Nardò (Lecce): sciopero dei braccianti immigrati
Terzo giorno di sciopero autorganizzato dei braccianti immigrati impegnati nella raccolta dei pomodori nelle campagne di Nardò, in provincia di Lecce.
Terzo giorno di sciopero autorganizzato dei braccianti immigrati impegnati nella raccolta dei pomodori nelle campagne di Nardò, in provincia di Lecce.
La rivolta del 2 maggio scorso scoppiata nel Cie di via Corelli è stata processata e punita: pene fino a 10 mesi per i 7 tunisini giudicati dal Tribunale di Milano. La difesa degli imputati così come le risposte politiche dei solidali sono state più complicate del solito: la comunicazione tra reclusi e mondo esterno è resa difficile dalle restrinzioni sull'uso dei telefoni cellulari.
Durante la manifestazione della CGIL a Bari oggi per lo sciopero generale del 6 maggio. Il Coordinamento Precari, Disoccupati, Migranti ha tentato di parlare dal palco...
Corrispondenza con un compagno da Lampedusa dopo la protesta sfociata in un incendio nel CIE.
nella notte in risposta a una presunta fuga di 4 persone gli agenti di polizia sono entrati nel centro per migranti a napoli.
Ascolta la corrispondenza->
Altri due barconi carichi di migranti sono approdati la scorsa notte a Lampedusa, a bordo 180 persone, in maggioranza eritrei e somali in fuga dalla Libia. In serata erano giunti altri due natanti, uno con 320 e l'altro con 170 persone. E' dunque di 680 il totale degli stranieri arrivati nelle ultime ore sull'isola, dove il centro di accoglienza è nuovamente saturo con oltre mille presenti su una capienza di 800 posti circa. Da oggi dovrebbero cominciare i voli per il rimpatrio dei tunisini direttamente da Lampedusa. Ne sono previsti due al giorno e su ciascuno viaggeranno trenta persone.
250 le persone disperse, fra cui donne e bambini, 48 persone tratte finora in salvo. E’ questo il primo tragico bilancio del naufragio di un barcone di migranti la scorsa notte nel Canale di Sicilia, avvenuto a causa di condizioni meteomarine difficili.
E’ ancora fitta la nebbia attorno all’accordo firmato in pompa magna, ieri sera, fra Tunisia e Italia in tema di immigrazione. Previsto il permesso temporaneo di sei mesi per i circa ventimila tunisini già giunti in Italia: “gli altri in arrivo d’ora in poi – ha detto Maroni – verranno però rimpatriati con procedure semplificate e velocizzate”. Non è dato sapere, al momento come ciò avverrà, se si eccettua una modalità più rapida di riconoscimento, svolta comunque sempre dai consolati tunisini e con la complicità di strutture come i lager dei nostri tempi chaimati CIE.
Ascolta una corrispondenza con Stefano Galieni.
Sono stati ripresi dalle forze dell'ordine i 10 ragazzi tunisini che nelle prime ore della mattinata erano scappati dalla ex caserma Enrico De Carolis di Civitavecchia, che da ieri sera vede rinchiusi 680 immigrati - in maggior parte tunisini - portati da Lampedusa a bordo del traghetto della Tirrenia «Clodia».
Ascolta la corrispondenza con un'attivista antirazzista che rilancia l'appuntamento per un'assemblea pubblica per questo venerdì 8 Aprile per discutere insieme su come radicare la mmobilitazione sul territorio.
http://www.archive.org/download/Civitavecchia/civitavecchia.mp3
Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, svolgerà un'informativa urgente, domani in aula alle ore 10, sulle misure adottate in relazione all'eccezionale flusso di immigrazione verso l'isola di Lampedusa. Lo rende noto la Camera dei deputati.