Roma: a fianco della lotta in Iran
Si sta svolgendo a Roma una importante manifestazione a fianco della lotta in Iran contro il regime teocratico.
Si sta svolgendo a Roma una importante manifestazione a fianco della lotta in Iran contro il regime teocratico.
Un contributo da una compagna che vive in Cina sulla condizione della donna oggi e quali sono le lotte e le rivendicazioni portate avanti.
Ventesima puntata, della Stagione 21/22, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.
Puntata dedicata all'8 marzo e alle lotte che portano avanti le donne. Oltre alla presenza femminile attraverso le selections del nostro Barabba, durante la prima ora ha presso parola una studentessa del Liceo Artistico Ripetta per raccontare come si inserisce la lotta transfemminista nel conflitto degl* student* medi.
Nella seconda ora abbiamo avuto come ospite telefonico a Saretta Supahnova (outta Sun System Hi-Fi), che ci ha raccontato il suo percorso come donna dentro dell'ambiente sound system e ci ha presentato alcune traccie di sua produzione.
Verso la fine, abbiamo avuto un po' di tempo per una mini selection del nostro caro Barabba.
Buon ascolto!
La Playlist:
Pietra Montecorvino - Si comme si
Jennifer Lara - A change is gonna come
Sister Netifa - Woman determinated
Sister Nancy - Transbort connection
Lady Junie - Nah deh wid you
Dawn Penn - You don't love me
Laylah Arruda - Ni una menos
Aza Lineage - Kill them with a sound
Abakush - Cush
Sista Manu ft. Supahnova - Jah is a woman
Wicked and Bonny ft. Supahnova - Chest'é Napoli
Wicked and Bonny ft. Supahnova - Jamm' a balla'
Wicked and Bonny ft. Supahnova - Fatic' fatic'
Sista Awa meets Sista Habesha - Jah voice
Alicia Keys - Fallin' (reggae version)
Empress Black Omolo - Positive vibrations
Dynamic Stepper meets Lilith - Burnin' and lootin' (flute version)
Sciopero di tutt contro ogni forma di violenza per autodeterminazione, libertà negate, una società femminista e trasfemminista. Dentro i posti di lavoro che ci sfruttano e ci annientano, le famiglie tossiche che ci ammazzano, i tribunali che ci rendono colpevolu se ci ribbelliamo ai ruoli imposti, gli ospedali che ci vogliono malatu come fonti di profitto, le scuole che annientano crescita, pensiero e cultura, nelle città, quartieri e spazi pubblici e autogestiti, noi vogliamo essere VIVU e Liberu di scegliere. Contro i guerrafondai, contro tutte le guerre, con tutta la nostra rabbia lottiamo per una società della cura universale e promisqua, condivisa e socialmente vussuta. Contro capitalismo e patriarcato MARTEDÌ 8 MARZO ore 17 corteo da piazza Esedra per immaginare e costruire una costellazione femminista e trasfemminista per 365 giorni l'anno e a 360 gradi.
Qui il vademecum per scioperare
Appuntamento alle 19 in PIazza dell'Immacolata
In questi due anni di pandemia abbiamo vissuto un radicale mutamento della nostra socialità: dopo l'isolamento forzato, stiamo progressivamente facendo ritorno a quella “normalità”, già violenta, ma che ora si è decisamente inasprita. Le strade di San Lorenzo, così come quelle di altri quartieri della città, sono diventate teatro di atti violenti sessisti, razzisti e omolesbobitransfobici, verbali e fisici.
Riconosciamo in questo nuovo clima d’odio la deriva capitalistica dei luoghi di socialità, che denunciamo da anni, lo smantellamento di tutti quegli spazi di cultura e divertimento che non siano votati al consumo.
Negli ultimi mesi siamo venutз a conoscenza di diverse aggressioni di matrice sessista e transfobica all’interno del quartiere di San Lorenzo, per non parlare del fatto che basta uscire una sera con lз amichз per accorgersi che non si può più camminare tranquillз per le strade. Imbattersi in commenti sessisti razzisti e omolesbobitransfobici è diventato troppo comune e l’indifferenza verso molestie e aggressioni è cresciuta esponenzialmente.
Appena giri l’angolo diventi bella, frocio, cucciola, bambola, pervertitə, ecc... e speri sempre di rispondere abbastanza a tono, di camminare abbastanza veloce e che ci sia qualcun altrə in strada prontə nel caso a darti una mano e che non rimanga - come spesso accade - indifferente di fronte ad aggressioni e molestie.
Sentiamo la necessità di riprenderci le vie del quartiere, poterle attraversare con le nostre sorelle senza avere paura, poter rivendicare una socialità diversa e di gridare che la notte ci piace e vogliamo uscire in pace!
Invitiamo tutte le persone che vorranno unirsi a noi per riprenderci la notte di San Lorenzo!
Nella consapevolezza di non essere corpi a disposizione di sfoghi d’odio e violenza, ma di essere una Marea che vi travolgerà con rabbia per tutte le sorelle aggreditз, umiliatз, ammazzatз!
La corrispondenza dal presidio in solidarietà con tutte le donne che vivono in Turchia e contro l'uscita della Turchia dalla Convenzione di Istambul annuncata da Erdogan.
Domenica 7 marzo torna Feminism, la fiera dell'editoria delle donne alla sua quarta edizione, in versione on line su facebook e youtube, sostenuta da Casa Internazionale delle Donne, Archivia, Legendaria e Sessismo e Razzismo (Ediesse), ne parliamo con Maria Palazzesi, una delle organizzatrici e Luisa Passerini, madrina con Dacia Maraini dell'edizione di quest'anno.
A questo link tutte le informazioni, il programma, i siti a cui collegarsi
Il racconto di una compagna sulle lotte dentro e fuori dalle carceri da marzo a oggi con un focus particolare sul protagonismo delle donne e sulle lotte dei e delle migranti nei centri di espulsione.
Accelera l'odiosa campagna di Pro Vita & Famiglia contro l'aborto e la Ru486. Nei giorni scorsi in molte città italiane è apparso un loro manifesto che paragona la pillola RU486 ad un veleno e ad un crimine l’assunzione sui cui è scritto “Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva, mette a rischio la salute” e rappresentata una donna apparentemente morta a terra, con una mela morsa vicino, presumibilmente un frutto avvelenato che avrebbe dovuto simboleggiare la pillola RU 486. Contro la disinformazione e chi vorrebbe negare l'autodeterminazione e la libertà di scelta delle donne questa mattina con la ginecologa Elisabetta Canitano proviamo a dare contezza di cosa sia realmente la RU486, di come agisce, di come la sua assunzione sia regolata nel nostro paese.
Il primo dicembre 1970, con 325 sì e 283 no alla Camera e 164 sì e 150 no al Senato, viene definitivamente approvata la legge n.898 in tema di "Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio" (si evitò accuratamente la parola divorzio). L'Italia repubblicana si dota così di una legge sul divorzio che porta il nome dei primi firmatari Loris Fortuna, socialista, avvocato friulano e Antonio Baslini, liberale. Con l'avvocata Ilaria Boiano tracciamo un bilancio di questo mezzo secolo di legge tra diritto formale e sostanziale.