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Riprendiamo le trasmissioni!
Vi proponiamo due corrispondenze che rappresentano i contenuti principali di questa prima puntata.
Il primo audio è con un compagno lampedusano di Askavusa, pochi giorni dopo le contestazioni durante l'anniversario della strage del 3 ottobre nel Mar Mediterraneo. Con lui discutiamo sulle motivazioni che hanno portato molte persone a partecipare alla giornata di lotta e riguardo l'imminente riapertura del campo d'internamento etnico dell'isola, un lager che non è mai stato realmente chiuso, nonostante le dichiarazioni del Governo.
La seconda corrispondenza è con una redattrice del programma "Macerie su Macerie" di Radio Blackout, riguardo la richiesta del Questore di Torino, d'imporre la sorveglianza speciale contro 3 compagni, redattori di "Macerie / Storie di Torino". Con lei facciamo il punto sulle trasformazioni che vorrebbero imporre ad alcune zone della città, sulle lotte contro il CIE e gli sfratti, sulla repressione e nello specifico riguardo la sorveglianza speciale.
Concludiamo invitando a scaricare, stampare e diffondere questo avviso riguardo un'operazione repressiva che si svolgerà in tutta Europa dal 13 al 26 ottobre contro i/le migranti senza documenti. 18000 agenti saranno impiegati in due settimane di retate, volte ad arrestare più persone possibili e l'Italia sarà sicuramente impegnata in questa operazione oppressiva denominata "Mos Maiorum". L'avviso è in 8 lingue.
Buon ascolto
CIE di Ponte Galeria: testimonianza riguardo la caduta di un recluso dal tetto
Domenica 21 settembre, un gruppo di 4 ragazzi, prigionieri nel CIE di Ponte Galeria, tenta la fuga passando dal tetto. Uno di loro cade e resta al suolo per 30 minuti. Un recluso racconta l'accaduto, parlando della responsabilità delle forze dell'ordine.
CIE di Ponte Galeria - proteste e repressione
Ancora deportazioni e rivolte al CIE di ponte galeria
Questa mattina due ragazzi hanno protestato per il lungo trattenimento nelle gabbie del centro e, data l'esasperazione, chiedevano di essere rimpatriati nonostante almeno uno tra i due ha tutta la famiglia in Italia.
Davanti l'indifferenza della direzione, uno tra i due reclusi ha ingerito una lametta, l'altro ha iniziato a tagliarsi sul corpo.
Ottenuto un colloquio, i due hanno saputo che nessun documento era stato inviato al consolato, nessuna pratica era stata attivata per il rimpatrio o il rilascio dopo tanto tempo d'internamento nel Cie.
Riconsegnati alla gabbie del centro, uno dei due ragazzi ha continuato a tagliarsi finendo in una pozza di sangue, questa scena pare abbia procurato tanta ilarità alle forze dell'ordine in servizio.
Questa situazione ha quindi raccolto la rabbia di tutti i reclusi delle sezione maschile: alcuni sono saliti sul tetto mentre in altre aree venivano incendiate alcune parti del lager.
Dopo circa 30 minuti, centinaia di unità delle celere hanno fatto ingresso nel campo d'internamento etnico costringendo, con non poche resistenze, ha rientrare ognuno nelle proprie celle e a subire una perquisizione.
Nel Cie di Ponte Galeria, sono circa 2 mesi che incessantemente nascono proteste, individuali e collettive, sedate puntualmente dal personale in servizio e dalla direzione del Centro.
Aggiornamenti dal CIE di Ponte Galeria
Corrispondenza con due ragazzi detenuti nel Cie di Ponte Galeria.
Con loro capiamo le ragioni degli scioperi della fame in corso e veniamo a sapere di un pestaggio ai danni di un ragazzo.
Il ragazzo dovrebbe essere trasferito oggi in ospedale ed è stato liberato dall'isolamento solo grazie alle proteste degli altri compagni di prigionia.
Nel CIE di Roma sono attualmente rinchiuse, tra continui ingressi e deportazioni, circa 120 persone: 90 uomini, 30 donne e tra loro una ragazzina di 14 anni.
Fuga dal CIE di Ponte Galeria
Nel pomeriggio del 19 agosto, un gruppo di 25 persone ha provato a conquistarsi la libertà dalle gabbie del Cie di Ponte Galeria a Roma. In 7 sono liberi dopo aver scavalcato mura e recinzioni.
Un ragazzo imprigionato ci racconta della fuga, delle ritorsioni e della situazione attuale nel centro.
CIE presidio a ponte galeria
Sabato si è svolto un presidio al CIE di ponte galeria per la chiusura di questo lager
Genocidio nel Mediterraneo. I mandanti?
Negli ultimi giorni si susseguono le notizie di morti e dispersi nel canale di Sicilia, ormai una strage quotidiana da anni.
Ne parliamo
con Alberto di Borderline Sicilia (sicilia.ogg), http://siciliamigranti.blogspot.it/
con Alfonso della Rete Antirazzista catanese (sicilia2.ogg).
Infine l'intervento di un ascoltatore che era a bordo di una della navi militari dell'operazione Mare nostrum come traduttore e operatore ingaggiato da Unhcr (sicilia3.ogg)