Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

femminismo

Manifestazione 17/02 a Latina, sorella non sei sola

Data di trasmissione

Sorella non ti lasceremo,sempre lotteremo.

Questo lo slogan della manifestazione a Latina chiamata dal collettivo Marsha di Aprilia e dalla Rete degli Studenti Medi.

Manifestazione riguardo il duplice femminicidio avvenuto a Cisterna di Latina due giorni fa per mano di Cristian Sodano, finanziere.

Non è il primo femminicidio nella città compiuto da un agente: nel 2014 Antonino Grasso, agente di polizia penitenziaria, uccise la moglie; e nel 2018 Luigi Capasso, carabiniere, uccise le due figlie.

Ennesima dimostrazione del fatto che le nostre strade le rendono sicure le nostre sorelle, non la polizia.

Questo sabato alle ore 16 a Piazza del Popolo (LT).

Catania contro la violenza di genere

Data di trasmissione
Durata 16m 1s

Non una di meno Catania e il consultorio autogestito Mi cuerpo es mio, mobilitate dallo sgombero del consultorio, in piazza in questi giorni dopo lo stupro di gruppo subito da una ragazza di tredici anni nel parco della città Villa Bellini, oggi hanno accompagnato con un corteo che ha attraversato la città la delegazione che veniva ricevuta dal sindaco.

Al telefono con una compagna consultorio autogestito Mi cuerpo es mio

Jin Jiyad Azadi: una filosofia di trasformazione della vita

Data di trasmissione
Durata 57m 37s

Presentiamo la conferenza "Jin Jiyad Azadi: una filosofia di trasformazione" della vita che si terrà sabato 10 febbraio presso l'Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza di Roma 3 organizzata da Jineolojî Center, TJK-E, Rete Jin Italia, Comitato italiano di Jineolojî, NUdM, Collettivo Marielle con una compagna di Uiki onlus e un compagna di Non una di meno Roma. 

L'aborto. Una storia

Data di trasmissione

Con le storiche Alessandra Gissi e Paola Stelliferi presentiamo questo importantissimo volume sulla storia dell'aborto. Il libro, oltre ad essere di piacevole lettura è un volume importante per riportare al centro del discorso la storia del femminismo e del dibattito sul corpo e l'autodeterminazione che non inizia nè finisce con la legge 194 del 1978.

Il libro edito da Carocci fa parte della collana diretta da Michele Colucci, Nodi dell'italia repubblicana.

E allora il patriarcato?

Data di trasmissione
Durata 2h 0m 10s

Le compagne della radio aprono i microfoni su cosa sia oggi il
patriarcato e su quali strumenti dovremmo dotarci per scardinarlo. Una
riflessione rivolta a tutte quelle persone che vorrebbero realmente
cambiarlo questo esistente a partire dai propri privilegi.

[2 ore]

L'ideologia gender è pericolosa di Laura Schettini

Data di trasmissione
Durata 1h 3m 23s

Presentiamo con l'autrice il libro "L'ideologia gender è pericolosa" (Laterza, 2023)

Dove nasce l'ossessione per le questioni di genere e gli orientamenti sessuali non conformi? E quali sono le fratture politiche che si nascondono dietro a questi temi?

Laura Schettini è docente di Storia contemporanea e di Storia delle donne all'Università di Padova e socia della Società Italiana delle Storiche

Catania: sgomberato il consultorio

Data di trasmissione

Ieri è stato sgomberato un consultorio a Catania, sentiamo la voce di una compagna e riportiamo il comunicato

Questa mattina all’alba il Consultorio Autogestito Mi cuerpo es mio è stato sgomberato, senza nessun preavviso.
Un presidio fondamentale per la nostra città: luogo attraversato da migliaia di donne, dagli studenti universitari che vivevano nello studentato annesso e frequentavano gli spazi sociali, da studenti medi e giovanissim3 che animavano i bassi, sede dell'asp 0 - ambulatorio popolare, e della nostra assemblea NUDM.
Oggi siamo in presidio permanente di fronte alla struttura, mentre assistiamo a un dispiegamento di forze dell'ordine inaudito, soprattutto in una città come la nostra dove la criminalità organizzata fa da padrona, nel silenzio totale delle istituzioni.
Questa è la risposta istituzionale alla violenza di genere: chiudere uno spazio delle donne, per le donne e per tutt3 le soggettività che lì hanno trovato accoglienza, ascolto, supporto.
Ancora una volta gridiamo: CI PROTEGGONO LE NOSTRE SORELLE, NON LA POLIZIA! La polizia sgombera sotto mandato della politica.
Oggi resteremo in presidio permanente in Via Sant’Elena 28. Questa sera alle 20.30 assemblea pubblica presso la Palestra Lupo.
Accorrete numeros3, difendiamo la nostra città.
NUDM CATANIA

Roma: i consultori non si toccano! Presidio oggi davanti la Regione

Data di trasmissione
Durata 17m

La lotta per sette chiese non si ferma
I CONSULTORI NON SI TOCCANO
COLLETTIVO DI ZONA
PER LA DIFESA DEL CONSULTORIO
consultoriogarbatella.wordpress.com
6 DICEMBRE 2023 ore 17 PRESIDIO CITTADINO Davanti alla REGIONE LAZIO IN PIAZZA ODERICO DA PORDENONE
Dopo i due presidi del 25 ottobre e dell'8 novembre 2023, torniamo in piazza per dire no allo smantellamento del consultorio di largo delle Sette Chiese e al progetto della ASL Roma 2 di trasformarlo in un ambulatorio vaccinale per poi chiuderlo definitivamente.
Il consultorio è un presidio sociale e sanitario, laico e gratuito, che appartiene all'intera comunità di Garbatella, San Paolo, Ostiense, Marconi e a tutt* coloro che intendono difendere questo spazio essenziale di libertà e autodeterminazione.
Non arretreremo di un passo fino a quando non verranno riattivati i servizi di ACCOGLIENZA, GINECOLOGIA, PERCORSO NASCITA, SPAZIO GIOVANI, SCREENING ONCOLOGICI.

Francia: femminismo e palestina

Data di trasmissione

E' ormai polarizzato totalmente in dibattito in Francia sul colonialismo di Israele della Palestina. Ad una politica istituzionalizzata islamofobica si sono aggiunte il 25 novembre alcune femmismo che hanno sottoscritto un manifesto che chieda di condannare il 7 ottobre come il giorno dei femminicidio di massa. Ne parliamo con una compagna. 

Per approfondire: 

La femminista palestinese Mariam Abudaqa era in Francia quando Israele ha distrutto la sua casa. Il governo francese ha cercato di espellerla, lei non smette di denunciare i crimini di guerra 

Dall'Algeria alla Palestina, la falsa equivalenza tra il colonizzato e il colonizzatore di 

 

Israele, Palestina e la Francia Cinque nodi da sciogliere di Houria Bouteldja

Il conflitto che fa impazzire di fronte alla catastrofe in Israele-Palestina di Mona Chollet 

 

 

L'attacco alla Casa delle donne Lucha y Siesta continua

Data di trasmissione
Durata 8m 35s

TERZA UDIENZA DEL PROCESSO: ATAC RITIRA LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE.

MA L'ATTACCO A LUCHA Y SIESTA CONTINUA.

Ieri pomeriggio si è tenuta la terza udienza del processo contro l’Associazione Casa delle donne Lucha y Siesta. Il processo, iniziato circa un anno fa, arriva dopo un precedente procedimento che si concluse nel 2013 con l’assoluzione dellɜ attivistɜ accusatɜ di occupazione.

Di qualche giorno fa è la notizia, confermata ieri in udienza, del ritiro della costituzione di parte civile di Atac, che aveva inizialmente richiesto il pagamento di un risarcimento di 1,3 milioni di euro per il presunto danno arrecato all’azienda.

Tiriamo insieme un grande sospiro di sollievo: il processo continua, e ci vedrà di nuovo in aula il 22 gennaio 2024, ma almeno lo fa senza quella paradossale richiesta di risarcimento.

Continua anche l'attacco a Lucha y Siesta nel suo essere percorso collettivo di fuoriuscita dalla violenza: al processo, infatti, si affianca la richiesta della Regione Lazio, ora proprietaria dell’immobile, di attuare la revoca della convenzione deliberata a ottobre, in vista di una eventuale messa a bando del posto.

Questo atto unilaterale vorrebbe chiudere una delle esperienze nazionali più significative del contrasto alla violenza di genere, dimostrando in modo inequivocabile come la Regione Lazio e il presidente Rocca non abbiano alcun interesse a combattere le radici culturali, educative e sistemiche della violenza patriarcale.

Quali interessi si nascondono dietro presunte azioni di trasparenza che tentano di rallentare le attività di un’istituzione come Lucha y

Quali interessi si nascondono dietro presunte azioni di trasparenza che tentano di rallentare le attività di un’istituzione come Lucha y Siesta - paradossalmente più volte riconosciuta dalle stesse istituzioni formali che continuano a minacciarne l’esistenza?

Il grigiore di questi attacchi non annebbierà la lucidità del nostro sguardo al futuro. Siamo arrivatɜ in aula con il cuore e gli occhi colmi della rabbia e della meraviglia che è montata ed esplosa sabato 25 novembre, quando una marea di oltre mezzo milione di corpi ha esondato a Roma, Messina e tante altre città in tutto il Paese; ci siamo arrivatɜ con le tasche piene dei semi di rivolta che abbiamo scambiato con lɜ compagnɜ di tutta Italia che si sono incontratɜ nel giardino di Lucha y Siesta domenica.

E con la stessa consapevolezza di potenza siamo uscitɜ dall’aula.

Siamo consapevoli che il cammino davanti a noi è lungo e impegnativo, ma non dimentichiamo che questi attacchi sono solo i colpi di coda del patriarcato agonizzante e soprattutto sappiamo che non siamo solɜ, che la rete antiviolenza e tutta la comunità di Lucha sono sempre al nostro fianco. Questo è il nostro percorso collettivo di fuoriuscita dalla violenza, ci vogliamo vivɜ e liberɜ e saremo implacabili.

Lucha y Siesta non sarà solo difesa ma moltiplicata, vogliamo tutto e ci prenderemo tutto.