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Scuola

Estrattivismo dei dati

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Puntata 2 di EM, ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo del progetto MonitoraPA insieme ad uno degli sviluppatori. Si tratta di un osservatorio gestito da volontari che si premura di verificare i trasferimenti di dati degli utenti (ossia i cittadini che accedono ai servizi della PA italiana) verso aziende straniere (tipicamente USA). Queste ultime, in virtù di una più favorevole legislazione in vigore nei loro stati di appartenenza, possono fare quello che vogliono di tali dati e sono tenuti a consegnarli al governo su semplice richiesta. In questo modo i cittadini italiani perdono qualunque garanzia sancita dalla legislazione del nostro paese, a partire dalla costituzione stessa. Da due anni, tali trasferimenti sono anche illegali, in base alla normativa europea. A dispetto di ciò, migliaia di PA italiane continuano ad usare servizi di Google e degli altri GAFAM.

È l'algoritmo, bellezza

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Durata 1h 55m 44s
Durata 23m 42s
Durata 25m 14s
Apriamo la puntata di oggi con un commento su una notizia di attualità: le graduatorie per l'insegnamento nella scuola pubblica sono state gestite da un sistema automatizzato che ha creato molto scontento. Perché? È un bug? Di chi è la colpa? Allarghiamo il discorso tenendo insieme trasparenza, complessità, accessibilità.
 
Passiamo poi a parlare di Kiwi Farms: gruppo di estrema destra che fa violenza mediata da Internet su attivisti e persone trans. Una di queste ha lanciato una campagna per il "deplatforming" di questo sito, chiedendo a Cloudflare di negargli i servizi. Per cloudflare non è affar suo... o forse sì.
 
Chiudiamo con qualche notiziola.

Presidio al Miur, per Cloe, insegnante trans morta di discriminazione

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Durata 5m 17s

Si è svolto questa mattina, venerdì 17 giugno 2022, un presidio, davanti al Ministero dell'Istruzione, indetto dai Clap Scuola, in ricordo di Cloe Bianco e per gridare mai più: Cloe era una persona trans, un'insegnante che era stata demansionata, tolta dalle classe, perché sarebbe stata destabilizzante e sicuramente discriminata e isolata, fin quando il 10 giugno scorso si è tolta la vita.

La corrspondenza con una insegnante dei Clap

Per Lorenzo sciopero della scuola: voci dalle piazze

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Oggi in tutta italia la scuola ha scioperato ed è scesa in piazza per protestare come lo sfruttamento dell'alternanza scuola lavoro

- a Torino la polizia carica

- Udine manifestazione anche contro le dichiarazioni della presidente di Confindustria Udine che ha difeso le tipologie di sfruttamento lavorativo proposto alla scuola da Confindustria

- Da Roma voci della Lupa e del mondo della scuola

28 gennaio sciopero e manifestazione della scuola

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La chiamavano "alternanza". L'hanno rinominata "Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento PCTO" ma il contenuto, e il senso, rimangono i medesimi: un vangelo che milioni di studenti devono recitare non per trovare un lavoro, ma per imparare a cercarne uno. Questa è la vita dove il lavoro è quello di cercare un lavoro. Precario. Nella scuola, soprattutto negli istituti tecnici e professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende sui territori centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti (salariali, contrattuali, di orario e organizzazione) devono essere sacrificati in nome di una produzione finalizzata ai profitti privati piuttosto che a soddisfare i bisogni sociali di tutta la cittadinanza.

Venerdì 28 alle ore 16,30 in pzza dell'Esquilino a Roma, gli/le studenti scenderanno in piazza contro i progetti PCTO che a Udine hanno ucciso Lorenzo Parrelli.

Anche i Cobas Scuola convocano lo sciopero dell'intera giornata nelle scuole superiori (medie di secondo grado) insieme agli studenti in lotta, con manifestazioni locali unitarie.
 
Ne parliamo con uno studente del Liceo Righi di Roma e con Mario Sanguinetti, esecutivo nazionale Cobas Scuola.

 

Venerdì 10 dicembre 2021 sciopero della scuola

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Durata 26m 41s

Come i governi precedenti, anche l’esecutivo Draghi, nonostante l’enorme disponibilità di fondi europei, prosegue, con il PNRR e la legge di bilancio, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori/trici della scuola, visto che i provvedimenti sono caratterizzati da:
- proposte salariali per il rinnovo del contratto (scaduto nel 2018) ridicole e offensive, come nel caso del premio per la 'dedizione al lavoro', che ricorda le campagne del ventennio;
- nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA;
- nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia;
- nessuna riduzione strutturale del numero degli alunni/e per classe;
- nessuno stop ai progetti di Autonomia differenziata con i quali si vuole regionalizzare l’istruzione, che anzi vengono di nuovo allegati alla Legge di bilancio.

La mobilitazione indetta da Flc Cgil, Uil Scuola RUA, Snals Confsal, Gilda, Unams, And, Anief, Fisi, Cobas, Cub Sur e SISA contro questi provvediamenti, coinvolgerà per l’intera giornata tutto il personale docente e dirigente, di ruolo e precario. Si ferma anche il personale ATA.

Ne parliamo con Mario Sanguinetti, esecutivo nazionale Cobas Scuola.