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Scuola

occupazione del liceo Manara

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Durata 1m 58s

Continua la mobilitazione degli studenti delle scuole contro la riforma gelmini, dopo essersi riuniti in assemblea questa mattina gli studenti del liceo manara di monte verde hanno deciso di occupare il proprio istituto. Immediate sono arrivate le minacce di sgomberi e di denuncie da parte delle forze dell'ordine nel vano tentativo di intimidire gli studenti. domani sono in programma una serie di seminari di approfondimento su temi di attualità.

Torino: cariche al corteo degli studenti, 2 feriti.

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Manganellate e paura, così si difende il Ddl Gelmini.

Ieri a Torino erano migliaia gli studenti che hanno manifestato il proprio dissenso contro la riforma Gelmini .

Il corteo è proseguito fino a piazza Vittorio: da lì è proseguito fino alla stazione di Porta Nuova.A quel punto i manifestanti sono entrati nella stazione, qui circa un centinaio ha occupato i binari 17 e 18  ne è seguita una carica della polizia.

Successivamente un nuovo mini corteo da Porta Nuova ha proseguito fino a piazza Castello. La polizia prima ha negato il permesso ad andare in piazza e successivamente ha caricato a freddo e violentemente gli studenti.

Le cariche hanno provocato il ferimento di due manifestanti, di 18 anni, che si sono recati in due differenti ospedali cittadini per la medicazione delle contusioni riportate.

Diversi testimoni parlano di cariche ingiustificate  e di vere e proprie minacce della polizia a chiunque fotografasse le scene.«Ho sentito alcuni poliziotti dire che avrebbero fermato il corteo in via Po, impedendo di proseguire fin dove concordato - racconta una madre che partecipava alla manifestazione insieme al figlio. Durante la carica un agente di polizia, visto che avevo la telecamera in mano, mi ha minacciato: "Ti spacco il culo se continui a filmare"».

Da Padova a Torino sembra che il problema alla sicurezza nazionale siano gli studenti e la tutela della cultura.

 

di seguito il comunicato degli studenti:

 

 

 

Oggi 1 ottobre 2010 nella prima manifestazione dell'anno cinquemila studenti sono tornati in piazza a gridare la propria rabbia e la propria determinazione nel bloccare la riforma Gelmini, nel mostrare il proprio dissenso verso l'attacco portato al mondo della formazione e al nostro futuro. Un futuro figlio della precarietà, un futuro che noi pretendiamo riprendere nelle nostre mani.

Il corteo, caratterizzato da una forte presenza di studenti di istituti tecnici e professionali (maggiormente colpiti dalla riforma), si è snodato per le vie del centro ed è stato in grado di mostrare bene quale fosse la controparte con il lancio di uova contro il MIUR e lo scarico di alcuni sacchi di macerie di fronte alla provincia, ente responsabile dell'edilizia scolastica. Inoltre il corteo ha deviato per passare di fronte alla Camera di commercio (uno dei possibili partecipanti al consiglio di amministrazione delle singole scuole previsto dalla Proposta di Legge Aprea). Il corteo ha poi proseguito su via Po e all'altezza di Via Sant'Ottavio si è trovato di fronte uno sbarramento della polizia. L'intenzione di noi studenti era quella di andare verso piazza Vittorio e così è stato richiesto alla polizia. Che prima ha negato il permesso ad andare in piazza e successivamente ha caricato a freddo e violentemente gli studenti. Si sono susseguite molte cariche di ingente violenza atte a intimidire gli studenti, anche rompendo i vetri del furgone che avevamo nolleggiato! Ma queste non hanno fatto nient'altro che incrementare la nostra rabbia e la nostra determinazione: il corteo si è ricompattato più volte resistendo e cercando di arginare la violenza della polizia, incitata e diretta dal responsabile di piazza della celere DiGaetano. Ci sono stati numerosi studenti feriti di cui uno è ancora all'ospedale Mauriziano. Come scrivevamo sullo striscione che apriva lo striscione: Gelmini pensavi che questa fosse la fine, ma è soltanto l'inizio. Non ci faremo intimidire né dalle politiche di disciplinamento né dalla violenza della celere. Rilanciamo quindi la mobilitazione per l'8 Ottobre contro la Riforma Gelmini, la Proposta di Legge Aprea. Inoltre vi sarà lunedì 4 ottobre un'assemblea alle 16:00 a Palazzo Nuovo per valutare i risultati del corteo di oggi e denunciare il comportamento delle forze dell'ordine. Ci preme sottolineare la genuinità della manifestazione, l'enorme partecipazione e il livello di autorganizzazione degli studenti. Non vorremmo che i questurini o qualche politicante in erba raccontasse ai giornalisti la solita favola dei "soliti noti che cercano la provocazione".

Bologna: Ricercatori se protestate... sostituiti

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Durata 4m 51s

 Il senato accademico dell'ateneo bolognese ha deciso all'unanimità la sostituzione con docenti a contratto dei ricercatori che aderiscono al blocco della didattica contro le politiche del governo sull'università: con la riforma in attesa di essere approvata alla Camera scomparirebbe di fatto la figura del ricercatore assunto a tempo indeterminato. Entro le 13 di venerdì i ricercatori dovranno comunicare nero su bianco se terranno i corsi, a cui per legge non sono obbligati, e che peraltro svolgono gratuitamente. Pare che si voglia generalizzare il modello Pomigliano, i rettori emulando Marchionne si rendono corresponsabili della dismissione dell' università.

Ascolta la corrispondenza realizzata da ROR.

 

Ministro Gelmini, ci saremo anche a Giaveno!

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Durata 3m 33s

Ministro Gelmini, ci saremo anche a Giaveno!

Mentre il ministro Gelmini annuncia (implicitamente) di volersi tenere ben lontana dalle contestazioni, un altro focolaio NoGelmini si accende nella penisola in opposizione alla riforma della scuola: a Giaveno, in provincia di Torino, per domani pomeriggio, è annunciata l'inaugurazione della scuola Anna Frank da parte del ministro; collettivi studenteschi e precari della scuola hanno già esplicitato che non mancheranno!

L'appuntamento è alle 15:30 davanti alla scuola Anna Frank di Giaveno (Torino), in via San Sebastiano 3. Vale lo stesso discorso che studenti docenti e precari stan facendo a Bologna: che il ministro si presenti o no, che abbia il coraggio o meno di affrontare le contestazioni, noi ci saremo! La valenza politica e simbolica dell'esserci, fin dagli inizi di settembre, è insopprimibile: per contestare una riforma irricevibile, per accogliere il ministro della distruzione, che dovrà sempre tenere presente l'opposizione ai piani del governo Berlusconi e l'ostilità con la quale i territori di tutto il paese l'accoglieranno! Il ministro Gelmini non può considerarsi ospite gradita perchè è diffuso il sentimento antagonista alla sua ristrutturazione del mondo dell'istruzione!

Esserci significa palesare l'indisponibilità ad accettare una riforma Gelmini da sabotare e bloccare, evidenziare l'estensione di una protesta da far tornare in onda...!

Sabato 11 settembre - ore 15:30 - via San Sebastiano 3 - Giaveno (Torino)

Precari scuola, la Gelmini fa orecchie da mercante e non vuole incontrare i precari

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Durata 2m 4s

Oggi i precari della scuola si sono incontrati per una conferenza stampa dopo il rifiuto del Ministro Gelmini di incontrarli. Hanno ribadito il proseguimento dello sciopero della fame di alcuni di loro, a scapito della loro stessa salute. Dopo alcune dichiarazioni dell'assessore alle politiche scolastiche di Roma Laura Marsilio che proponeva il reintegro dei lavoratori non aventi contratto in un progetto discutibile e inaccettabile che vuole l'ennesimo sfruttamento dei precari. Il progetto consiste in corsi che dovrebbero dare qualifiche, che già i lavoratori hanno e che quindi risulterebbero inutili e offensivi per chi da anni lavora per una scuola paritaria