Corteo contro i centri di espulsione a Parigi
In diretta dal corteo contro i centri di espulsione di Parigi, un aggiornamento sulle lotte dei migranti in Francia e la critica radicale al frontismo antirazzista e al sistema di accoglienza.
In diretta dal corteo contro i centri di espulsione di Parigi, un aggiornamento sulle lotte dei migranti in Francia e la critica radicale al frontismo antirazzista e al sistema di accoglienza.
Si intensificano le proteste dei cosiddetti "Gilets jaunes" (Gilet gialli) in Francia, in vista della grande manifestazione che dovrebbe tenersi sabato prossimo a Parigi. Un singulto della "Francia profonda" o un mirabile esempio di autorganizzazione? Una risposta progressista alle politiche neoliberiste o un'occasione per tirare fuori dall'armadio il vecchio armamentario della destra francese? Con Guido Caldiron proviamo a capire come nasce e dove può arrivare il movimento dei gilet gialli.
Il 22 aprile c'è stata una marcia spontanea, una manifestazione contro le frontiere. Contro i fascisti di Generazione Identitaria che dalla sera "presidiavano" la frontiera al Colle della Scala, per impedire ai migranti di arrivare in Francia. E contro la militarizzazione che in quei giorni, come sempre, vedeva militari e gendarmi impegnati a una vera caccia al migrante sui sentieri e sulle strade che dall'Italia giungono in Francia.
La marcia del 22 aprile ha visto centinaia di persone attraversare il confine e arrivare a Briançon. Per una volta, nessunx ha dovuto nascondersi. Per una volta, nessunx ha dovuto rischiare la vita nell'attraversare questa linea immaginaria che però seleziona, divide e uccide.
In centinaia abbiamo camminato sulla strada, per 18 chilometri, da Claviere a Briançon. Nessunx ha chiesto i documenti a nessunx. Nessunx ha identificato, controllato, selezionato chi secondo la legge quel confine poteva o non poteva attraversarlo. Insieme siamo arrivati di là. Insieme, per quel giorno, abbiamo fatto sì che la frontiera non esistesse.
A Briançon 3 persone sono state arrestate e portate in carcere per 11 giorni (e poi altri 25 giorni di obbligo di dimora) con l'accusa di "favoreggiamento all'immigrazione clandestina in banda organizzata". Qualche mese dopo altre 4 persone sono state accusate dello stesso reato per quella giornata.
Rischiano dieci anni di carcere e 750mila euro di multa.
In questa epoca di fascismi di ritorno, di razzismo diffuso, di strumentalizzazione della paura del diverso, chiamiamo alla solidarietà.
Oggi in questo tribunale ci sarà il processo. Il "Procureur" di Gap, Raphael Balland, da mesi si accanisce contro i solidali. Fermi, garde-à-vue, convocazioni, processi come quello di oggi. Qui a Gap, capoluogo delle Hautes Alpes, ci sono parte dei responsabili delle politiche repressive in frontiera. La prefetta, Cecile Bigot-Dekeyzer, e i suoi ordini di respingimenti. Il Centro Dipartamentale delle Hautes Alpes, che si occupa anche dei minori non accompagnati, i quali, secondo la legge europea, dovrebbero avere diritto al transito. E quindi il centro si impegna particolarmente a de-minoralizzarli, dichiarandoli maggiorenni per poterli buttare in fretta in strada, o respingerli direttamente indietro in Italia
Ed infine il tribunale, che come sempre è impegnato a giudicare chiunque si opponga alle sempre più repressive e discriminatorie leggi statali. Ed è per questo che ci troviamo qua davanti.
La solidarietà non si arresta!
TUTTI E TUTTE LIBERE
BRISONS LES FRONTIERES
Puntata di oggi dedicata alla musica nera registrata in Francia.
La scaletta:
Michel Petrucciani & Stéphane Grappelli - I Got Rhythm
Oscar Peterson & Stéphane Grappelli - Them There Eyes
Biréli Lagrène - Coquette
Vincent Peirani & Emile Parisien - Temptation Rag
Romano, Sclavis, Texier - Dauoulagad
Burning Spear - Driver
Jacob Miller - We A Rockers
The Gladiators - Jah Works
Steel Pulse - K.K.K.
Alpha Blondy - Masada
Tiken Jah Fakoly - Africain à Paris
Il programma di Macron per i migranti: respingerli ai confini e cacciarli dalle occupazioni
Con un corrispondente da Parigi, facciamo il punto sulle lotte di primavera nella Francia di Macron.
Qui un approfondimento sul lavoro e le sue lotte in Francia.
Liberati Eleonora, Theo e Bastien arrestati a Briancon dutante una manifestazione antifascista e antirazzista. Dall’ 8 al 10 giugno: tre giorni di lotta contro le frontiere http://www.passamontagna.info
CAMPEGGIO ITINERANTE PASSAMONTAGNA
Dall' 8 al 10 giugno: tre giorni di lotta contro le frontiere
www.passamontagna.info
PROGRAMMA
VENERDì 8 GIUGNO:
ore 15 MELEZET allestimento accampamento e pulizia dei sentieri
ore 18 MELEZET dibattito " le frontiere all'interno e all'esterno della fortezza Europa, dall'inferno libico alle frontiere metropolitane"
a seguire cena e spettacolo teatrale: Guerra alle frontiere, una battaglia coloniale. A cura del collettivo Confrontière
SABATO 9 GIUGNO:
ore 10 CAMMINATA da MELEZET a PLAMPINET
ore 17 PLAMPINET dibattito " accoglienza e sfruttamento. un viaggio dagli hub ai ghetti, passando per cas, sprar e cpr"
a seguire cena e musica dal vivo con: I dieci piccoli indiani
DOMENICA 10 GIUGNO:
ore 10 CAMMINATA da PLAMPINET a BRIANCON
ore 16.30 BRIANCON dibattito " sulla fascistizzazione della società e confronto tra le esperienze di lotta contro le frontiere"
A seguire ritorno a MELEZET in macchina
ULTERIORI INFO
- La 3 giorni è totalmente autogestita: non ci sono organizzator* o fruitor*, ma solo partecipanti!
- Le colazioni, i pranzi al sacco e le cene verranno distribuite a offerta libera.
- è necessario fornirsi da abbigliamento da montagna, tenda, sacco a pelo e stoviglie.
- ci sarà un mezzo adibito a trasportare i bagagli alla tappa successiva
INFO in ITALIANO: +393491055376
INFO in FRANCESE: +33758196838
Tre giorni in cammino verso un mondo senza frontiere ne fascismi. Tre giorni da passare insieme, condividendo idee ed esperienze tra persone libere dal giogo delle identità imposte. Tre giorni di lotta contro le frontiere, progettate dai governanti ed imposte da donne e uomini in divisa, che continuano a reprimere ed uccidere.
Collegamento con un compagno dalla ZAD. Discutiamo insieme di questa esperienza di lotta e autonomia a partire dagli ultimi eventi, i tentativi di sgombero e la resistenza in corso
Con un compagno di Torino ripercorriamo la repressione che ha colpito Eleonora, Théo e Bastien dopo la manifestazione a Briancon a fianco delle persone migranti.
Giornata di solidarietà, lotta antifascista e antirazzista domenica 22 aprile al confine italo-francese in alta Val Susa. Il corteo, partito dalla vicina Claviere, ultimo comune in territorio italiano, ha raggiunto il Monginevro. La marcia era stata organizzata per protesta contro la presenza dei militanti di estrema destra del movimento ‘Generation Identitaire’ a Nevache, vicino al Colle della Scala. Dopo aver superato il cordone di gendarmi francesi a Monginevro, i manifestanti, ai quali si sono aggiunti alcuni migranti, hanno proseguito fino a Briancon.
Sei compagni fermati: tre compagni italiani sono stati rilasciati, mentre proprio oggi sono stati convalidati l'arresto per Theo e Bastien nel carcere di Gap e Eleonora è stata invece trasferita al carcere di Marsiglia. L'accusa è di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in banda organizzata.
Con noi al telefono due compagni, di cui uno (seconda corrispondenza) arrestato nella giornata di domenica.