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pulizia etnica

Roma: Fuori i genocidi dalla storia

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Sabato 25 gennaio 2025 Corteo per la Palestina Piazza Vittorio h 15.00

Un compagno del Comitato solidarietà con la Palestina in terzo ci aggiorna sulle iniziative e mobilitazioni messe in campo dalla neo nata Rete Antisionista Palestina Roma e sulla necessità di scendere in piazza sabato per una Palestina libera dall'occupazione.

Cagliari: Siamo ancora qui...per la Palestina

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Sabato 25 gennaio 18.30 piazza Costituzione a Cagliari

Siamo qui per rendere attuale il valore della giornata della memoria... per non dimenticare! Abbiamo dato valore a questa data perché come un faro ci aiutasse a riconoscere la discriminazione l’abuso il fascismo e ci permettesse di fermare un genocidio prima che questo si compia definitivamente. Oggi vediamo questi segni. Oggi un nuovo genocidio è sotto in nostri occhi, visibile tutti i giorni, in diretta, un orrore senza fine. Per fermare Israele non basta una tregua un progetto che prevede lo sterminio di un intero popolo, con la pulizia etnica a Gaza nella Palestina occupata e l’occupazione di territori in Libano in Siria e chissà dove ancora... per fermare Israele non basta una tregua, serve l’impegno di tuttә Questa violenza parte anche da qui * da qui dalla fabbrica di bombe RWM di Domusnovas dove si producono queste bombe * da qui dove nei poligoni NATO i piloti israeliani si addestrano per colpire meglio i civili * da qui dove i soldi sottratti a sanità e istruzione vanno ad ingrassare i fabbricanti di armi. Se non vogliamo più essere complici possiamo fare la nostra parte con tante piccole azioni più o meno coraggiose: - boicottare le aziende che partecipano al massacro e all’occupazioni - informarsi e parlare della questione a chi ci sta vicino - pretendere l’arresto dei criminali internazionali che vengono qui in vacanza - e lottare perché i nostri soldi vengano investiti in sanità e istruzione e non in armamenti! Sta a noi decidere se dire NO è nostra responsabilità reagire difendere il popolo palestinese e noi stessi dal sionismo globale perché mai più deve voler dire: mai più per nessunә

Ne parliamo con un compagno palestinese dell'UDAP

Ginevra: protesta collettiva dei Sanitari x Gaza

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Sabato 25 gennaio 2025 a Ginevra Protesta collettiva della tenda bianca davanti al quartier generale delle Nazioni Unite.

Ne parliamo con Elisabetta dei Sanitari x Gaza di Roma

di seguito l'appello:

Un appello storico all'azione: unisciti per Gaza!

Il tempo del cambiamento è ora! La crisi di Gaza è una catastrofe umanitaria che sfida la coscienza dell’umanità. Come operatori sanitari, abbiamo l’obbligo morale di opporsi a queste atrocità e difendere il diritto alla salute e alla dignità umana. Questa azione si distinguerà come la prima volta che gli operatori sanitari di tutto il mondo assumono una posizione così unitaria, perché è la prima volta che vengono attaccati in modo così sfacciatamente e sistematicamente mentre tentano di salvare vite umane. È giunto il momento di un intervento umanitario da parte dell’ONU. Gli interventi umanitari hanno lo scopo di prevenire le violazioni dei diritti umani in circostanze estreme. Per conto degli operatori sanitari di tutto il mondo, chiediamo:

1. Mantenere la tregua e un cessate il fuoco permanenteÈ necessario un cessate il fuoco permanente per porre fine alla violenza e proteggere le vite e consentire il lavoro sanitario.   

2. Rilascio di operatori sanitari e civiliIl rilascio immediato e incondizionato del dott. Abu Sufiya e tutti gli operatori sanitari detenuti illegalmente.Il rilascio di TUTTI i detenuti civili, compresi gli oltre 11.000 civili palestinesi detenuti da Israele senza accuse formali, prove o rappresentanza legale.   

3. Restauro dell'accesso alla Croce RossaReinstate la Croce Rossa l’accesso a tutti i prigionieri palestinesi, che è stato illegalmente sospeso da Israele dal 13 ottobre 2023.

4. Protezione delle Nazioni Unite per gli operatori sanitari e i pazienti di GazaAzione immediata da parte delle Nazioni Unite per proteggere gli operatori sanitari e i pazienti a Gaza.Questo dovrebbe includere la dichiarazione a Emergenza di genocidio a Gaza (sostenne da 65 istituzioni ufficiali e testimonianze di esperti QUI) e invocando la dottrina della “Responsabilità di proteggere” o avviare un intervento umanitario.

5. - Azione di 5. Istituzione di un Corridoio UmanitarioUn corridoio umanitario coordinato e forzato a livello internazionale per:Fornire forniture essenziali.Trattare ed evacuare i feriti.Garantire servizi sanitari ininterrotti per i civili.

6. Responsabilità per le violazioni del diritto internazionaleIsraele deve rispettare il diritto internazionale ed essere ritenuto responsabile per le violazioni, in particolare:Articolo 18 delle Convenzioni di Ginevra.Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite A/ES-10/L.31/Rev.1.

Perché proprio l’ONU? Le Nazioni Unite sono state a lungo considerate un’istituzione critica per affrontare le crisi umanitarie globali. Come organismo incaricato della responsabilità di assicurare la pace, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile, l’ONU deve svolgere il suo ruolo con urgenza quando l’umanità ha un disperato bisogno di intervento. La nostra delegazione medica internazionale chiede alle Nazioni Unite di intraprendere un’azione immediata e decisiva per far rispettare un intervento umanitario laddove sia più urgentemente richiesto. Gli sforzi umanitari delle Nazioni Unite sono spesso descritti come un “servizio 911” per coloro che soffrono nelle zone di conflitto o dopo i disastri naturali. Ma quando l'azione è ritardata o ostacolata, le persone continuano a soffrire. Il momento dell’intervento proattivo è ora. La nostra delegazione invita le Nazioni Unite ad agire rapidamente ed efficacemente, sostenendo la loro responsabilità di prevenire ulteriori danni e di affrontare le urgenti esigenze umanitarie. L’Onu ha il potere di fare la differenza. È tempo per loro di intensificare e garantire che l’intervento umanitario non sia solo un’opzione, ma una realtà. Uno sforzo globale per proteggere la dignità umana Questa protesta è la prima del suo genere, che riunisce organizzazioni sanitarie e individui di tutto il mondo. È più di un atto simbolico; è un forte appello alla comunità internazionale affinché sosteni il diritto fondamentale alla salute e alla vita umana. Un appello a tutti gli operatori sanitari e le organizzazioni Esortiamo le organizzazioni sanitarie, i gruppi della società civile e gli individui di tutto il mondo a unirsi a questo sforzo. Cerchiamo di stare insieme per chiedere un’azione da parte dei leader e delle istituzioni globali, comprese le Nazioni Unite e l’OMS. Quando solleviamo la voce insieme, non possiamo essere ignorati. Unisciti al Movimento per Gaza! L’assistenza sanitaria non è un obiettivo invita tutte le organizzazioni sanitarie e gli individui a unirsi nella nostra storica protesta di fronte alle Nazioni Unite. Insieme, possiamo amplificare le nostre voci e chiedere un immediato cessate il fuoco e un corridoio umanitario per Gaza.

Palestina: bombardamenti a Gaza, uccisioni ed arresti in Cisgiordania

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Con una compagna commentiamo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite che lancia ancora una volta l’allarme sulle condizioni nella Striscia di Gaza dove i raid colpiscono ovunque. Ci aggiorna poi sulla situazione in Cisgiordania dove continuano gli arresti, le incursioni dell’esercito israeliano nei campi profughi palestinesi e gli attacchi violenti delle milizie dei coloni.

Napoli: HANDALA ALÌ FEST - 21/22 SETTEMBRE 2024

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HANDALA ALÌ FEST - 21/22 SETTEMBRE 2024 - NAPOLI

"Resistance is the deepest form of love"

A quattro anni dalla scomparsa di Ali, storico compagno e attivista palestinese che negli anni è riuscito a costruire un incredibile e solido dialogo tra Napoli e la Palestina, siamo ancora qui nel suo Bazar, luogo amatissimo dalla città e dai suoi abitanti, culla di resistenza e amore, di incontri e conversazioni, con la voglia di continuare a parlare e a difendere la sua e la nostra terra, oggi più che mai.

Anche quest’anno abbiamo deciso di rendergli omaggio - costruendo nuovi ricordi - attraverso una serie di appuntamenti collettivi che restituiscano alla città il bagaglio di lotta e umanità che ben ha saputo tramandare a chiunque abbia attraversato Handala. Sono passati undici mesi dall’inizio della forma più atroce del genocidio palestinese e sentiamo la profonda esigenza di riempire qualsiasi spazio della città denunciando con fermezza e senza compromessi quanto sta accadendo al nostro popolo.

Nasce così Handala Ali Fest: due giornate dedicate ad Ali e alla Palestina, tra dibattiti, workshop, mostre artigianali ed esibizioni artistiche. Un’occasione per esplorare le varie forme della Resistenza del popolo palestinese, mettendo al centro i protagonisti di questa lotta.

Il cuore di Ali - che in questi giorni avrebbe sofferto insieme a noi - continua a battere, così come quello del popolo palestinese che continua a scrivere pagine di un'infinita Resistenza, e noi siamo orgogliosi e infinitamente grati di poter dare una casa a questo immenso cuore, rendendo il centro culturale Handali Ali un'officina di lotta e di idee.

Immagine rimossa.  Vi aspettiamo tutt, adult e bambin, il 20 e il 21 settembre a Napoli per continuare a denunciare a gran voce il genocidio in corso e a sostenere il nostro popolo!

Programma:
Immagine rimossa. 1° GIORNO: VENERDÌ 20 SETTEMBRE
Immagine rimossa. Ci incontriamo alle ore 15:30 presso il Centro Culturale Handala Ali per rendere omaggio ad Alì e ricordarlo insieme in quello che era il suo Bazar, luogo di resistenza, storia e amore.

Immagine rimossa. H16:30 ci spostiamo alla @Mensa Occupata, via Mezzocannone 14, per dare il via al Festival e alle mostre che faranno da sfondo a entrambe le giornate. Le opere sono degli artisti palestinesi Mohammad Al Hawajri e Mohammed Busnaq per gentile concessione del Palestine Museum Us, di Nisreen Zahda, architetta palestinese, fondatrice del progetto VRJ Palestine, del fumettista palestinese Mohammad Sabaaneh, e del fotografo Daniele Napolitano da Gaza e dal campo profughi palestinese di Shatila, Libano.

Immagine rimossa. H17:00 primo dibattito Dal Fiume al Mare voci dalla Palestina entro cui tutti i luoghi della Palestina storica dialogheranno tra loro, come una Palestina unica e unita dal fiume al mare. A un anno dal Genocidio in corso a Gaza e a oltre 76 anni di pulizia etnica del popolo palestinese, parleremo dei massacri ma anche delle forme di resistenza che da Gaza alla Cisgiordania, dai territori del '48 alla diaspora non si arrestano mai perché dove c'è oppressione c'è resistenza.
Ne parleremo con Mjriam Abu Samra, ricercatrice all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attivista palestinese; Mohammad el Haj artista da Gaza, Anwar..., attivista palestinese; Dawd..., attività palestinese e membro dei GPI.

Immagine rimossa. H19:00 il secondo dibattito Voci di ritorno da Masafer Yatta vedrà la partecipazione di due attivisti di Mediterranea Saving Humans come testimonianza dell'attivismo internazionale in Palestina.

Immagine rimossa. H20:30 cena palestinese a base di...

Immagine rimossa. H21:30 concerto live di Shadi Zaqtan, chitarrista, compositore e cantautore di Ramallah, considerato uno dei primi artisti alternativi palestinesi.

Immagine rimossa. 2°GIORNO: SABATO 21 SETTEMBRE
Per la seconda giornata dell'Handala Ali Fest ci spostiamo Giardino Liberato, salita S.Raffaele 3.

Immagine rimossa. Partiamo dalla mattina, alle ore H11:00 con il laboratorio per bambini La Palestina disegnata e raccontata ai più piccoli e, come nel primo giorno, saranno allestite le mostre e il Bazar.

Immagine rimossa. In contemporanea, alle H11:30 inizierà il Workshop sul boicottaggio accademico Dalle università riparte l’intifada studentesca tenuto dai Giovani Palestinesi d’Italia; Tiziana Terranova, docente di Studi Culturali e Media dell'Università l'Orientale; Antonio del Castello, docente a contratto di Letteratura Italiana dell'Università di Napoli Federico II; Gianfranca de rosa, docente di fisica sperimentale dell'Università di Napoli Federico II.

Immagine rimossa. H13:00 pranzo palestinese a base di..

Immagine rimossa. H14:30 l'ultimo dibattito del Festival sarà dedicato alla resistenza nelle carceri israeliane e alle varie forme attraverso cui questa si esplicita, con Ghassan al-Azzeh, ex prigioniero palestinese e artigiano.

Immagine rimossa. H15:30 performance artistica live "Gesù non ce la fa più* di Wael Habib, artista egiziano.

Immagine rimossa. H16:15 concludiamo l'Handala Ali Fest con un'assemblea pubblica di bilancio di quanto emerso nelle due giornate La resistenza palestinese oggi e domani, promuovendo i prossimi passi in supporto alla resistenza palestinese e dunque preparandoci alla manifestazione del 5 ottobre, a un anno di Genocidio.

Vi aspettiamo!Immagine rimossa. Immagine rimossa.

 

 

Roma: corteo sabato 21/09 Stop al Genocidio

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1 ANNO DI GENOCIDIO, 76 ANNI DI RESISTENZA

Vi attendiamo per il nuovo Corteo a Roma: 🗓️ 21 Settembre 2024 🕟 15,00 📍Piazza Vittorio Emanuele

Ad ormai quasi un anno dall'inizio del massacro per mano sionista, in prosecuzione con gli eccidi che già si stavano verificando ben prima del 7 ottobre 2023, chiediamo nuovamente alla città di Roma di scendere per le strade, così da riaffermare la propria solidarietà alla Resistenza ed al Popolo Palestinese. Solo nell'ultimo anno, il genocidio indotto da Israele ha prodotto i seguenti effetti: - lo sterminio di più di 41.000 persone, in gran maggioranza civili e per oltre il 70% donne e bambini (le uccisioni tra questi ultimi in particolare sono più di 16.000); - oltre 95.000 feriti, di cui molti gravissimi, con mutilazioni o disabilità anche psichiche che rimarranno a vita; - l’insicurezza alimentare per il 96% della popolazione di Gaza; - carestia e fame per oltre mezzo milione di palestinesi; - la ricomparsa della poliomelite dopo più di 25 anni a causa della distruzione delle infrastrutture idriche e sanitarie; - il bombardamento senza alcuna regola d'ingaggio di scuole, università, moschee, monumenti e persino siti archeologici, annichilendo il sistema scolastico ed il patrimonio culturale; - l’improduttività del 60% dei terreni agricoli di Gaza; - gravi danni infrastrutturali alle principali aree produttive di Gaza, tra cui Beit Lahiya, Gaza City, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah; - danni e distruzione di più di 151.200 edifici a Gaza ( il 63% della totalità del territorio); - in Cisgiordania, dove già prima del 7 ottobre 2023 erano stati trucidati 208 Palestinesi, solo nel 2024 ne sono stati assassinati da soldati sionisti e coloni più di 600, a cui si sommano razzie, distruzioni, furti, tra cui il maggior esproprio di terre da oltre 30 anni, pari a 12,7 chilometri quadrati, in un territorio già martoriato e piccolissimo in mano palestinese. Solo nella giornata del 10 settembre, con un raid aereo nella zona di Al-Mawasi a Khan Yunis - dichiarata dallo stesso Israele umanitaria e sicura – sono stati sterminati oltre 40 civili, con decine e decine di feriti. Nel frattempo, nel nostro paese, oltre ad essere vittime della dialettica sionista a reti unificate - con le sue menzogne e vergognose bugie - il governo italiano dà la caccia ai resistenti palestinesi riusciti a scappare dalle grinfie sioniste: fortunatamente, Mansour e Ali il 9 settembre il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione, in quanto non sussistono le accuse per terrorismo internazionale. Per questo motivo, vi invitiamo ad unirvi a noi in questa Lotta: - contro ogni doppiopesismo; - contro i crimini di guerra israeliani; - per fermare il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese; - per condannare le stragi sioniste ed il sostegno occidentale; - per rafforzare il boicottaggio accademico, economico e militare ad Israele, in particolare imponendo un embargo sulle armi ed il ritiro dei cittadini italiani tra le fila dell'IDF che compiono fattivamente il genocidio; - ⁠Contro la censura nelle scuole sull'oppressione e sul genocidio dei palestinesi; - per riaffermare il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi, - ⁠libertà per Anan e per tutti i prigionier* ed i resistenti; - per una Palestina Libera, dal fiume al mare! C'è bisogno di ognuno di noi affinché il Popolo Palestinese non sia dimenticato e lasciato solo in questa tragedia.

Intifada fino alla Vittoria! ✌️ Palestina Libera! 🇵🇸

Cinema Palestinese in piazza ad Albano Laziale

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Venerdi 26 luglio e Venerdi 9 agosto 2024 h 21.00 in Piazza della Rotonda ad Albano Laziale

Castelli Romani per la Palestina propone 5 docufilm sulla Palestina.

Presentiamo l'iniziativa con un compagno palestinese che ci ricorda che è solo grazie alla capacità di resistenza della popolazione che ancora oggi si parla di Palestina.

La Nakba continua

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Il 15 maggio è una ricorrenza di particolare importanza per i palestinesi. È il giorno in cui celebrano la Nakba, ovvero la ‘catastrofe’: tramite questa giornata viene mantenuto vivo il ricordo della cacciata dalle proprie abitazioni di centinaia di migliaia di persone e la mancata fondazione di un proprio Stato autonomo.

La data scelta per questa ricorrenza ha un elevato significato simbolico: il 15 maggio 1948 segna, infatti, l’inizio della prima guerra arabo-israeliana, che si concluderà con la vittoria del neocostituito Stato d’Israele. È anche un ulteriore passaggio della storia della resistenza del popolo palestinese.

In questa articolato intervento, Wasim Dahmas, professore emerito di Lingua e Letteratura Araba all'Università degli Studi di Cagliari, ripercorre la storia precedente e successiva alla Nakba, arrivando a trattare il ruolo delle truppe britanniche di occupazione nella creazione dello stato colonialista di Israele, in un preciso disegno di continuità tra le vicende del passato e l'attuale genocidio.

 

Gaza Sunbirds

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Storia di Alaa, di ciclisti e di uomini straordinari.
Alaa al Dali è un vero talento del ciclismo, il migliore di Gaza.
Alaa ha un sogno: partecipare al nostro @giroditalia ed essere ingaggiato da una squadra italiana.
Chiede alle autorità di occupazione israeliane di concedergli il visto per l'Italia. Visto negato.

Ma Alaa non si arrende. Organizza con i suoi amici ciclisti una manifestazione pacifica in bici per protestare contro la decisione di Israele di vietargli di raggiungere l'Italia.
Un colpo solo.
Durante la manifestazione un cecchino dell'esercito israeliano mira alla gamba destra di Alaa e spara un proiettile a espansione, i famigerati proiettili dum-dum, vietati dalle leggi internazionali.
La gamba di Alaa viene maciullata, insieme al suo sogno italiano.

Ma la tenacia e la passione per il ciclismo rimangono intatte.
Da invalido, inizia a gareggiare nel paraciclismo. Vince tutte le gare.
Alaa chiede alle autorità di occupazione di concedergli almeno l'autorizzazione a uscire da Gaza per poter gareggiare nelle competizioni internazionali del paraciclismo. Autorizzazione negata.

Alaa mai avrebbe immaginato che il suo Dio gli avesse riservato un posto tra gli eroi, insieme ai suoi amici.
Fonda una squadra di ciclisti, i "@gazasunbirds", composta da ragazzi che hanno subito amputazioni per opera dei militari israeliani. L'intento di questi ragazzi meravigliosi è quello di allenarsi duramente per raggiungere il sogno di partecipare alle Paralimpiadi 2024. Sono consapevoli di vivere in una prigione a cielo aperto ma, nonostante tutto, vogliono provarci lo stesso.

Ma su Gaza si abbatte l'inferno. Ai sionisti non basta il sangue dei bambini palestinesi, vogliono anche affamarli con il blocco degli aiuti umanitari.
Alaa contatta l'ACS, l'Associazione di Cooperazione e Solidarietà che si occupa da più di vent'anni della distribuzione di pacchi alimentari alle persone bisognose.
L'ACS ha in magazzino numerosi pacchi ma non riesce a distribuirli in quanto le strade sono distrutte e i veicoli per il trasporto sono facili bersagli dei cecchini.
Alaa propone di distribuire i pacchi alimentari con la sua squadra di ciclisti dei "Gaza Sunbirds".
L'idea riscuote un enorme successo, i ragazzi invalidi attraversano in bici la città in macerie da una parte all'altra sfidando le bombe e i cecchini, raggiungono luogi isolati portando conforto a tante famiglie.

Ma le scorte nei magazzini stanno per esaurirsi, Alaa e i "Gaza Sunbirds" vogliono fare di più. Spesso a Gaza le famiglie sono separate, costrette dagĺi eventi a sopravvivere in luoghi diversi con la necessità di scambiarsi anche altri beni, Alaa e gli altri iniziano a consegnare di tutto: cibi caldi, pane (tanto pane) medicinali, pannolini.

Aprono un sito web gazasunbirds.org, iniziano ad arrivare le prime donazioni, acquistano generi alimentari dovunque sia possibile, cucinanano il cibo e consegnano oltre 5.000 pasti caldi.
Ogni giorno Alaa e i "Gaza Sunbirds" mettono in gioco la loro vita per portare cose e sorrisi.
"È arrivato Alaa" gridano di gioia i bambini di Gaza. Gli anziani li accolgono in lacrime.

Grazie ragazzi. Correte, non fermatevi.

Daniele del Disability Pride ci racconta perchè hanno aderito e sono solidali con i Gaza Sunbirds

25 aprile con la resistenza palestinese

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Con un compagno palestinese parliamo dell'importanza di portare in piazza, il 25 aprile, le ragioni della resistenza palestinese e riflettiamo sulle implicazioni giuridiche dell'ordinanza della Corte Internazionale di Giustizia, sui mancati finanziamenti dello stato italiano all'UNRWA e sulle false notizie diffuse da Israele a partire dal 7 ottobre.

Appuntamento alle h. 8.00 a Piazza di Porta San Paolo e alle h. 10.30 a Piazza delle Terme Gordiane