Previsto per domattina un volo organizzato da Frontex per espellere in Nigeria alcun@ reclus@ nei cie italiani, dopo il loro raduno nella struttura lager di Ponte Galeria.
Corrispondenza con un recluso del CIE di Ponte Galeria riguardo una protesta collettiva nella sezione maschile.
La protesta è iniziata quando all'ora di cena hanno ricevuto del cibo scaduto.
Attraverso la corrispondenza aggiorniamo riguardo gli ultimi due giorni dentro il lager per migranti alle porte di Roma, in vista del presidio solidale che si terrà sabato 5 settembre
Nella puntata di venerdì 28 agosto abbiamo scelto di aggiornare riguardo la situazione nei Centri di Identificazione ed Espulsione di Torino, Roma e Bari.
La prima corrispondenza è con una compagna di Torino che ci aggiorna riguardo la conclusione dello sciopero della fame che diverse persone recluse hanno scelto di portare avanti per conquistarsi la libertà.
Con lei discutiamo riguardo la ristrutturazione del CIE di Corso Brunelleschi e diamo aggiornamenti riguardo le misure restrittive in cui si trovano alcuni compagni e compagne impegnate nella lotta contro la macchina delle espulsioni.
La seconda corrispondenza è con un recluso del CIE di Ponte Galeria a Roma, in vista del presidio solidale che si terrà sabato 5 settembre. Con lui veniamo a sapere del tentativo di fare la corda di un recluso che ha alcuni problemi di salute. Solo grazie all'intervento dei compagni di prigionia il ragazzo non ha perso la vita.
La persona con cui parliamo ci legge un testo da lui scritto ed intitolato "Cronaca di un'ordinaria disperazione", per raccontare a tutti e tutte la situazione nel centro, le condizioni di prigionia e le resistenze quotidiane.
La terza ed ultima corrispondenza è con un compagno impegnato nell'organizzazione di un presidio solidale che si terrà sabato 29 agosto davanti il CIE di Bari Palese. Grazie a questa corrispondenza continuiamo a parlare della situazione dentro il CIE e dei tentacoli della "Connecting People", ente gestore che da anni fa business sull'internamento delle persone migranti.
Corrispondenza con un compagno riguardo la sentenza del 23 luglio, nel processo contro compagni e compagne impegnate nella lotta contro la macchina delle espulsioni a Torino.
L'inchiesta, del febbraio del 2010, portò ad una vasta operazione di polizia con incursioni nelle case dei compagni ed arresti preventivi.
L'udienza di ieri ha portato a condanne da 6 mesi a 3 anni e mezzo. In aula, seppur in gabbia, era presente anche Paolo, attualmente detenuto a Novara per aver cercato di contrastare un rastrellamento di "senza documenti".
Corrispondenza con un recluso del CIE di Bari Palese che ci racconta la situazione nel centro, dopo 3 giornate di sciopero della fame che ha visto coinvolte tutte le persone recluse.
Lo sciopero della fame si è concluso per diverse ragioni, tra le motivazioni collettive però, c'era anche lo stato di salute che lo vede costretto a letto da più di 20 giorni, senza ricevere alcuna assistenza medica.
Nella giornata di martedì 21 luglio è andata in onda una lunga corrispondenza con un recluso del CIE di Ponte Galeria a Roma che, spiegando la situazione all'interno del centro, ha parlato delle motivazioni che portavano un gruppo di 32 persone recluse ad iniziare lo sciopero della fame, raccontando anche dell'ultima rivolta di sabato 4 luglio.
In serata, per rappresaglia e per minacciare tutti, il recluso in lotta è stato trasferito nel CIE di Bari Palese. Non è la prima volta che si registrano trasferimenti puntivi dal CIE di Ponte Galeria a quello di Bari.
Lo sciopero della fame nel CIE di Ponte Galeria si è concluso subito dopo questo trasferimento forzato, tra le minacce di espulsione che le forze dell'ordine hanno fatto ai reclusi che portavano avanti la protesta.
Corrispondenza con un compagno di Torino per aggiornarci riguardo i compagni arrestati per l'opposizione ad una retata in strada, avvenuta a febbraio, contro le persone senza documenti.
Con il compagno approfondiamo sulla lotta contro il CIE di Corso Brunelleschi e sui legami con altre lotte.
Per scrivere ai compagni e alla compagna in carcere:
Marco Pisano C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta, 35 10149 Torino Erika Carretto C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10149 Torino Paolo Milan C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10149 Torino Toshiyuki Hosokawa C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10149 Torino
Ascoltiamo spesso le testimonianze dei reclusi nella sezione maschile del CIE alle porte di Roma, che raccontano la reclusione e le resistenze alle espulsioni.
Questa settimana è una donna a raccontarci cosa accade nell'altra metà del centro.
Ecco la corrispondenza registrata e non andata in onda ieri a causa di problemi tecnici.
Corrispondenza registrata nella serata del 2 giugno con un recluso del CIE di Ponte Galeria.
L'audio racconta che nella sezione maschile, ieri, è iniziato uno sciopero della fame contro la detenzione e per sostenere collettivamente un recluso che non riceve adeguate cure mediche. La protesta si è allargata e la celere è entrata nelle celle, scagliandosi su alcuni.
Nella prima parte della corrispondenza la persona reclusa racconta il CIE, poi il suo vissuto e in conclusione la protesta di ieri.
In serata un gruppo di solidali è andato fuori le mura del CIE con grida e rumori, per salutare chi è reclus@ e per non lasciare solo chi ha protestato.
Nella puntata del primo giugno abbiamo avuto due lunghe corrispondenze: la prima con un compagno di Torino, la seconda con un compagno di Roma, entrambi impegnati nella lotta contro i CIE.
Nella prima corrispondenza abbiamo parlato della macchina delle espulsioni e delle possibili lotte, dal momento in cui è aumentato il flusso di persone recluse ed espulse: con la legge del 25 novembre si è infatti passati da un tempo di reclusione di 18 mesi, a quello di massimo 3 mesi.
Si è quindi parlato degli enti gestori e di chi si arricchisce con la reclusione delle persone migranti per poi passare a come si è impostata la lotta a Torino contro le retate (che ha portato agli arresti di Toshi, Erika, Luigi e Paolo e ad altre misure restrittive) e contro le ditte che si occupano della ristrutturazione del CIE di Corso Brunelleschi.
Nella seconda corrispondenza abbiamo parlato del presidio solidale del 30 maggio davanti al CIE di Ponte Galeria, per poi raccontare la situazione attuale all'interno del centro e le proteste delle persone recluse.
Nel CIE di Ponte Galeria sono attualmente recluse circa 160 persone, arrestate durante le retate in strada o tradotte nel CIE dopo aver scontato una pena in carcere.