Stamattina a Bruxelles degli attacchi congiunti all'aeroporto e ad una stazione della metropolitana del centro della capitale belga hanno provocato morti e feriti; i media parlano di almeno 26 vittime e oltre 100 feriti.
Nella prima corrispondenza, con Guido Caldiron, proviamo a raccontare brevemente cosa è successo nel corso della mattinata e ad analizzare lo scenario che si prospetta a livello politico e di gestione dell'ordine pubblico.
Nella seconda corrispondenza una rapida analisi della situazione a Bruxelles all'ora di pranzo; la città è ancora sostanzialmente in stato d'assedio.
La corrispondenza con un compagno dopo l'assemblea di questa mattina seguita alla lunga giornata di ieri quando studentesse e studentidi diversi collettivi universitari hanno occupato l’auletta del Fuan – Azione Universitaria al polo universitario Einaudi e denunciano in particolare la connivenza tra FUAN e Forze dell’Ordine, sempre presenti in numero ingente a proteggere volantinaggi e iniziative dei neofascisti. Dopo l’occupazione, alle 17, l’ex squadrista e ora esponente di Fdi, il consigliere regionale Marrone, si è presentato in Università con una mezza dozzina di fascisti, trovandosi davanti diverse decine di universitari antifascisti. Numerosi agenti in assetto antisommossa e Digos di sgomberare l’aula studio C1 occupata dal Cua, grazie alla resistenza degli studenti e delle studentesse antifa l'occupazione è stata mantenuta.
Questa è l’ultima trasmissione dell’anno politico, ci risentiremo il primo mercoledì di ottobre, ma nel frattempo rimanderemo per macro argomenti alcune sintesi di quello che abbiamo trattato in questi mesi.
Puntata del 24/06/2015“ Jade Helm”
“Resistere esistere persistere/ Jade Helm ovvero come farci diventare tutt* delator*, collaborazionist* e spie/ Poveri e povertà/ Quell* che non hanno il genere, ma hanno la classe/A proposito di me”
Speciale sulle lotte contro le basi, i poligoni e la militarizzazione della Sardegna.
Intervengono da Cagliari, Mariella Cao del Comitato Gettiamo Le Basi, l'avvocato Sollai, difensore della parte civile nel processo Quirra ed un compagno palestinese del comitato Amici Sardegna Palestina.
Un libro che ripercorre la lotta NoMuos, scritto da un attivista, è stato presentato a Roma e in altre città. Per fare un bilancio e raccontare l'importanza di questa lotta, ma anche l'occasione per promuovere le giornate di mobilitazione di agosto, quando a Niscemi si terrà un campeggio e un corteo popolare.
Il presidente della Regione Sicilia ritira la revoca per la realizzazione del Muos, Mobile user objective system. Ne parliamo con un compagno dei Comitati NO MUOS, facendo il punto sulle prospettive della lotta.
Si è svolta oggi a L'aquila la quarta e ultima udienza del processo che vedeva imputato di stupro, lesioni aggravate e tentato omicidio il militare Francesco Tuccia.
Questo processo si è svolto a porte chiuse e femministe, lesbiche, compagne hanno presidiato quel tribunale ogni volta per dire che la violenza riguarda tutte.
Durante l'udenza di oggi hanno parlato i periti di parte dello stupratore e lui stesso, poi sono state tenute le requisitorie, infine il PM ha chiesto una condanna a 14 anni. La sentenza invece ha condannato francesco tuccia, militare in servizio a L'aquila per l'operazione strade sicure a 8 anni e 50.000 euro. Il processo oggi è stato molto pesante, le requisitorie della difesa basate su l''imcredibile tesi della insussistenza della pena, dal momento che la ragazza massacrata dal Tuccia e abbandonata sulla neve, che riporta lesioni permanenti, sarebbe stata consenziente. Inoltre questi avvocati hanno anche puntato il ditro contro una campagna mediatica che hanno definito violenta cioè la presenza di compagne, femministe, lesbiche che hanno portato solidarietà alla ragazza. All'emissione della sentenza slogan contro lo stupratore assassino e i suoi avvocati.
Presidio davanti al tribunale de L'Aquila, per l'ennesima udienza, probabilmente l'ultima, del processo per lo stupro e le violenze commesse lo scorso anno contro una giovane donna a L'Aquila. Si attende la sentenza.
E' oggi in svolgimento la terza udienza del processo che vede come imputato Francesco Tuccia, il militare accusato di aver violentato e massacrato una studentessa fuori da una discoteca dell’Aquila e che era presente nel territorio all’interno dell’operazione "strade sicure". Anche oggi un presidio di solidarietà di donne, femministe, lesbiche, compagne da L'Aquila stessa, Roma, Tivoli...
Una corripondenza con una compagna del Centro Antiviolenza de L'Aquila