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http://radio.dyne.org:8000/blackout.mp3
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Un compagno di Roma ci racconta dei blocchi sull'autostrada in Valle. Blocchi che continueranno per tutta la giornata.
Prima corrispondenza (da bussoleno prima del corteo)
Seconda corrispondenza(da bussoleno ai margini del corteo, analisi sul movimento no tav e la resistenza alla repressione)
Terza corrispondenza (uno degli arrestati, Mario il barbiere, ci racconta che cosa significa resistere in valsusa)
quarta corrispondenza(dalla punta del corteo a inizio manifestazione)
quinta corrispondenza( c'è uno striscione greco in solidarietà no tav, una compagna ci spiega perchè)
sesta corrispondenza( fanzine sui muri e le scritte che vi vengono fatte)
settima corrispondenza(conclusioni sulla giornata )
Alla vigilia della manifestazione del 25 febbraio in Val di Susa a sostegno del movimento NO TAV, la magistratura ha inflitto condanne pesantissime a due imputati per i fatti accaduti durante la manifestazione del 15 ottobre 2011 a Roma: 5 anni di reclusione a Giuseppe Ciurleo e 4 anni a Lorenzo Giuliani che si vanno ad aggiungere a quelle di 3 anni e 4 mesi a Giovanni Caputi e 2 anni a Robert Scarlett, anch’essi inquisiti per i medesimi fatti. A questo punto ogni componente del movimento non può evitare la domanda: perché la repressione opera oggi con tale ferocia? Al di là della evidente sproporzione tra reati contestati e condanne, avvertiamo il peso tutto politico di questa sentenza. Emerge netta un'offensiva dello Stato che, nel quadro generale di costrizioni e minacce che stiamo vivendo, di attacco al salario, ai diritti e alle condizioni di vita, cerca di imporre al conflitto di classe rigide regole di comportamento. Gli arresti del 14 dicembre 2010, del 15 ottobre 2011, del movimento NoTav sono tutte dentro questo tentativo di imposizione di regole e modelli che vogliono segnare uno spartiacque tra un "dentro" e un "fuori" delle compatibilità del quadro capitalistico di gestione della crisi. Regole che, all'interno del movimento, hanno lo scopo di recidere ogni legame solidaristico tra i movimenti e di avallare la nauseante differenza tra "buoni" e "cattivi". Di questo passo, per usare le affermazione del procuratore di Torino Giancarlo Caselli, gli articoli del Codice penale finiranno per essere gli unici strumenti regolatori del conflitto di classe. Non cadiamo nel tranello, come sta avvenendo per le condanne di Genova 2001. Vediamo con preoccupazione il riproporsi di una sostanziale incomprensione di alcune componenti del movimento, pensiamo al contrario che queste sentenze, dal duro monito repressivo, non debbano passare sotto silenzio. Radio Onda Rossa continua ad essere al fianco dei compagni e compagne arrestate per il 15 ottobre e di tutte e tutti coloro che pagano con le denunce e la galera la loro voglia di ribellione. La redazione di ROR
Un compagno del movimento "SOS Discarica Riano" ci fornisce un suo commento a proposito degli arresti Avvenuti stamattina ai danni di diversi militanti "No Tav
Corrispondenze dal presidio di Torino in solidarietà ai compagni "No Tav" arrestati questa mattina.
Corrispondenze dal presidio di Milano in solidarietà ai compagni "No Tav" arrestati questa mattina.
BUSSOLENO alle 20.30 fiaccolata solidale No Tav
MILANO concentramento solidale all'università Statale di Milano alle ore 16.00
BOLOGNA presidio in piazza del Nettuno alle 17.00
ASTI presidio sotto il carcere di Quarto dalle 18.00
CAGLIARI presidio solidale ore 18.00
PADOVA presidio solidale ore 18.30 sotto la prefettura
GENOVA manifestazione in piazza de ferrari alle 17.00
PARIGI ore 18 - presidio all'Ambasciata d'Italia, Rue de Varenne 47
ROMA alle 18 assemblea pubblica alla facoltà di fisica della sapienza