite al "governo" di Serraj, in un momento in cui una guerra civile a bassa intensità va a mescolarsi a interessi petroliferi (anche italiani). Situazione che si intreccia a quella del "brand" dello Stato Islamico/Daesh, nonché alla questione della migrazione verso l'Europa e alle politiche espansionistiche di Al Sisi.
Per approfondimenti account twitter: https://twitter.com/nancyporsia
E alcuni articoli e video (molti articoli sono in inglese):
http://video.sky.it/news/mondo/tripoli_prime_reazioni_della_piazza_dopo_arrivo_serraj/v278025.vid http://video.sky.it/news/mondo/un_miliziano_uomo_sicurezza_mellitah_trafficante_migranti/v275697.vid https://deathbyrescue.org/assets/annexes/Porsia_Libya_smugglers.pdf http://www.intrasformazione.com/index.php/intrasformazione/article/view/223/pdf http://espresso.repubblica.it/internazionale/2015/04/21/news/libia-nel-caos-ecco-chi-lucra-sulla-disperazione-1.208991 http://www.dw.com/en/islamic-state-holds-libyan-town-in-grip-of-terror/a-18926131 http://www.dw.com/en/in-libya-islamic-state-caliphate-grows-on-tribal-fears/a-18300716 http://www.theguardian.com/world/2014/aug/01/libya-people-smuggle-provide-serviceNo War e No Nato sotto l'ambasciata turca
Sulla Libia: intervista ad Alberto Negri
Conversazione con Alberto Negri, analista geopolitico e collaboratore del "Sole 24 Ore".
Discutiamo della situazione in Libia e delle possibili evoluzioni dell'ISIS nello scacchiere geopolitico.
Quanto è possibile un intervento militare statunitense sul suolo libico? E quanto quello italiano?
Durata: 47 minuti.
Corrispondenza da Parigi all'indomani del gravissimo attentato
Corrispondenza estratta dalla trasmissione domenicale "Vengo anch'io" (15 novembre 2015).
Laura, collaboratrice di Radio Onda Rossa e residente a Parigi, ci racconta la vita pratica e quotidiana subito dopo il grave attentato dell'Isis nella capitale francese.
Durata: 21'.
Pkk, Ypg, Ypj tra resistenza e confederalismo democratico, racconto di viaggio
Un redazionale con un compagno di Rojava Calling appena tornato dal Kurdistan. Un'analisi sul ruolo della Turchia e della coalizione in questa fase di attacco ai curdi, su a che punto si trova il confederalismo democratico, la resistenza curda e il ruolo della donne.
Prima una corrispondenza con Yilmaz di UikiOnlus sugli ultimi attacchi dei turchi ai curdi.
La Turchia bombarda i curdi e non l'Isis
La Turchia con la scusa di attaccare l'Isis sta invece bombardando da tre giorni le postazioni delle guerrigliere e dei guerriglieri curdi nel kurdistan iracheno e numerosi villaggi. Vasta anche l'operazione di arresti in Turchia. Ne parliamo con Yilmaz di UikiOnlus
Daesh attacca di nuovo Kobane, che resiste
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All'alba di questa mattina circa 100 miliziani dell'Isis hanno portato un nuovo attacco alla città di Kobane: passando travestiti da combattenti delle YPG attraverso il valico di frontiera di Mursitpinar, quindi provenienti dal territorio turco, hanno fatto esplodere delle autobomba che hanno provocato – al momento – circa 42 morti e 60 feriti, quasi tutti civili.
Adesso, ciò che rimane del commando dell'Isis è asserragliato in una scuola nel centro città e in un villaggio alla periferia, e le Asays (forze di pubblica sicurezza autorganizzate) stanno cercando di ricacciarli indietro.
Ne parliamo con un compagno kurdo che si trova nei territori del Kurdistan turco.
Le radici dell'Islam VI, "Demoni, Allah vi punirà"
La sesta puntata dedicata all'origine ed alla storia dell'Islam prende le mosse da questo video: un'anziana signora, citando il Corano, invita i militanti dell'ISIS a ravvedersi.
Lampedusa: venti di guerra - parole di propaganda
Una corrispondenza con un compagno del collettivo Askavusa di Lampedusa (https://askavusa.wordpress.com) per parlare dei e delle migranti sull'isola e delle campagne di propaganda agite sulla loro pelle.
Una seconda corrispondenza poi con un compagno della Rete Antirazzista catanese per allargare il discorso ad altre zone della Sicilia.