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Acqua, Nucleare e le intimidazioni di Cerroni sui rifiuti - 11 Feb

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Trasmissione del 11 febbraio 2011

 

 

Aggiornamenti sulla situazione dell'arsenico nelle acque dei castelli romani. Alcuni sindaci hanno infatti ARBITRARIAMENTE alzato il limite di potabilità per l'arsenico nell'acqua spostandolo da 10 microgr/litro (imposto dalla comunità europea) a 20 microgr/litro.

 

Il magnate dei rifiuti del Lazio, Manlio Cerroni, ha interloquito con il sindaco di Albano dicendogli di non interferire con l' iter di approvazione dell' inceneritore previsto per quel territorio. Alla mancata volontà del sindaco di collaborare con l' imprenditore dei rifiuti è seguita una mozione di sfiducia nel consiglio comunale. Insomma... un piccolo "golpe" all' italiana. Ne parliamo con un membro del coordinamento contro l' inceneritore di Albano.

 

Nucleare: prevista per il prossimo 20 febbraio a roma un'assemblea organizzativa per mettere in rete tutte le realtà che si battono e si vorranno battere contro l'energia atomica in questo paese. Verso e oltre il referendum. Corrispondenza con un membro del coordinamento nazionale antinucleare.

 

Roma. Alemanno scarica i rifiuti in Provincia mentre Malagrotta è al collasso

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La discarica di Malagrotta è sull'orlo del collasso, la raccolta differenziata è ferma al palo e gli impianti di riciclaggio non sono abbastanza: le politiche della Regione Lazio in tema di rifiuti sono tutt'altro che lungimiranti e l'emergenza bussa di nuovo alle porte della Capitale. Se non si trova al più presto un sito alternativo dove conferire i rifiuti di Roma - oltre un milione e 800 mila tonnellate l'anno - la città capitolina rischia di fare la fine di Napoli. Dopo il rimpallo di competenze tra il sindaco Alemanno e il governatore Polverini, entrambi eredi della destra missina, ieri il Campidoglio ha inviato alla Regione comunicazione formale: «Non esistono aree idonee all'interno del territorio comunale per la realizzazione di nuovi impianti integrati per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, provenienti dalla raccolta della Capitale». Il suggerimento del sindaco Alemanno è di rivolgere lo sguardo altrove: «Si valutino aree della provincia»

Rifiuti. Terzigno, stasera manifestazione anti - discarica

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Dopo una caterva di provvedimenti legislativi indirizzati formalmente a risolvere la cosiddetta emergenza rifiuti in Campania (prodotti, senza soluzione di continuità , dal governo Prodi e da quello Berlusconi),dopo aver divorato 12 miliardi di euri in 15 anni, la paccottiglia politico-partitica ricomincia la solita cantilena. Da un lato, la pseudo sinistra democratica, per rivalsa verso l'attuale cricca a...l posto di comando, lancia accuse di incompetenza e rincara denunciando il nano di Arcore per aver nascostola spazzatura sotto il tappeto. Dall'altro, il blocco di potere mafioso, massone,criminal-imprenditoriale,cerca in tutti i modi di far passare la propria ricetta, in merito alla questione rifiuti, come la soluzione definitiva (sempre discariche,ancora inceneritori). Nel mezzo ci sono gli abitanti di questa parte di maledetto sud, che dopo trent'anni di sversamenti illeciti, di inquinamento generalizzato e sistematico della terra, subiscono ancora l'aggressione di una classe dirigente incapace,corrotta e complice dello scempio in atto. Complessivamente,per noi, siete gli unici responsabili di tutto ciò che accade. State scatenando sulla pelle della gente tutto il marcio rappresentato dal vostro perseverare in politiche legate essenzialmente al profitto, all'arricchimento personale attraverso la depredazione continua del denaro pubblico (nostro!).Tutti coloro che solamente tentano attraverso un sano conflitto sociale (tanto demonizzato, ma pur sempre il sale dei processi democratici) di aprire una vertenza che ridiscutal'intero impianto dell'organizzazione delle esistenze comunitarie su un determinato territorio (qualità della vita, tutela della salute, difesa dei beni comuni, dignità del lavoro) vengono perseguitati con un'attività repressiva e diffamatoria che ricorda le peggiori dittature sud-americane. L'opzione che riteniamo sia l'unica percorribile era e resta la diffusione di pratiche politiche che tengano al centro la capacità autonoma delle genti di autodeterminare il proprio presente ed il proprio futuro.Rifiutiamo, invece, qualsiasi tentativo di ricondurre il movimento in atto dentro percorsi legati essenzialmente al gioco delle compatibilità date e al rafforzamento delle lobby partitiche.

Chiaiano. Condizioni invivibili e una nuova emergenza regionale alle porte

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Non ne possiamo piu’ di vivere con la discarica ! Puzza, traffico, inquinamento, percolato lasciato dai camion, vibrazioni, danni alle abitazioni, perdita del valore delle attività commerciali. Negli ultimi mesi la nuova giunta regionale guidata dal Pdl di Caldoro, tramite l’assessore all’ambiente Giovanni Romano, ha cominciato a ventilare addirittura un ampliamento della discarica di Chiaiano. Per anni gli schieramenti politici, i partiti, si sono rimbalzate le responsabilità sulla cattiva gestione dei rifiuti a Napoli ed in Campania. Ora ci vengono a dire che una nuova emergenza è alle porte, dimostrando in questo modo che anche la nuova giunta regionale ha la stessa logica e la stessa programmazione di quella precedente. Vogliono costruire ancora discariche ed inceneritori, perché in questi ultimi anni la raccolta differenziata è stata solo una presa in giro. Allo stesso modo le istituzioni si sono rifiutate fino ad ora di puntare su un piano rifiuti fondato sulla differenziata vera e sul trattamento meccanico biologico, che eviterebbe il ricorso alle discariche ed agli inceneritori. Giornalisti e magistrati ci dicono che nel 2064 le falde acquifere dell’area nord di Napoli saranno completamente avvelenate.

 

Assemblea pubblica domani alla fermata del treno di Chiaiano alle ore 18.00.