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migranti

18 dicembre: corteo piazza dell'Esquilino ore 16.30

Data di trasmissione
Durata 10m 43s

In occasione della giornata internazionale dei migranti, un corteo meticcio attraverserà le strade di Roma. Richiedenti asilo, migranti, rifugiati, insieme alle realtà antirazziste e in lotta per il diritto alla casa, reclameranno con forza la fine delle stragi in mare, la chiusura dei Cie, l'abolizione della Bossi Fini, la libera circolazione di uomini e donne, per una società inclusiva, egualitaria e senza sfruttamento. Appuntamento a piazza dell'Esquilino ore 16.30.

Domani assemblea all'occupazione di p.zza Indipendenza

Data di trasmissione
Durata 10m 50s

Avvenuta il 12 ottobre scorso, l'occupazione di piazza Indipendenza rappresenta la risposta viva e reale dei movimenti sociali di fronte a questioni cruciali, come l'accoglienza e le politiche per i rifugiati e i richiedenti asilo. Da esclusi a protagonisti del conflitto sociale, sono i migranti in prima persona a rivendicare l'importanza di questa esperienza, e lanciano un'assemblea cittadina che si svolgerà domani pomeriggio alle 17.

Lampedusa: contestati Letta e Barroso

Data di trasmissione
Durata 11m 34s

Sono stati accolti con cartelli e grida ("Vergogna" "Politici a casa" e "Assassini") gli esponenti dell'UE e del Governo italiano giunti in mattinata a Lampedusa. La popolazione dell'isola ha inteso così rimarcare lo sdegno nei confronti delle istituzioni e dei governi responsabili di guerre, sfruttamento, militarizzazione delle frontiere e stragi dei migranti.

Bari: disumane le condizioni al CARA

Data di trasmissione
Durata 6m 49s

Maxi rissa al CARA di Bari che ha portato alla morte di un kurdo irakeno. Ma nessuno parla delle condizioni disumane e di sovraffollamento del CARA che dovrebbe contenere 600 persone e che invece ne vede la presenta del doppio. Tante in questi anni le rivolte e le manifestazioni di protesta. Sentiamo un compagno della rete antirazzista di Bari.

1 maggio - sciopero della fame al CIE di Ponte Galeria

Data di trasmissione

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato rivolto all'amministrazione del CIE di Ponte Galeria, nel quale i detenuti lanciano lo sicopero della fame:

 

 

Noi tutti di questo centro abbiamo deciso di dare inizio ad una protesta pacifica iniziando il rifiuto del cibo che ci viene consegnato per tutto il tempo necessario finchè non vengano esaudite le nostre richieste sotto indicate: 1. Chiediamo che le procedure siano molto più rapide 2. Che il servizio sanitario sia molto più efficiente 3. Che non venga più usata violenza, fisica o psichica, contro di noi (giorni fa è stata somministrata una puntura di psicofarmaci ad un ospite, contro la sua volontà, che ha avuto una reazione dannosa alla salute provocandogli gravi danni. Ancora oggi non può parlare e ha la faccia gonfia) 4. Che venga accolta la richiesta di chi chiede l'espatrio il prima possibile senza trattenimenti di lungo periodo 5. Che le notifiche vengano tradotte nella lingua di origine 6. Che le visite dall'esterno vengano facilitate senza tanta burocrazia 7. Che i tossicodipendenti vengano accolti in un'altra struttura adatta alle loro esigenze di recupero 8. Che chiunque abbia uno o più carichi pendenti possa presenziare al suo processo in modo che non venga condannato in contumacia 9. Per queste e molte altre motivazioni i centri come questo di Ponte Galeria schiacciano la dignità delle persone e andrebbero chiusi per sempre Noi motiviamo il nostro sciopero della fame, ora voi motivateci il perchè dobbiamo espiare una pena senza aver commesso un reato.

Corpi e frontiere, i CIE

Data di trasmissione
Durata 50m 34s

Puntata a tre voci con una compagna della cooperativa Be free. Be free gestisce uno sportello psico-sociale a favore di donne vittime di tratta all’interno del CIE di Ponte Galeria.

Nella puntata il C.I.E, luogo paradigmatico della civiltà delle frontiere e dei muri, viene visto dall’interno attraverso la concretezza dei corpi delle donne e degli uomini che vi sono rinchiusi o che subiscono la minaccia di esservi rinchiusi, nell’orizzonte ampio delle politiche continentali che li determinano, nel panorama delle politiche repressive della mobilità delle persone. Si parla anche di Cara (centri di accoglienza per richiedenti asilo), strutture per rifugiati/e e di tratta di esseri umani.

Libeccio d’Oltremare. Il vento delle rivoluzioni del Nord Africa si estende all’occidente. A cura di Ambra Pirri - La frontiera addosso. Così si deportano i diritti umani. Luca Rastello - Campi di forza, Percorsi confinati di migranti d’Europa. Alessandra Sciurba - Storie di Ponte e di frontiere. A cura di Be free.