Insieme ad Aina Tello, responsabile esteri della CUP, proviamo a capire quali potrebbero essere gli sviluppi della situazione politica spagnola, dopo la mozione di sfiducia al governo Rajoy e l'avvento alla presidenza del consiglio del socialista Pedro Sanchez
12 aprile, dalle ore 19: a BAM (Biblioteca Abusiva Metropolitana, via dei Castani 42) proiezione del documentario "COPEL", sulle lotte dei detenuti nelle carceri spagnole e chiacchierata con chi le ha vissute.
Corispondenza con Viktor, nostro collaboratore da Barcellona, per parlare dell'accordo raggiunto dai principali partiti indipendentisti, Junts per Catalunya e Esquerra Republicana de Catalunya (Erc),per confermare Carles Puigdemont come presidente della Generalitat.
I separatisti catalani hanno deciso di rieleggere Carles Puigdemont come loro leader regionale, quando si riunirà per la prima volta il nuovo Parlamento catalano, il 17 gennaio. Puigdemont, che si trova in Belgio dopo che in ottobre è stato deposto dal governo spagnolo con l'accusa di aver organizzato un referendum illegale, rischia l'arresto se rientrerà in Spagna.
Approfondimento con il nostro corrispondente da Barcellona sulla situazione in Catalogna, dopo il continuo rimpallo di responsabilità tra il governo catalano e lo Stato spagnolo.
Ieri sera il premier spagnolo Mariano Rajoy ha aperto la strada verso l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, che consente di sospendere l’autonomia della Catalogna, destituire il governo catalano, dichiarare lo stato di emergenza e convocare nuove elezioni regionali. Rajoy ha detto di avere inviato al presidente catalano Puidgemont una richiesta di chiarimento, per sapere se ha effettivamente dichiarato l’indipendenza. E’ il primo passo previsto dalla legge prima che il governo possa chiedere al Senato l’attivazione del 155. L’ultimatum di Rajoy scade lunedì.
Con due compagne conduttrici di "Harraga", trasmissione di Radio Bronka, commentiamo le ultime giornate di militarizzazione e violenza fascista nelle strade di Barcellona.
La lunga corrispondenza analizza le posizioni referendarie, la tensione sociale e il posizionamento dei e delle compagne.
Queste analisi sono andate in onda venerdì pomeriggio, prima dell'escalation di queste ultime ore.
Buon ascolto
Trasmissione settimanale in onda tutti i lunedì dalle 16 alle 17.00 dedicata all'Europa, alle sue politiche, alle sue contraddizioni e alla sua crisi.
Argomenti trattati in questa puntata:
-Brexit: governo inglese e UE fanno melina su chi deve fare la prima mossa per l'apertura ufficiale della brexit. Scozia e Irlanda vorrebbero restare nella Ue, ma per farlo devono prima separarsi dal regno unito;
-Spagna: Alle elezioni Podemos manca l'obiettivo mentre si rafforza il PPE, ma una maggioranza possibile al momento non si vede;
-Francia: la crisi economica è più profonda di quanto si lascia intendere, mentre il movimento di lotta attraversa una fase di stanca;
-Turchia: Erdogan contro il gay pride.
Due settimane fa il sito di controinformazione catalano La directa ha reso noto i tentativi di infiltrazione tentati o operati da parte dei servizi di sicurezza spagnola ai danni dei movimenti sociali catalani e non solo.
Victor, reporter de La directa, ci aggiorna sulla situazione a quindici giorni di distanza da quella denuncia: sono venuti alla luce altri tentativi di infiltrazione, anche al di fuori dellla Catalogna, ed il tema è stato affrontato anche da alcuni organi di informazione mainstream, ma il paese sembra essere più interessato alle nuove elezioni generali che si terranno a giugno.
A Madrid il segretario del PSOE Sanchez prova a formare un governo, ma sembra difficile trovare i voti necessari per giungere ad una coalizione di governo sufficentemente salda.
Gli ultimi aggiornamenti ce li fornisce Victor, uno dei nostri corrispondenti da Barcellona.
A 48 ore dalle elezioni in Spagna, che hanno bombardato il tradizionale sistema bipartitico, proviamo a ragionare sulle prospettive nel medio periodo prendendo come punto di riferimento principale Barcellona e la questione dell'autonomia catalana.
Il Parlamento catalano ha approvato una mozione che dà il via libera al processo di creazione di un'entità indipendente e i media nostrani parlano di una secessione già avviata.
La situazione, come sempre, è leggermente più complessa.
Ne parliamo con il nostro corrispondente da Barcellona.