La prima parte della puntata è dedicata alle variegate malefatte dei soliti noti: Google e Meta.
Prima parliamo della situazione di Google con l'antitrust, che vede avvicinarsi il verdetto anche per quanto riguarda il settore pubblicità. Avevamo già parlato della questione del motore di ricerca, ma questa è un'altra storia.
Passiamo poi ai legami tra grandi aziende e militarismo:
Google continua a negare i suoi rapporti con l'apparato militare israeliano, ma i dati sono sempre più chiari
Meta si lancia apertamente nelle applicazioni militari dell'intelligenza artificiale generativa
Hannah Byrne ha lavorato per anni nel gruppo "antiterrorismo e organizzazioni pericolose", si è licenziata nel 2023, e racconta alcuni dei motivi per cui crede che la selezione dei contenuti fatta da Meta sia sbagliata fin dalla radice
Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.
PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE
Crescente domanda di energia dell'IT negli ultimi 20 anni, forte accelerazione causata dalla corsa all'intelligenza artificiale
L’espansione delle infrastrutture per AI, i data center, ha portato ad un aumento significativo delle emissioni di CO2
Impatto di tale aumento, della domanda insaziabile di energia, sugli obiettivi climatici. A partire dalle grandi aziende tecnologiche che oltre a causarlo, si trovano nella condizione di dover ridurre le emissioni (Google e Microsoft: target di e+missioni nette zero entro il 2030 – capire quanto sia vincolante, quanto siano trasparenti le verifiche…)
I data center, essenziali per l’addestramento e l’operatività dei modelli AI, consumano enormi quantità di energia, generando emissioni e richiedendo grandi quantità d'acqua. Con costi ambientali difficili da quantificare completamente. Vediamo qualche numero:
Una recente ricerca dell'Università della California di Riverside.Premessa: ogni richiesta su un LLM come ChatGpt passa attraverso uno dei milioni di server di cui l’azienda OpenAI dispone, e questo server esegue migliaia di calcoli per determinare le parole migliori da usare nella risposta, consumando energia e generando calore, calore che poi deve essere smaltito usando altra energia nei sistemi di raffreddamento
Consumo di acqua:
Una richiesta ad un LLM di un’email di 100 parole consuma circa 519 ml di acqua (poco più di una bottiglia).
Una richiesta settimanale per un anno consuma 27 litri.
Una richiesta settimanale per un anno da parte del 10% dei lavoratori americani (circa 16 milioni di persone) richiederebbe 435 milioni di litri di acqua, equivalente al consumo d’acqua di tutte le famiglie del Rhode Island per 1,5 giorni.
I data center possono rappresentare il 6% del consumo d’acqua in alcuni distretti e fino al 25% dell’acqua disponibile in alcune città (ad esempio, il data center di Google a The Dalles, Oregon).
Consumo di elettricità:
I data center per l’IA richiedono grandi quantità di energia per mantenere i server freddi. In aree calde o con scarsità d’acqua, si usano condizionatori, aumentando il consumo energetico.
Se solo un decimo degli americani usasse ChatGpt per scrivere un'email una volta a settimana per un anno, il processo consumerebbe la stessa quantità di energia che ogni singola famiglia di Washington consuma in 20 giorni.
Emissioni di carbonio:
L’impatto dell’IA ha fatto aumentare l’impronta di carbonio di Google del 48% nel 2023.
Google ha reintegrato solo il 18% dell’acqua che consuma, lontano dall’obiettivo del 120% fissato per il 2030.
Proteste Locali e Impatti Economici:
In aree come la Virginia del Nord e West Des Moines (Iowa), i residenti si oppongono alla costruzione di data center, accusandoli di aumentare le bollette energetiche, ridurre il valore delle case e consumare risorse locali.
Come viene prodotta l’energia?
Gli investimenti nelle rinnovabili aumentano, ma i dati ci dicono che non crescono abbastanza rapidamente da sostenere l’espansione dell’AI→Spinta a utilizzare combustibili fossili (carbone, fracking ossia la fratturazione idraulica...)
Non trova spazio l’idea di economizzare sull’energia, nonostante il costo crescente, perché i benefici del primato tecnologico spingono le aziende a spendere somme enormi per addestrare modelli avanzati. Com’è possibile? Dov’è il vantaggio economico? Il sistema capitalista ha investito in AI & Tech somme talmente elevate da far passare in secondo piano l’emergenza energetica. Follia. La finanza cancella la realtà, dribbla i problemi scommettendo su altro.
INTERMEZZO MUSICALE
Red Pants - On A Wire
SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA
Paradosso di Jevons: descrive un fenomeno, implica che ogni risparmio porta semplicemente a un uso più ampio della tecnologia, aumentando il consumo complessivo di energia. Si sta lavorando su innovazioni che ottimizzano l’uso dell’energia, ma il risultato finale è l’aumento dei consumi, mai la riduzione.
Nucleare: riattivazione centrali
Gli USA hanno concesso un prestito di 1,5 miliardi di dollari a Holtec per riattivare la centrale nucleare di Palisades (805 MW) in Michigan, chiusa nel 2022. Questo per rispondere alla crescente domanda di elettricità spinta dall’IA, prevista in riattivazione per il 2025.
Il nucleare è e sarà sempre più scelto come fonte stabile e senza CO2 per alimentare i data center, garantendo un flusso energetico continuo e senza dipendenza dalle condizioni climatiche.
Microsoft ha un accordo ventennale per l’elettricità della centrale Three Mile Island (837 MW). Primo incidente della storia: mercoledì 28 marzo 1979, portò allo smantellamento
Amazon Web Services ha firmato per 960 MW dalla centrale nucleare di Susquehanna.
NextEra sta valutando la riapertura della centrale nucleare Duane Arnold in Iowa (622 MW), chiusa nel 2020.
Domanda energetica
I data center rappresenteranno un terzo del nuovo fabbisogno energetico degli USA fino al 2026, con un consumo globale stimato a 1000 TWh nel 2026 (equivalente al consumo energetico del Giappone).
Si ipotizza che le Big Tech possano diventare anche produttori e venditori di energia per garantire la propria fornitura. Modello Tesla: offre veicoli elettrici, pannelli solari e sistemi di accumulo.
Questo ci porta in Italia
I grandi provider di cloud, che mettono a disposizione dei propri clienti i milioni di server che gestiscono, stiano riconvertendo vecchie centrali a carbone o altre infrastrutture industriali in data center.
Il Sole 24 Ore ha pubblicato un’intervista di Barbara Carfagna al presidente di Microsoft, Brad Smith
Investimento Microsoft in Italia:
Microsoft investirà 4,3 miliardi di dollari per espandere data center e infrastrutture per intelligenza artificiale e cloud computing in Italia (incluso un programma di formazione sulle competenze digitali).
Questo investimento farà di "ItalyNorth" una delle principali cloud region in Europa.
Ci sono perplessità sul coinvolgimento della filiera industriale italiana e sulla domanda di servizi IA delle imprese locali, oltre agli alti costi energetici (l’Italia è uno dei principali importatori di energia).
Risposte di Brad Smith:
Smith sostiene che il progetto coinvolgerà settori italiani come la siderurgia e i chip, che l'IA è cruciale per produttività e competitività, e che l’Italia è una scelta strategica per la vicinanza al Nord Africa e per il talento locale.
Microsoft intende contribuire alla rete energetica italiana investendo in fonti a zero emissioni (eolico, solare, idroelettrico) senza aumentare i costi per i cittadini e suggerisce di rivalutare il nucleare per la sua produzione stabile e pulita.
Italia come polo tecnologico del Mediterraneo: im centro regionale per data storage e servizi Internet, sfruttando la posizione strategica per il Nord Africa.
Geopolitica e strategia anti-cinese:
L’investimento si inserisce anche in un contesto geopolitico (con Microsoft in G42, società emiratina di IA) e in linea con le politiche USA per limitare l’influenza cinese in Medio Oriente e Africa.
Potrebbero esserci collaborazioni Italia-USA sotto il "Piano Mattei" per supportare queste iniziative, sebbene ci siano dubbi sul reale beneficio per la filiera italiana.
Valore dei data center come asset:
“asset class" importante per i fondi globali (es. Blackstone) e per l’Italia è cruciale organizzare la filiera per assicurarsi una parte di questi investimenti
INTERMEZZO MUSICALE
Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema
TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA
Automazione della Guerra: Le guerre moderne sono sempre più condotte da macchine, riducendo il coinvolgimento umano. I sistemi di intelligenza artificiale dotati di auto-apprendimento stanno sostituendo le persone nei compiti di uccidere, torturare e sterminare.
Intelligenza senza Emotività: L’intelligenza delle macchine esecutrici è priva di sensibilità e coscienza, agendo solo per compiere un compito, senza filtri basati sull’etica o sull’utilità sociale. Questo sviluppo tecnologico risponde perfettamente alla logica del sistema capitalistico nell’era dell’automazione.
Conseguenze Psichiche sul Personale Militare: I soldati, come quelli dell’IDF in Gaza, soffrono di gravi disturbi psichici a causa della loro partecipazione diretta nelle operazioni belliche. C’è chi come Bifo segnale un possibile collasso psichico della società isreaeliana coinvolta nell’attuale genocidio.
Ruolo dei Droni: Il drone rappresenta la nuova fase della guerra moderna, usato su larga scala in conflitti come quello ucraino e a Gaza. Dai grandi modelli iniziali, la tecnologia è passata a droni più piccoli e più accessibili, talvolta operanti in sciami, aumentando la pervasività della "terminazione" automatizzata.
Evoluzione della Disumanità: La guerra si emancipa definitivamente dall'umano, grazie alla tecnologia automatizzata, e il futuro dei conflitti sarà sempre più caratterizzato da macchine distruttive autonome, applicate in guerre nazionali, religiose e civili.
Lavender: Sistema di IA per Bersagli Militari: Il sistema “Lavender,” progettato in Israele, è un'intelligenza artificiale per identificare e colpire bersagli "ostili", ma nella pratica colpisce indiscriminatamente passanti, bambini e famiglie. Questo sistema automatizzato decide gli obiettivi dei bombardamenti basandosi su criteri statistici e data mining, non distinguendo necessariamente tra civili e combattenti.
Processo di Eliminazione Automatizzata: Il sistema automatizza la sequenza di operazioni per lo sterminio: rilevamento, catalogazione, selezione ed eliminazione, minimizzando l'intervento umano considerato un "collo di bottiglia". Lavora secondo un algoritmo auto-apprendente, che adatta e ottimizza i criteri per definire i bersagli, in risposta alle richieste di maggiori obiettivi.
Tolleranza per Danni Collaterali: secondo fonti militari, il sistema permette un margine di errore, accettando danni collaterali con la giustificazione della necessità operativa in guerra. Si autorizza così l’eliminazione di civili, in alcuni casi fino a cento, per colpire un singolo obiettivo rilevante.
Effetti sui Comandi Militari e Degrado Etico: la frequente richiesta di “più bersagli” porta a ridurre le soglie per definire un obiettivo, aumentando le vittime civili. Questo degrado etico viene considerato un aspetto inevitabile con cui il personale militare deve imparare a convivere.
Supremazia Tecnologica come Strumento Diplomatico: L’avanzamento tecnologico di Israele in questo ambito è visto come un elemento di supremazia e leadership internazionale, che l’Occidente è chiamato a seguire in un contesto di governance tecnologica.
Dissociazione di Intelligenza e Coscienza: L'intelligenza artificiale (IA) è sempre più scollegata dalla coscienza e dall'etica, per massimizzare la sua efficienza nel contesto bellico e competitivo. Permette un utilizzo più "pieno" e produttivo dell'IA, specialmente nelle operazioni di guerra.
La Guerra come fine dell'IA: l'IA, progettata per scopi scientifici o economici, trova la sua massima applicazione nello sterminio e nella guerra. Tutti i discorsi sull'“allineamento etico” dell’IA sono sempre più visti come insensati, poiché l’IA è allineata alla logica di dominio e competizione economica.
L'Imperativo dello Sterminio: La regolazione etica dell’IA è fittizia, poiché il vero obiettivo è l’allineamento dell’IA alle logiche della violenza e della selezione naturale.
Iniziamo parlando di un'iniziativa che si terrà il prossimo weekend a Quarticciolo, nella periferia est di Roma, che parlerà dell'importanza dei dati nella lotta per il diritto all'abitare tra accesso, raccolta dal basso, visualizzazione.
Un recente articolo riapre il dubbio: è vero che i telefoni ci ascoltano? A confermare quello che sembrava solo un mito è un'azienda che si occupa di marketing. Afferma che grazie ai microfoni può fare pubblicità mirata. È vero? È possibile?
Ci spostiamo sugli argomenti tecnici, come il Secure Boot. A cosa serve? in che senso è sicuro? Da cosa vi protegge? Ma soprattutto: perché ora molti sistemi non funzionano più se non lo si disabilita?
Andiamo con le notiziole:
l'Irlanda si trova, suo malgrado, con 13 miliardi di Euro in più, gentilmente donati da Apple su un'idea della commissione europea.
milioni e milioni di videogiochi sequestrati dalla guardia di finanza prima che mettessero a rischio la nostra popolazione (erano 0,8 giochi procapite). La velina parla di un valore di mercato astronomico, ma di quale mercato si parla?
In Malesia il governo censura i DNS per un solo giorno: deve fare retromarcia grazie all'opposizione sociale. Fatto sta che il DNS è ancora un protocollo vulnerabile.
Facebook ammette di utilizzare i dati degli australiani per addestrare la propria AI senza dargli un opt-out, come invece avviene in Europa. E sostiene che questo sia positivo.
Dopo la scarcerazione di Durov arrivano i primi cambiamenti in Telegram: per ora poca roba ma indicativa
Puntata 30 di EM, ottava del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo ancora di Intelligenza Artificiale con Stefano Puglia. Potenza di calcolo e disponibilità di immense quantità di dati, questi i due elementi distintivi dei ricenti formidabili sviluppi della ricerca sui Large Language Model, entrambi saldamente nelle mani di pochissimi e potentissimi attori privati, i Big Tech d'oltre atlantico.
Puntata 22 di EM, quinta del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di ChatGPT e di Large Language Model con il Prof. Giuseppe Attardi, ordinario del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa. Come funzionano gli LLM, cosa è ChatGPT e perché è così popolare, come potrà cambiare il nostro modo di fruire dei contenuti sul web, le conseguenze sul mondo del lavoro e della scuola, come funziona il Deep learning e in particolare il Reinforced learning, su cosa ChatGPT mostra capacità notevoli e quali sono i suoi limiti, i rischi concreti, il problema dell'accentramento del potere in poche aziende, la necessità di un rinnovato protagonismo delle comunità per orientare lo sviluppo di queste tecnologie.
Puntata 32 di EM, settima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di Internet, dei pressupposti tecnologici all'ascesa dei Big Tech, di de-privatizzazione e di formazione di comunità autonome per l'autogestione digitale.
Ciclo sull'estrattivismo dei dati, parliamo di Capitalismo della Sorveglianza. L'Unione Europea sta discutendo due dispositivi legali per ridurre lo strapotere dei Big Tech: il DMA e il DSA. Al netto dell'approccio riformista, tipico delle istituzioni politiche, le due iniziative certificano una situazione che denunciamo da anni e che finalmente viene portata alla ribalta del dibattito politico, anche con una apprezzabile incisività rispetto alle misure proposte. Posto che non sono comunque sufficienti rispetto al nostro orizzonte rivoluzionario, rimane da vedere se andranno in porto (e se verranno ridimensionate attraverso pressioni lobbystiche) e soprattutto se possa essere di stimolo ad un dibattito di classe.
Prima puntata del ciclo "Estrattivismo dei dati", parliamo di:
- Carbon footprint dell'IT, come si calcola, aggiornamento dei dati e previsioni future, ruolo del Cloud Computing, quali dati di consumo nasconde
- Estrattivismo dei dati, strumentalizzazione dei processi di trasformazione digitale, concentrazione esasperata dei dati, cosa può e non può fare la cifratura, scanning client side
Nota: l'audio della prima parte è disturbato, dal minuto 19 migliora.
Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao, lancia il progetto del Cloud Nazionale, il polo dove dovrebbero confluire tutte le applicazioni della Pubblica Amministrazione e i dati dei cittadini. A luglio dovrebbe partire la gara per selezionare il gestore del cloud. Ma dietro alle aziende italiane del settore, ci sono i colossi statunitensi del web: TIM si è alleata con Google, Leonardo con Microsoft, Fincantieri con Amazon. Avremo davvero una cloud nazionale autonoma, oppure i nostri dati finiranno nelle cloud d'oltreoceano?
Puntata 33 di Entropia Massima della stagione, decima del ciclo Tecnologia e automazione.