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sciopero della fame

Al fianco delle compagne e dei compagni in sciopero della fame

Data di trasmissione
Durata 13m 21s
Durata 5m 56s
Durata 16m 44s
Durata 6m 56s
Durata 20m 54s
Durata 6m 7s

Il 29 maggio nel Tribunale di Torino si è svolta la prima udienza per l’occupazione di c.so Giulio 45. Dietro a uno schermo era presente anche Silvia, in videoconferenza, che ha comunicato l’inizio per lei e Anna, detenute a l’Aquila, di uno sciopero della fame. Questa lotta ha l’obiettivo di contrastare le condizioni a cui sono sottoposte equiparabili al 41 bis e la chiusura della sezione in cui sono detenute. Nei giorni successivi hanno aderito allo sciopero della fame Stecco, Giovanni, Alfredo, Ghespe, Marco e Leo. Tante le iniziative di solidarietà in diverse città per appoggiare anche da fuori la lotta all'interno delle carceri.

Qui di seguito il testo del comunicato letto in aula da Silvia e le corrispondenze con chi ha portato fuori dalle carceri le voci della lotta.

Buon ascolto!

“Ci troviamo da quasi due mesi rinchiuse nella sezione AS2 femminile de L’Aquila, ormai sono note, qui e fuori, le condizioni detentive frutto di un regolamento in odore di 41bis ammorbidito.
Siamo convinte che nessun miglioramento possa e voglia essere richiesto, non solo per questioni oggettive e strutturali della sezione gialla (ex-41bis): l’intero carcere è destinato quasi esclusivamente al regime 41bis, per cui allargare di un poco le maglie del regolamento di sezione ci pare di cattivo gusto e impraticabile, date le ancor più pesanti condizioni subite a pochi passi da qui, non possiamo non pensare a quante e quanti si battono da anni accumulando rapporti e processi penali. A questo si aggiunge il maldestro tentativo del DAP di far quadrare i conti istituendo una sezione mista anarco-islamica, che si è concretizzato in un ulteriore divieto di incontro nella sezione stessa, con un isolamento che perdura.
Esistono condizioni di carcerazione, comune o speciale, ancora peggiori di quelle aquilane. Questo non è un buon motivo per non opporci a ciò che impongono qui.
Noi di questo pane non ne mangeremo più: il 29 maggio iniziamo uno sciopero della fame chiedendo il trasferimento da questo carcere e la chiusura di questa sezione infame.”
Silvia e Anna

Silvia e Anna iniziano sciopero della fame dal carcere dell'Aquila

Data di trasmissione
Durata 11m 29s
Durata 9m 53s

Silvia e Anna, due compagne detenute in regime di alta sicurezza (AS2) nel carcere dell'Aquila in seguito alle operazioni "Scintilla" e "Scripta Manent", hanno iniziato oggi uno sciopero della fame per contrastare le condizioni simili a quelle del 41-bis cui sono sottoposte. Obiettivo dello sciopero è il trasferimento immediato e la chiusura della sezione dove sono detenute.
Di seguito due corrispondenze da Torino e da Roma che ci aggiornano sulla situazione e sulle date di mobilitazione.

 

Continua lo sciopero della fame dei curdi

Data di trasmissione
Durata 12m 5s

Continua lo sciopero della fame di massa portato avanti da centinaia di persone in tutta Europa per chiedere la fine dell'isolamento per il presidente Abdullah Ocalan. Da Roma, dove lo sciopero si tiene presso il centro Ararat, ci aggiorna sull'andamento dell'iniziativa Vincenzo della Confederazione COBAS.

Sciopero della fame di attiviste e attivisti curdi in tutto il mondo

Data di trasmissione
Durata 18m 13s

Ai microfoni della radio, Erol, un compagno curdo, che ha iniziato lo sciopero della fame mentre era a Cagliari e ora si è spostato a Roma e parteciperà alla iniziativa di Giovedì 4 aprile per il 70esimo compleanno di Abdullah Ocalan ci racconta di questa protesta delle attiviste e attivisti curdi in tutto il mondo e in particolare nelle carceri turche.

da: https://www.retekurdistan.it/2019/03/31/tempo-di-agire-sciopero-della-fame-di-attiviste-e-attivisti-curdi-in-tutto-il-mondo/

Lo sciopero della fame come strumento di protesta politica spesso viene rifiutato o incontra incomprensione. Nella storia del movimento democratico di opposizione in Turchia tuttavia, gli scioperi della fame hanno una lunga tradizione. Spesso vengono usati dalle carceri contro la repressione da parte dello Stato come ultima possibilità di protesta.

Antifascismo, Torino: Niccolò ancora in carcere. La mamma inaugura sciopero della fame

Data di trasmissione
Durata 22m 58s

Concorso morale. Una storia antifascista: è la campagna lanciata da Askatasuna (Torino) con la pubblicazione sui social di un video che ricostruisce la vicenda di Nicolò, giovane compagno torinese che si trova in carcere ormai da 3 mesi per aver partecipato ad una manifestazione antifascista contro Casapound del 22 febbraio scorso nel capoluogo piemontese.

Il giudice ha disposto la scarcerazione di Nicolò, che però rimane in carcere per la mancanza di braccialetti elettronici.

Ai nostri microfoni una compagna di Askatasuna che presenta la campagna con Dana e poi la mamma di Nicolò che ha annunciato di aver cominciato lo sciopero della fame. 

Oggi alle 11.30 si è tenuta una conferenza stampa davanti al carcere delle Vallette di Torino dove Niccolò è recluso.

Qui i riferimenti per scrivergli: 
Nicolò Mirandola
Casa circondariale Lorusso e Cutugno
Via Maria Adelaide Aglietta, 35 - 10149 - Torino

Napoli presidio solidale con i detenuti palestinesi in sciopero della fame

Data di trasmissione

Corrispondenza dal presidio a Napoli sotto il comune in piazza Plebiscito della comunità palestinese in sciopero della fame in solidarietà con i più di 1700 prigionieri nella carceri israeliane che rifiutano il cibo e chiedono almeno che siano applicati i diritti elementari che gli spetterebbero .

Sciopero della fame: aggiornamenti dal presidio curdo a Roma

Data di trasmissione
Durata 14m 25s

In diretta dal presidio curdo in piazza Venezia/p.za Madonna di Loreto a Roma. Continua lo sciopero della fame in corso in tutta Europa in solidarietà con i/le detenuti/e politici in Turchia.

 

Qui l'appello diffuso da UIKI Onlus: http://www.uikionlus.com/uiki-appello-per-la-solidarieta-diffusa-con-le-prigioniere-e-i-prigionieri-in-sciopero-della-fame/

 

Vi segnaliamo, inoltre, un'intervista ad un esponente del PKK che potete leggere qui e che abbiamo letto e commentato in diretta.