Dopo il NO alla discarica a Corcolle, valutazioni sulle forze in campo e sulle prospettive di intensificare e generalizzare la lotta. Far chiarezza sulla "raccolta differenziata" per evitare che rimanga uno slogan. Ne parliamo con due compagni del No Inc di Albano e una attivista di Riano
Approfondimento sulla questione rifiuti in campania.
Dopo la notizia di riapertura della discarica a Chiaiano la popolazione si è ritrovata in assemblea e minaccia nuove mobiltazioni e blocchi. Collegamento con un compagno dei comitati contro la discarica che ci aggiorna sulla situazione.
Dopo i blocchi della settimana scorsa realizzati dalla popolazione a Quarto (Pozzuoli) contro l'apertura di una nuova discarica nella loro città, facciamo un collegamento con una mamma dei comitati no discarica che ci aiuta a delineare un quadro sulla situazione rifiuti nella regione campania.
Sabato 14 aprile i movimenti di lotta territoriale, di tutela ambientale e tutti/e i/le cittadini/ne dei castelli e di Roma si sono incontrati/te ad Albano per ribadire il NO agli inceneritori, né ai
castelli né altrove.
L'appuntamento ha avuto risonanza nazionale dopo la notizia che il Consiglio di stato il 22 Marzo 2012 ha di fatto autorizzato la costruzione dell'inceneritore di Albano, invalidando la vittoria dei comitati al Tar del dicembre 2010. In quella occasione infatti il progetto fu dichiarato non compatibile dal punto di vista dell'impatto ambientale, dando difatti ragione alla lotta dei movimenti.
Oltre 3000 persone hanno sfilato nonostante il maltempo, dai comitati locali ai movimenti territoriali ai NoTav romani.
Dopo aver attraversato le strade di Albano tra il consenso e il sostegno della popolazione, il corteo, giunto di nuovo a Piazza Mazzini, intendeva proseguire, quando una camionettauna della polizia ha tentato di spezzare il corteo inserendosi tra i manifestanti
rischiando di investirli, pericolo sfiorato solo grazie alla prontezza dei/della compagni/e. Più in là, anche chi passeggiava per il parco, si è visto arrivare una carica a freddo di poliziotti
e carabinieri in assetto antisommossa con i manganelli ben in vista che hanno colpito chiunque fosse lì. Una signora che ha assistito alla scena ha provato a scappare dalla brutalità delle forze dell'ordine ed è caduta ferendosi,è stata soccorsa subito dai/dalle manifestanti.
L'arroganza delle forze di Stato si è palesata nuovamente a corteo concluso; dopo un vero e proprio pedinamento, i poliziotti in borghese si sono accaniti su un gruppo di studenti che si avviava verso casa e dopo averli identificati hanno portato via un ragazzo di 16 anni. I compagni/e e cittadini/e presenti, dopo diversi tentativi – falliti - di impedire il fermo,
si sono prontamente recati davanti alla questura a reclamare a gran
voce la liberazione del giovane compagno. Nel giro di pochi minuti
tutti e tutte sono state/i identificate/i e bloccati, tra questi alcune/i redattrici e redattori di Radio Onda Rossa, con l'accusa fantomatica di un tentato "assalto!" alla caserma. Chi non era in possesso di documenti è stato trattenuto in questura; le strade e la circolazione bloccata verso tutte le direzioni. Dopo tre ore di attesa e una Albano totalmente militarizzata, hanno confermato l'arresto del giovane manifestante e successivamente i/le solidali sono stati
rilasciati sfilando uno alla volta davanti alle telecamere della Digos mentre venivano scanditi nome e cognome di ognuna/o di loro.
Il dato che rimane è che la politica ha risposto con la violenza e la
repressione, così come in Val Susa.
Insomma come la giurisprudenza insegna "due è duello, tre è rissa, quattro è assembramento" ma 3000 PERSONE sono una popolazione che si ribella alla violenza indiscriminata dettata da speculazioni mafiose, politiche ed economiche.
Corrispondenza conclusiva sulla giornata di mobilitazione contro l'inceneritore di Albano e sui fermi fatti dalle forze dell'ordine dopo lo scioglimento della piazza.
Questa mattina un gruppo di attivisti NOINC si sono recati presso gli uffici della Pontina Ambiente per sostenere le ragioni della lotta contro i progetti di Cerroni sul territorio dei Castelli Romani e di Cerveteri.
Durante la settimana di mobilitazione NO TAV in Val di susa il
14 Aprile corteo No Inceneritore ad Albano.
Partenza da P.zza Mazzini Albanoore 15.30 per bloccare il cantiere di costruzione dell'inceneritore di Albano che è stato avviato formalmente dalla sentenza del Consiglio di Stato.
Una serie di iniziative si stanno svolgendo in questi giorni a Roma in vista della giornata dell'11 aprile, quando si svolgeranno presidi in molte città italiane in appoggio alla mobilitazione della Val Susa contro la procedura di acquisizione dei terreni del cantiere dove vorrebbero far iniziare i lavori di apertura del tunnel geognostico della Maddalena. La lotta Notav a Roma si sposa con il percorso di autorganizzazione contro l'inceneritore e la discarica di Albano, una battaglia che si riaccende dopo il pronunciamento favorevole a Cerroni del Consiglio di Stato. L'appuntamento romano è alle 17 a piazzale Tiburtino.
Parliamo con il legale del coordinamento contro l'inceneritore di una iniziativa che si è svolta lo scorso venerdì mattina davanti alla discarica di Roncigliano: presidio per bloccare il collaudo del 2°sub-lotto del nuovo invaso. Commento all'approvazione del piano regionale rifiuti da poco approvato
News sui reattori di fukushima riguardo la fuoriuscita di acqua radioattiva dalla centrale di Fukushima e commento sul decomissioning in Italia e relativo articolo nel decreto liberalizzazioni.