Da Luglio si è riacceso il decennale conflitto fra Armenia e Azerbaijan per il controllo della regione autonoma del Nagorno Karabach, che vedo sullo scacchiere l'interesse territoriale della Turchia che sta espandemdo la sua area di influenza, e da un altro alto la Russia storicamente legata al lato armeno del conflitto. Approfondiamo il tema grazie al contributo di Giovanni Savino, docente di storia contemporanea presso l'accademia dell'economia nazionale e del servizio pubblico a Mosca.
Nella Federazione Russa, dopo un trend inizialmente contenuto, i casi di contagio da Coronavirus stanno crescendo in maniera esponenziale nelle ultime settimane. Il premier Vladimir Putin ha disposto il lockdown e l'obbligo di restare in casa, ma le misure di sostegno al reddito sembrano per ora insufficienti rispetto a una situazione economica già in grande difficoltà prima dell'emergenza Covid-19.
Intanto in Ossezia settentrionale, regione della Federazione Russa al confine con la Georgia, si sono scatenate proteste popolari. Epicentro la città di Vladivkavkaz, dove i residenti locali hanno interrotto il regime di autoisolamento e si sono recati nel centro della città per una manifestazione spontanea non autorizzata, chiedendo le dimissioni delle autorità dell’Ossezia del Nord. Duri scontri si sono registrati tra migliaia di manifestanti e parte della polizia, mentre altri agenti si sarebbero rifiutati di caricare la folla. L’accusa al Governo locale è quella di non dare risposte alle problematiche sociali diffuse nel paese, pregresse alla diffusione del virus, ma acuite dal lockdown, con migliaia di persone senza lavoro, reddito e ora in difficoltà anche a mangiare.
Ne parliamo con Giancarlo, compagno che da anni si occupa da anni di politica e informazione in Federazione Russa.
Due audio nel primo parliamo con una compagna in Rojava( collegamento in francese con traduzione in italiano) e successivamente con un compagno che dall'Italia ci descrive la situazione attuale in Rojava e in Turchia.
Le ultime elezioni in Tunisia hanno visto un aumento dell'astensione e portato al ballottaggio di ottobre due candidati fuori dai partiti tradizionali che ne escono sconfitti in una situazione di grosso malessere sociale. Sono state indette per il prossimo 12 dicembre le elezioni in Algeria, ma ancora lo scorso venerdì, il 31°, la piazza continuava a chiedere le dimissioni di Bensalah con slogan sempre più duri. In chiusura una riflessione sui rinnovati interessi della Russia in Africa.
In apertura ci colleghiamo con il CSA Next Emerson di Firenze, dove è appena stata inaugurata la mostra Bin/Art: una mostra che traccia una storia dell'arte digitale - e dunque dell'informatica - dagli anni '60 al 2001. Intervistiamo anche Antonio Glessi - autore di una delle opere esposte - e parliamo con lui del tema della creatività osservando come la creazione di nuovi contenuti sia incoraggiata nelle piattaforme attuali, ma che al contempo esse incanalano così tanto il processo creativo da togliere ogni radicale novità.
Parliamo poi della legge recentemente approvata in Russia, che mira a centralizzare la gestione di Internet e mette le basi per eventuali scelte "autarchiche" successive.
Lo stesso Castelli ci informa, con un post sul suo profilo Facebook, che due anarchici e antifascisti russi di Mosca, Elena Gorban' e Aleksej Kobajdze, sono stati arrestati dall'Fsb perché riconosciuti tra gli autori di un assalto ad una sede del partito putiniano, "Russia unita". Accusati di vandalismo sono stati messi in isolamento. Durante l'interrogatorio dei due a Mosca si è svolta una manifestazione spontanea di antifascisti nel centro della capitale, sulla Mjasnitskaja.