Da Bologna, un intervento da Piazza Verdi con un compagno del CUA, mentre il corteo si sta muovendo per le vie cittadine al grido di Ubertini e Coccia dimissioni subito:
I compagni arrestati ieri sono ora sottoposti agli arresti domiciliari.
Oggi pomeriggio alle 17 nuovo appuntamento in Piazza Verdi per chiedere la libertà dei compagni/e che durante le cariche di ieri sono stati fermati e processati per direttissima.
Oggi a Milano alle ore 11 si è tenuta la conferenza stampa lancio verso il corteo che Sabato 11 Febbraio attraverserà la città meneghina per chiedere la libertà di A.Ocalan e di tutti i prigionieri politici in Turchia.
Centrali saranno le rivendicazioni di pace e giustizia per il popolo Kurdo che da decine di anni lotta in Turchia e non solo per la propria autodeterminazione.
Nella serata di ieri è giunta la notizia del fermo di Dilek Ocalan, nipote dell'ex leader del PKK, presso l'areoporto di Instambul, dal quale infine è riuscita a partire per raggiungere Milano e partecipare oggi alla conferenza lancio del corteo.
Alleghiamo breve audio con una compagna di Milano presente alla conferenza che ci racconta lo svolgimento e la partecipazione.
Nel quadro delle mobilitazioni di cui abbiamo parlato stamattina, domani, martedì 7 febbraio, si svolgerà a Taranto una manifestazione, con partenza alle ore 9,30 alla prefettura cittadina.
A Taranto, dagli ultimi anni vivono e sono parcheggiati centinaia di migranti provenienti dai paesi delle guerre e della fame che i paesi capitalisti occidentali, compreso l'Italia hanno provocato e che continuano a provocare. Migranti che arrivano con viaggi che spesso si traducono in morte nel mare. Chiedono un diritto di asilo che alla maggior parte di essi spetta per legge, ma che per tanti è una lunga attesa e una procedura infinita che non si risolve mai, mentre è sempre presente il ricatto dell'espulsione. I migranti subiscono anche le speculazioni di alcune associazioni che ricevono soldi ma non li usano per dare un'accoglienza dignitosa come previsto dalla legge. Le istituzioni – questura e prefettura - invece di impegnarsi a controllare che queste associazioni facciano quello per cui ricevono soldi, colpiscono con provvedimenti di sospensione dell'accoglienza nelle strutture alcuni migranti colpevoli di lottare per i loro diritti, cosa che ogni persona che si trovasse nelle loro condizioni sarebbe costretto a fare. Dunque, appuntamento per domani alle 9.30 davanti la Prefettura di Taranto.
Centinaia di persone sono arrivate a Roma dai luoghi del terremoto il 25 Gennaio per contestare la gestione delle istituzioni dopo l'ultima scossa e l'emergenza gelo. Il corteo si muove da ss. Apostoli fino a Montecitorio.
Abbiamo contattato una compagna che dalla piazza ha dato i primi aggiornamenti. Poi abbiamo sentito la diretta dai microfoni di Piazza Montecitorio, con la rabbia di chi è stato abbandonato dalle istituzioni.
Il 19 Gennaio a Caserta migliaia di studenti medi hanno organizzato un sit-in di fronte al palazzo del governo e alla Questura. Una ventina tra licei e istituti nelle giornate precedenti avevano occupato in massa. Il sit-in nasce dagli Studenti in Rotta Contro la Bancarotta in risposta alle intimidazioni e alle provocazioni della polizia che hanno provato a zittire e annullare le proteste. Da Roma fino a Caserta negli ultimi mesi si sono visti gli effetti della deriva autoritaria della Buona Scuola, così come la sempre più frequente gestione delle problamatiche sociali come problemi di ordine pubblico.
Il corteo di Sabato 21 gennaio promosso dal Comitato lavoratori ex Almaviva 1666 ha visto scendere in piazza tante componenti sociali: le lavoratrici Almaviva in prima fila, gli autoconvocati telecom, lavoratori dell'Ama e di Alitalia, i lavoratori dei canili di Muratella e i movimeni di lotta per il diritto all'abitare. Il corteo partito da Piazza della Repubblica è stato bloccato due volte, la prima per un presunto pacco bomba nei pressi di via Cavour e l'altra nei pressi dei Fori imperiali dove le forze dell'ordine hanno tentato di spaccare il corteo infilandosi tra la lotta per la casa e i lavoratori ce si trovavano nella prima parte della manifestazione. Abbiamo analizzato la giornata, ai microfoni di Radio Onda Rossa, con Luca dei Calsh City Workers di Roma e una ex lavoratrice Almaviva del Comitato 1666.
La seconda corrispondenza è tratta da "Corrispondnze operaie" (23 gennaio 2017).