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Gaza

Genova: 23 febbraio fermiamo il genocidio, blocchiamo tutto

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La solidarietà al fianco del popolo palestinese si intensifica, sentiamo la voce di una compagna che ci racconta quello che accadrà a Genova.


Di seguito l’appello dell’assemblea “Sabotiamo la guerra”:

Appello per lo sciopero del 23 febbraio. Appuntamento a Genova. In solidarietà ai palestinesi e contro le guerre dei padroni blocchiamo tutto!

ALLE COMPAGNE E AI COMPAGNI
Che vogliono dare concretezza alla solidarietà che sentono con le palestinesi e i palestinesi e pensano che solo colpendo l’economia di un paese lo si può fare desistere dai suoi progetti di guerra
UN APPELLO URGENTE
Mezzo milione di morti in Ucraina uccisi anche con armi italiane. Dal 19 febbraio la Marina militare difenderà la circolazione globale delle merci, con la missione Aspides nel mar Rosso, garantendo così a Israele la prosecuzione del genocidio.
Dare una risposta all’altezza di questi tempi di guerra è difficile e indispensabile nello stesso momento. La resistenza palestinese ha dimostrato che si può superare questo ostacolo, questa assurda sproporzione di forza con l’oppressore meglio equipaggiato tecnologicamente della storia.
A chi non riesce a restare a guardare l’intelligenza artificiale e l’orrore umano israeliani distruggere le condizioni di riproduzione della vita a Gaza e completare una pulizia etnica lunga un secolo in Cisgiordania, vogliamo fare un invito: facciamo pagare, almeno per un giorno, ai padroni di questo paese la loro complicità con le guerre in corso.
Quello di Genova è uno dei principali porti europei sul mediterraneo, snodi essenziali delle economie che subiscono i danni maggiori dal blocco di Suez e dai quali continuano a passare merci e armi. La guerra è assassinio di massa e distruzione indiscriminata, ma anche un fatto economico e logistico. Il terminal dove attraccano regolarmente le navi della compagnia israeliana Zim è a fianco a quello dove da anni transitano le armi dirette in Arabia Saudita.
Esercitare la solidarietà con gesti concreti è sia una questione etica che di autodifesa, perché le società in cui viviamo non torneranno indietro da questa disumanizzazione militare. Le collaborazioni dei padroni italiani con Israele guardano al futuro della democrazia di guerra e abbiamo urgente bisogno di costruire la capacità di interrompere questa corsa verso l’autodistruzione.
Il 10 novembre scorso abbiamo partecipato al blocco di due fra i quattro varchi portuali genovesi. A due anni dalla guerra fra NATO e Russia, a quattro mesi dall’attacco di Al Aqsa, a quattro giorni dall’intervento italiano nel Mar Rosso vogliamo bloccarli ancora.
23 FEBBRAIO 2024 ore 6:00 PIAZZA BARABINO GENOVA
PARTECIPIAMO ALLO SCIOPERO GENERALE
BLOCCHIAMO TUTTO

Il 24 febbraio saremo presenti a Milano alla manifestazione contro le guerre dei padroni e il genocidio perpetrato dallo Stato d’Israele:

https://pungolorosso.com/2024/02/09/le-giornate-di-lotta-del-23-e-24-febbraio-sciopero-e-manifestazione-nazionale-a-milano-con-la-palestina-fino-alla-vittoria-fermiamo-le-guerre-coloniali-e-imperialiste/#more-26553

Assemblea “Sabotiamo la guerra”

L’assemblea “Sabotiamo la guerra” si è formata nell’estate 2023 con una serie di incontri da cui è uscito l’omonimo appello disfattista contro la guerra in Ucraina:

https://ilrovescio.info/2023/09/12/sabotiamo-la-guerra-appello-per-una-mobilitazione-contro-la-guerra-in-ucraina/

Notizie dalla Palestina

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Nel 117° giorno Israele, con l’appoggio militare e politico di Stati Uniti ed Europa, continua a massacrare la popolazione della Striscia di Gaza. Gli attacchi e le stragi di civili si sono addirittura intensificati, dopo la decisione della Corte internazionale di giustizia , che ha ordinato ad Israele di agire per “prevenire atti di genocidio”. Tra lunedì e martedì, le forze di occupazione israeliane hanno commesso 13 massacri contro famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza, causando la morte di 114 persone e ferendone più del doppio. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato martedì che le sue forze armate hanno ucciso centinaia di palestinesi nella Cisgiordania occupata dal 7 ottobre, come riporta l’Agenzia Anadolu.

Ne parliamo con una compagna che sta in Palestina.

Corteo per la Palestina a Roma

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CORTEO PER LA PALESTINA A ROMA!

La Palestina brucia, ma a morire è la nostra dignità!

Il Movimento studenti palestinesi in Italia, UDAP-Unione Democratica Arabo Palestinese, Api-Associazione dei Palestinesi in Italia e la Comunità palestinese di Roma vi invitano a partecipare al corteo

Sabato 27 gennaio h 15.00 da Piazza Vittorio a Piazza San Giovanni.

Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.(Primo Levi)

Il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese è ormai sotto gli occhi di tutti, e non basta più la semplice solidarietà. Dichiararsi solidali a parole, senza mostrarsi tali nei gesti, è solo un espediente ipocrita per salvare le apparenze della nostra dignità. Richiamiamo a gran voce tutti gli amici, le sorelle e i fratelli della Causa Palestinese per la Giornata della Memoria: è nostra intenzione smascherare tutte le incoerenze e le ipocrisie di un sistema colluso che impiega due pesi e due misure, a spese dei cadaveri di oltre 25.000 vite bruciate e oltre 62.000 feriti, battendosi il petto per le vittime di un genocidio già avvenuto mentre volta lo sguardo indifferente e complice di un genocidio in corso. Rispettiamo profondamente le vittime della Shoa, ma il 27 gennaio, così come è strutturato, è la tomba della verità, della giustizia, della coerenza. Se permetteremo al sionismo di continuare il suo massacro e la pulizia etnica perpetrata in Palestina, svuoteremo di significato questa data a detrimento delle vittime che furono e di quelle che saranno. E allora, all'umanità indifferente non sarà più concesso di guardare in faccia se stessa.

-Contro ogni sionismo e fascismo

-Contro la pulizia etnica dei Palestinesi

-Per la fine immediata del genocidio e dell'occupazione

-Per la fine dell'assedio imposto a Gaza

-Per la fine della complicità e del sostegno al sionismo del nostro governo

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perchè ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. (Primo Levi)

Notizie dalla Palestina

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L’esercito israeliano ha completato l’assedio di Khan Younis. La campagna di bombardamenti è incessante e nelle ultime ore della notte si sono intensificati. Anche le zone che venivano indicate dall’esercito israeliano come luoghi sicuri nel quale sfollare, adesso vengono bombardate e minacciate dai carri armati.

Sulla situazione catastrofica dentro e fuori la Striscia di Gaza ci aggiorna una compagna.

Giornata internazionale per l'istruzione: Sesamo per Gaza

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Con Paola Rivetti, professoressa associata di scienze politiche della Dublin City University, a partire dal comunicato che Sesamo (Società per gli studi sul Medio Oriente) ha pubblicato in occasione della giornata internazionale dell'istruzione, discutiamo della situazione in cui versano le università e complessivamente il sistema dell'istruzione a Gaza e in Cisgiordania.

 

Stop al genocidio: Sanitari per Gaza

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"In qualità di operatori sanitari, abbiamo giurato di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, di attenerci ai principi etici della solidarietà umana e di combattere ogni atto che possa ledere il decoro e la dignità della nostra professione. Per questo, ci sentiamo in dovere di denunciare la violazione del diritto internazionale e il diritto umanitario che Israele sta operando in totale impunità a Gaza."

Ne parliamo con un medico della  Rete Sanitari per Gaza di Roma.

 

 

Roma: domenica 14 gennaio Aquiloni per Gaza

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GLOBAL KITE FLIGHT - Aquiloni per Gaza 🍉

Via dei Fori Imperiali, Roma Domenica 14 gennaio 2024 alle 14.30

Nel 2011, i bambini di Gaza hanno stabilito un record mondiale facendo volare 12.350 aquiloni contemporaneamente sulla spiaggia di Al Waha per simboleggiare la loro resistenza. Oggi questi bambini muoiono e soffrono sotto i bombardamenti, hanno dovuto abbandonare le loro case e vivono nella terrore mentre i loro diritti sono negati ogni giorno. Le loro grida restano inascoltate ed è indispensabile ricordare al mondo che dovremmo garantire la loro protezione e sicurezza. Tramite il volo degli aquiloni manderemo un messaggio potente: bambini in solidarietà con altri bambini che chiamano all’azione i leader del mondo per il cessate fuoco. Porta il tuo aquilone o creane uno che ricordi i colori della Palestina🇵🇸 per mostrare la nostra solidarietà ai bambini e al popolo palestinese. Insieme possiamo fare la differenza!

IG: @kitesinsolidarity e @raccontapalestina

Napoli: sabato 13 gennaio Corteo per la Palestina

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STOP AL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE.
100 GIORNI DI MASSACRO.
GIORNATA GLOBALE DI AZIONE PER LA PALESTINA- SABATO 13 GENNAIO H 15, PIAZZA GARIBALDI, NAPOLI
Dopo 3 lunghi mesi di violenze e mortali rappresaglie, Gaza è ormai ridotta ad un cumulo di macerie.
Non è valsa la carneficina di oltre 22.000 vittime palestinesi, né la distruzione di più di 40 strutture sanitarie, e neppure lo sfollamento di oltre 2 milioni di persone abbandonate alla morsa del freddo, della fame e delle malattie a far cedere internazionalmente l'incrollabile e acritico sostegno militare, finanziario, diplomatico e politico a Israele.
Israele sta mostrando l'intento che da oltre 75 anni guida la sua azione criminale: il completo annientamento del Popolo Palestinese, anche per mezzo dello sfollamento completo, attraverso migrazioni forzate, spinto dal costante principio di pulizia etnica.
In questo momento, la partecipazione dei governi europei e del governo italiano al genocidio secolare in Palestina risulta più che evidente. Lo dimostrano non solo le intenzioni di intensificare gli accordi militari- basti pensare che negli ultimi 10 anni gli armamenti italiani venduti ad Israele hanno un valore di 120 milioni di euro- ma soprattutto la responsabilità dell’Italia, sotto l’egida statunitense, nell’astensione di voto dalla risoluzione ONU per il cessate il fuoco a Gaza.
Responsabilità resa manifesta da ogni giornalista italiano che sta partecipando attivamente al piano di invisibilizzazione, deumanizzazione e messa a tacere del popolo palestinese, agendo indiscriminatamente mentre 107 colleghi a Gaza sono stati uccisi dall’esercito sionista per portare allo scoperto le violenze quotidiane sioniste.
Ad oggi, oltre a quanto già denunciato, l’entità sionista ha condotto una campagna di violenta repressione in Cisgiordania e nella Palestina occupata del ’48, arrestando oltre 5000 palestinesi, di cui la maggior parte minorenni ed esponenti della resistenza palestinese- come Khalida Jarrar, leader del FPLP e membro del consiglio legislativo palestinese- attraverso la pratica illegale della detenzione amministrativa.
Non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci alla spirale di violenza che l'accondiscendenza occidentale sta avallando.
Per questo sabato 13 gennaio alle ore 15 da piazza Garibaldi in risposta alla chiamata globale all’azione per la Palestina, ci riapproprieremo delle nostre strade e piazze per la Palestina- in ottica di raccordo e continuità internazionale- richiedendo:
-La cessazione immediata del genocidio indiscriminato in atto a Gaza e in Palestina;
-Di spezzare l'assedio imposto a Gaza, consentendo l’ingresso immediato degli aiuti umanitari e sanitari;
-il rispetto delle risoluzioni ONU per il diritto all’autodeterminazione e il diritto al ritorno per il popolo palestinese;
-la liberazione di tutti i detenuti palestinesi nelle carceri sioniste;
-Ai media, di porre fine alla narrativa totalmente appiattita sulla dialettica sionista;
-Al Governo italiano di sanzionare il progetto criminale sionista, cioè di interrompere le relazioni diplomatiche, politiche, economiche e militari che intrattiene con lo stato d'Israele, le sue aziende e le multinazionali che fanno affari con l'apartheid e sulla pelle dei Palestinesi.
Per continuare a parlare di Palestina ci vediamo in assemblea
MERCOLEDÌ 17 GENNAIO H 17:30 A GALLERIA PRINCIPE, NAPOLI
Non potrà esserci pace senza liberazione dall’occupazione sionista!
Intifada fino alla Vittoria!