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femminismo

La Laboratoria Ecologista Berta Caceres resiste!

Data di trasmissione
Durata 6m 56s

In corrispondenza con una compagna della Laboratoria Ecologista Berta Caceres, che ci racconta il programma della giornata di oggi. Alle 14 pulizie collettive e cura del verde, alle 16 Assemblea Transfemminista in vista dell'8 Marzo.

Parliamo anche della trattativa in corso per lo spazio di proprietà regionale, che era in vendita, abbandonato da anni.

Resistenza femminista contro la guerra

Data di trasmissione
Durata 2m 4s

Il testo nella foto recita "Uccidi il patriarcato non la gente comune" ed è stato diffuso dalle femministe russe che oggi scenderanno in piazza dalle 15 (alle 13 ora italiana) a Mosca e a San Pietroburgo. Cercheremo di seguire le manifestazioni. Intanto vi proponiamo un audio di una compagna russa che è stata costretta a lasciare il suo paese a causa della forte repressione del governo di Putin. 

Questo il testo diffuso

Traduzioni dal canale telegram @femagainstwar_bot

6 MARZO CONTRO LA GUERRA. SPEZZONE DELLE DONNE (diffuso il 1° marzo)
 
Noi, l'Ottavo gruppo di iniziativa, Resistenza femminista contro la guerra, Social Fem Alternative e altrx attiviste e attivisti, nonché organizzazioni di attivistx, ti invitiamo alla Marcia contro la guerra in uno spezzone organizzato di donne.

6 marzo, ore 15:00

-        Mosca
Concentramento: Piazza Komsomolskaya, (piazza delle tre stazioni). Corteo a Taganskaya
Non venire direttamente alla stazione della metropolitana specificata. Vieni da punti diversi. Sii puntuale!
 
-        San Pietroburgo
Concentramento: M. Sadovaya. Corteo alla Galleria del centro commerciale
 
-        Altre città
Per impostazione predefinita, il concentramento avviene al centro, le posizioni esatte potrebbero cambiare a seconda delle circostanze, restate sintonizzati per gli aggiornamenti. Tutte le informazioni sui luoghi di raccolta e sui percorsi di marcia in diverse città verranno raccolte e aggiornate in GoogleDocs.
Link - bit.ly/6m-demo (il link attivo sarà nell'intestazione del profilo)

Segui anche gli aggiornamenti sulle nostre risorse:
@fem_antiwar_resistenza
@femspb
@sofemalt

Abbiamo davvero bisogno del tuo aiuto per diffondere queste informazioni! In Russia, per ora, i singoli social network e siti web sono bloccati, ma non escludiamo che presto sarà possibile perdere l'accesso a qualsiasi fonte. Racconta a tutti quelli che puoi della marcia del 6 marzo così possiamo stare insieme comunque.
Fermiamo la guerra con l'Ucraina!
Unisciti al movimento contro la guerra!


8 marzo: deposizione di fiori, campagna in tutta la Russia (diffuso il 3 marzo)
 
Noi, le donne della Russia, ci rifiutiamo di celebrare l'8 marzo di quest'anno:
non regalateci fiori, meglio uscire e deporli in memoria dei civili morti dell'Ucraina (circa 300 vite perse, ci sono bambini tra loro), contro i quali il nostro Paese ha scatenato azioni militari aggressive. Oppure deporre i fiori già regalati ai monumenti ai caduti: i fiori sono meglio dei proiettili.
Dalle 12:00 alle 16:00, invitiamo tutte a deporre i fiori in qualsiasi monumento della Grande Guerra Patriottica nella vostra città. Le vittime di quella guerra vengono usate spudoratamente dal governo Putin come copertura mentre commette crimini di guerra contro civili di un altro paese. Mostra al popolo ucraino, alle donne e ai bambini dell'Ucraina che stai soffrendo con loro, mostra loro che madri e mogli della Russia non sono pronte ad accogliere i loro figli e mariti in bare di zinco. No, non mostrate solo solidarietà, lottate per fermare lo spargimento di sangue!
L'8 marzo è il giorno della lotta per i diritti delle donne. Oggi lottiamo per la pace per le donne e gli uomini ucraini, lottiamo per la libertà dei prigionieri politici russi, tra i quali ci sono sempre più donne ogni anno. Quest'anno, l'8 marzo per noi è un giorno di rabbia e lutto: vi chiediamo di venire senza cartelloni e di organizzare minuti di silenzio ai monumenti. Il concetto della campagna di oggi è la solidarietà.
Per molti anni, la macchina della propaganda di stato ha utilizzato il 9 maggio a proprio vantaggio. Dietro le ostentate parole di pace si nascondeva una sete di guerra. Viviamo nella realtà del "può ricapitare" invece del "mai più". L'8 marzo di quest'anno è il nuovo 9 maggio: il giorno della lotta contro il militarismo, le guerre imperiali e le terribili perdite da entrambe le parti.
Non possiamo garantire che non sarai arrestata. Crediamo che se le detenzioni avverranno in un luogo in lutto, dimostreranno solo la mancanza di onore e qualsiasi principio di questo stato di polizia e di questo regime autoritario.
Come partecipare:
Scegli un monumento della Seconda Guerra Mondiale nella tua città (non importa quanto sia notevole, potrebbe essere una stele, un monumento, una targa commemorativa, ecc.);
Cooperare con altre persone in anticipo o deponi i fiori da sola;
Concediti un minuto di silenzio al monumento;
Non cedere alle provocazioni;
Preparati alla detenzione - leggi i promemoria dell'OVD-info;
Puoi scattare foto della campagna e pubblicarle con l'hashtag #FeministAntiWarResistance in modo che possiamo trovarti.

English

March 8: laying flowers, all-Russian campaign
 
We, the women of Russia, refuse to celebrate the Eighth of March this year:
 
don't give us flowers, better to go out and lay them in memory of the dead civilians of Ukraine (about 300 people lost, there are children among them), against whom our country has unleashed aggressive military actions. Or lay the flowers already gifted at the monuments to the fallen: flowers are better than bullets.
 
From 12:00 to 16:00 o'clock, we invite everyone to lay the flowers at any monument to the Great Patriotic War in your city. Victims of that war are shamelessly used by the Putin government as a cover while it commits war crimes against civilians of another country. Show the people of Ukraine, women, and children of Ukraine that you are grieving with them, show them that mothers and wives of Russia are not ready to receive their sons and husbands in zinc coffins. No, do not only show solidarity, fight to stop bloodshed!
 
March 8 is the day of struggle for women's rights. Today we are fighting for peace for Ukrainian women and men, we are fighting for freedom for Russian political prisoners, among whom there are more and more women every year. This year, March 8 is a day of rage and mourning for us: we ask you to come without posters and organize minutes of silence while at the monuments. The concept of today's campaign is standing in solidarity.
 
For many years, the state propaganda machine has used May 9 to its advantage. A thirst for war was hiding behind the ostentatious words of peace. We live in the reality of "we can repeat" instead of "never again". This year March 8  is the new May 9: the day of struggle against militarism, imperial wars, and terrible losses on both sides.
 
We cannot guarantee that you will not be detained. We believe that if detentions happened at a mourning site, they will only demonstrate the lack of honor and any principles of this police state and an authoritarian regime.
 
 How to join:
 
Choose any WWII monument in your city (it does not matter how remarkable it is, it could be a stela, a monument, a commemorative plaque, etc.);
 
Cooperate with other people in advance or lay the flowers alone;
 
Have a minute of silence at the monument;
 
Do not give in to provocations;
 
Be ready for detention - read the memos of the OVD-info;
 
You can take photos of the campaign and post them with the hashtag #FeministAntiWarResistance so that we can find you.

Immaginare ed agire una società della cura femminista

Data di trasmissione
Durata 1h 0m 42s

Normale follia per immaginare ed agire una società della cura femminista e trasfemminista che rompa ogni violenza, steriotipo, binarismo, ruolo, imposizione, diseguaglianze. Tutti gli strumenti e le scadenze di avvicinamento allo sciopero dell'8 marzo (salute/benessere, scuola, lavoro e non lavoro) contro la produzione e la riproduzione e letture da il manifesto della cura del The care collettive e da Bruciamo la paura del collettivo LATSTESIS.

Con NUDM per lo sciopero dell'8 Marzo

Data di trasmissione
Durata 1h 18m 16s

Sciopero di tutt contro ogni forma di violenza per autodeterminazione, libertà negate, una società femminista e trasfemminista. Dentro i posti di lavoro che ci sfruttano e ci annientano, le famiglie tossiche che ci ammazzano, i tribunali che ci rendono colpevolu se ci ribbelliamo ai ruoli imposti, gli ospedali che ci vogliono malatu come fonti di profitto, le scuole che annientano  crescita, pensiero e cultura, nelle città, quartieri e spazi pubblici e autogestiti, noi vogliamo essere VIVU e Liberu di scegliere. Contro i guerrafondai, contro tutte le guerre, con tutta la nostra rabbia lottiamo per una società della cura universale e promisqua, condivisa e socialmente vussuta. Contro capitalismo e patriarcato MARTEDÌ 8 MARZO ore 17 corteo da piazza Esedra per immaginare e costruire una costellazione femminista e trasfemminista per 365 giorni l'anno e a 360 gradi.

Qui il vademecum per scioperare

Le lotte come strumento di cura universale

Data di trasmissione

Varie sono le scadenze di questa settimana che devono vedere la nostra partecipazione. Partiamo da quella di martedì 22 febbraio ore 16,00 a via Montebianco per far rivivere, ricordando Valerio, l'antifascismo militante e far vivere la manifestazione come momento di lotta non solo del suo quartiere ma per tutta la città.

Altrettanto importante è l'appuntamento dell'assemblea di NUDM a ESC giovedì 24 alle h19,00 in preparazione dello sciopero femminista e trans*femminista contro la produzione e riproduzione dell'otto marzo 2022. che è fondamentale costruire tutt* insieme. Per questo abbiamo dato anche l'appuntamento a piazza dell'Immacolata a San Lorenzo, per le ore 10,30, per un momento di formazione collettiva  su come immaginiamo e vogliamo la nostra città transfemminista.

Come facciamo da qualche trasmissione abbiamo ripreso la lettura del libro  "Il manifesto della cura" del Care Collective, una riflessione su come trasformare la nostra società e la nostra economia in una società della cura universale. Oggi viviamo in una società dell'incuria, capitalista, patriarcale e omofobica in cui le relazioni sociali sono sostituite con le relazioni tra merci ed il valore della cura con il valore di scambio, dove non c'è rispetto, accettazione, ascolto delle soggettività e delle differenze e dove il mondo umano, animale e l'ambiente tutto viene dominato dal profitto. Dobbiamo risocializzare ed internalizzare i nostri sistemi, riregolarizzare i mercati e defeticizzare le merci per conquistare una cura universale e condivisa ed una economia della cura.

 

Presentazione del libro Bestie da soma. Disabilità e liberazione animale.

Data di trasmissione
Durata 52m 4s

Il volume di Sunaura Taylor "Bestie da soma: disabilità e liberazione animale", recentemente tradotto da feminoska e da lei curato con Marco Reggio per Edizioni degli Animali, tematizza un'intersezionalità inedita tra abilismo e specismo, disabilità e liberazione animale. Da pensatrice radicale, essenziale, Sunaura Taylor, artista, attivista per i diritti dei disabili e degli animali, affronta in questa sua opera, smontandole, le diverse maschere della normalità. Di ciò che si può definire abilismo. Di una visione antropocentrica del mondo. Di una visione patriarcale e razzista che attraversa le nostre società che definiamo civili. «Gli animali sono la carne», questo pensiero affiorato nell'infanzia la guida e orienta la sua vita. Nella pervicace ostinata ricerca di un'appartenenza comune, tra animali umani e animali non umani; tra disabili e persone normodotate. Come se le coercitive dicotomie occidentali, pensate per esercitare un dominio, fossero di volta in volta annullate, disincastrate, sciolte, rese inconsistenti. Non per approdare a un'uguaglianza omologante, ma per sfociare in un rapporto profondo e vivificante, in cui uguaglianza e differenza mantengano la loro reciproca e indissolubile conflittualità, complementarietà, senza che l'una prevalga sull'altra. Gli animali siamo noi, tutti noi. Dobbiamo sciogliere le catene che li (ci) imprigionano. La cura diviene così una forma di interdipendenza, di etica liberatrice.

Il 19 gennaio dalle ore 18.30 è previsto un gruppo di lettura di Bestie da Soma con feminoska.

A questo link tutte le info: https://www.facebook.com/events/599105541187830?ref=newsfeed

 

Contro la Violenza di Genere

Data di trasmissione
Durata 1h 25m 25s

In questa puntata di "Baraonda-Controinformazione Studentesca" insieme a delle compagne del Liceo Righi trattiamo un tema che ci sta particolarmente a cuore e da cui tutte le ragazze e le donne, purtroppo, sono toccate: la violenza di genere. Abbiamo poi avuto l'onore di ascoltare a trasmettere la testimonianza di una violenza subita da una compagna quando era piccolissima. 

Le lotte delle migranti nella piazza del 27 novembre

Data di trasmissione

Corrispondenza con una compagna dell'Assemblea Donne del Coordinamento Migranti di Bologna: dal pullman che sta raggiungendo Roma per il corteo contro la violenza maschile sulle donne e di genere, si approfondiscono le lotte che le donne migranti portano in piazza, in particolare la critica al reddito di libertà, lo specifico del lavoro domestico.

Tabula Rasa 09.2121

Data di trasmissione
Durata 1h 39m 42s

Abbiamo parlato di e con:

L'uso delle parole, la loro combinazione, lo “stile del discorso” costituiscono il mezzo fondamentale di cui l’abusante si avvale per ridurre e mantenere la donna in uno stato di continua soggezione e soccombenza.

"Lo stile dell'abuso", scritto da Raffaella Scarpa per Treccani, è una trattazione che ridiscute criticamente i concetti di potere e violenza a partire dal loro rapporto con la lingua e lo studio di un ampio corpus di casi raccolti in più di vent’anni di ricerche.

Quante volte hai pensato a cosa ci sia dietro la parola "scientifico"? Quante volte hai dato per scontato che la scientificità di un sapere valesse per tutti, ovvero fosse universale?

Con "Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema-mondo" (Meltemi Editore) Rachele Borghi racconta com'è possibile dare battaglia alla colonialità.

Il linguaggio ufficiale a proposito dell’uguaglianza uomini-donne è un repertorio di violenze: molestie, stupri, abusi, femminicidi. Queste parole descrivono una realtà crudele. Ma non ne nascondono un’altra, quella delle violenze commesse con la complicità dello Stato?

Françoise Vergès denuncia la svolta securitaria della lotta contro il sessismo in "Una teoria femminista della violenza. Per una politica antirazzista della protezione" Ombre corte

Durata 100' ca.