Aggiornamenti sullo sciopero della fame e la situazione nel CPR - CIE di Ponte Galeria
Grazie al contributo di una solidale, abbiamo raccontato le resistenze che le donne recluse stanno portando avanti nel Lager di Ponte Galeria.
Buon ascolto
Grazie al contributo di una solidale, abbiamo raccontato le resistenze che le donne recluse stanno portando avanti nel Lager di Ponte Galeria.
Buon ascolto
Venerdì scorso un blitz in grande stile nel campo per rom della Favorita a Palermo, portato avanti da carabinieri, vigili del fuoco, vigili urbani e l'ausilio adirittura di un elicottero, ha portato alla reclusione di quattro ragazze, accusate di non avere i documenti in regola, presso il CIE di Ponte galeria. Un'operazione muscolare e spropositata, criticata anche dalla Procura di Palermo e dal sindaco Orlando, di cui non si capiscono necessità e finalità.
Una compagna del comitato antirazzista di Palermo ci racconta come sono andati i fatti e la situazione delle quattro ragazze.
Minniti, uomo dei servizi, nel suo decreto unisce un controllo dei territori in cui sempre maggiore è il ruolo dei sindaci ad un revival dei CIE (con tanto di nuovo acronimo, CPR) più "efficienti": più centri, più piccoli, per rimpatri più rapidi, in modo da allontanare le deportazioni dagli occhi.
Sabato 17 settembre presidio al Cie di Ponte Galeria in solidarietà con le donne recluse.
Appuntamento ore 13 Stazione Ostiense, puntuali!
Notizie contrastanti dalla capitale catalana, il CIE della Zona Franca continua ad essere inattivo, pur se si attende un giiudizio della magistratura spagnola che potrebbe consentirne la riapertura, mentre continua la caccia alle streghe contro i "top manta", i venditori ambulanti di origine africana, nei confronti dei quali è in atto una vera e propria caccia alle streghe
Dalle voci di due compagni rinchiusi nel CRA (Centre de rétention administrative - CIE in Italia) di Nizza raccontiamo la giornata di lotta culminata con l'occupazione dell'ex dogana francese in Val Roya e la conseguente repressione.
I compagni ci raccontano il funzionamento del Centro di detenzione amministrativa, dove sono rinchiuse le persone in vista di un'espulsione dalla Francia, e il ruolo del CRA come strumento di oppressione.
Nel pomeriggio di venerdì, un presidio solidale ha rotto l'isolamento delle persone recluse.
Con una compagna del collettivo Te Kedas Donde Kieras facciamo il punto della situazione in città, riguardo i rastrellamenti, le resistenze e la lotta contro la macchina delle espulsioni.
Il 16 giugno riaprirà il CIE di Zona Franca, dopo un periodo di lavori di fortificazione e ampliamento dei dispositivi di controllo.
Attraverso la corrispondenza commentiamo anche le ambiguità e l'ipocrisia del governo cittadino.