Con una compagna di Non una di Meno Rimini parliamo delle molestie e delle violenze avvenute durante le giornate dell'Adunata nazionale degli alpini a Rimini. Le compagne stanno organizzando un supporto legale per chi decide di denunciare, e hanno dato vita ad una contro adunata Lunedì scorso, che vuole essere un punto di partenza per costruire un percorso cittadino.
Due compagne presentano Ops, la nuova occupazione femminista in via Giannino Ancillotto annunciata con il documento riportata sotto.
Nella corrispondenza vengono presentate anche le prime iniziative tra cui domani, domenica 8 maggio, ore 15.30 assemblea aperta a donne, lesbiche, trans, persone non binarie e frocie
OPS! È successo: una nuova occupazione in città.
Però, OPS!, è proprio una di quelle Occupazioni Piantagrane Separatiste
Femministe che magari per qualcun sarà un po’ scomoda, forse sarà
troppo, forse sarà oltre.. Ma vabbè, pazienza.
Quel che ci interessa è che questa sia un’Occupazione Per
Scappatedicasa*. Per lx Sottounponte, lx Senzatetto, lx Senzatitolo, lx
Senzadocumenti, lx Senzasperanza, lx Senzanalira.. un’Occupazione Per lx
Sognatrici*, lx Streghe*, lx Strambe*, lx Solitarie*, lx Stralunate*, lx
Sbagliatissime*, lx Spessone*, lx Spassose*… Per lx Sopravvissute*.
Per le Soggettività lesbiche trans e non binarie in lotta.
Per chi si rende Solidale con le lotte di autodeterminazione.
Per chi è Stufa* di questo mondo, per le Sorelle* di sangue e non…
Insomma, con un po’ di fortuna e tanta pazienza, vogliamo che questo
spazio sia una fucina di pratiche e saperi femministi e transfemministi.
Uno spazio in cui riconoscerci anche in base alle nostre cicatrici e ai
nostri sogni, partendo dai quali costruire autodifesa, complicità e
alleanze pericolose…
All’interno delle complesse geografie politico relazionali di questa
città, e dentro un mondo in cui non era previsto che sopravvivessimo, da
brave guastafeste continuiamo a lottare per la liberazione e
l’autodeterminazione di corpi e desideri non conformi. Solo che, da
oggi, lo faremo anche da dentro questo spazio attraversato da donne,
lesbiche persone trans e non binarie che vogliono organizzarsi insieme
per lottare contro stato e patriarcato.
Tenetevi il mondo fatto a misura di uomo cis etero bianco, noi saremo le
esplosioni rumorose e canaglie!
Sasha Skochilenko è stata arrestata in San Pietroburgo per aver messo dei cartellini nel supermercato sulla guerra a Mariupol. Secondo la legge federale russa rischia dai 5 ai 10 anni per false informazioni sulle politiche del governo russo riguardo all'operazione speciale condotta in Ucraina. Aleksandra è stata tratta in arresto preventivo in attesa del processo. Aleksandra però è celiaca quindi ha un grosso problema ad alimentarsi in carcere, motivo per cui è stata avviata una campagna per la sua liberazione.
Domani , domenica 20 marzo, ore 15 nel nuovo spazio occupato di Roma, la Laboratoria Berta Caceres, iniziativa in solidarietà con Rasha Azab sotto processo per aver denunciato uno stupratore e per questo accusata di diffamazione.
"Come femministe, dall’Egitto, all’Argentina, all’Italia e ovunque nel mondo, consideriamo la solidarietà femminista contro il patriarcato una pratica da agire quotidianamente.
Questa è ancora più forte quando la l’oppressione viene giustificata nei tribunali, luogo che da sempre serve a punire chi alza la voce e lotta ma che diventa più feroce contro le donne che urlano cosa è violenza senza aspettare che a decidere siano dei giudici.
Come per il processo a l’Aquila e non solo anche nel caso di Rasha Azab al Cairo è la solidarietà ad essere processata. Difendiamola come atto politico".
Ricordiamo anche la compagna di solidarietà via Twitter a cui si può partecipare attraverso gli hashtag #la_solidarietà_femminista_non_è_un_crimine e #solidarietà_con_Rasha_Azab.
Con l'autrice Maria Edgarda Marcucci presentiamo il libro Rabbia proteggimi dalla Val di Susa al Kurdistan storia di una condanna inspiegabile. La lotta internazianalista con le unità delle combattenti delle Ypj in Kurdistan, piuttosto che la manifestazione oceanica a Verona di Nonunadimeno contro il vertice patriarcale sulla famiglia sono solo alcune delle storie che Eddi ci racconta in questo libro appassionato ma di grande riflessione politica. Al centro la sua vicenda giudiziaria per cui le è stata data la Sorveglianza speciale non per essere andata a cambiattere in un paese straniero ma per esserci andata come militante. A prova che il femminismo mette ancora tanta paura.
Pinar Selek presenta la petizione della rete Feminism Asylum che chiede un effettivo riconoscimento dei motivi per cui deve essere attribuito l'asilo politico a donne, ragazze e soggettività lgbtiqa+.
Campagna di solidarietà con Rasha Azab, accusata di insulto, calunnia e disturbo deliberato dopo che l’anno scorso, durante il Festival del cinema del Cairol (26 novembre - 5 dicembre 2021), sono uscite 7 testimonianze anonime sul blog “Daftar Hekayat” https://elmodawana.com/ contro il regista egiziano Islam Azzazi accusato di stupri e violenze sessuali.
C’è stata una forte campagna di solidarietà sui social network con le sopravvissute e la direzione del festival ha cancellato la conferenza stampa del suo film, ma Rasha è stata denunciata. Sabato 12 marzo ci sarà l'udienza dopo un primo rinvio.
Corrispondenza da Bagnoli dove le compagne del laboratorio Politico Iskra hanno occupato il consultorio chiuso da 5 anni per chiedere la sua immediata riapertura.