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tecnologia

Lista di Natale: i 10 migliori modi per silenziare

Data di trasmissione
Durata 2h 18m 28s
Durata 46m 1s
Durata 18m 45s
Durata 56m 46s

Iniziamo la puntata con un lungo approfondimento sull'uso dei malware in Serbia, con riferimento anche alle tecnologie utilizzate per la loro installazione.

Sempre più chiaro il ruolo attivo di Meta nel silenziare le voci Palestinesi. L'azienda dice che il silenziamento è stato un effetto collaterale non voluto,ma le sue scuse sembrano peggiorare la situazione.

Seguono notizie su Copyright (da youtube alla Serie A), alfabetizzazione informatica, il mondo del bitcoin e altro ancora...

Patatina is the new biscotto

Data di trasmissione
Durata 1h 45m 51s
Durata 38m 45s
Durata 25m 40s
Durata 30m 16s

Iniziamo la puntata ripartendo da dove vi avevamo lasciati, ovvero dagli interventi antitrust verso Google. Oggi andiamo a cercare di capire l'importanza che Chrome riveste per Google, quindi il potere che gli permette di avere nella definizione di standard web. Diamo qualche informazione sul processo di standardizzazione e qualche esempio concreto di come Google spinga per un'agenda a uso e consumo se non di essa stessa, comunque di grandissime aziende.

Passiamo all'Australia, dove si parla di una legge (ancora non approvata e nemmeno ben definita) per impedire alle persone minori di 16 anni (o forse 14) di usare i social media. Ma come funziona la verifica dell'età? Ancora non lo sanno, ma sicuramente non funziona bene.

Notiziole assortite tra backdoor, copyright, e... testamenti.

Big Tech con l'elmetto

Data di trasmissione

La prima parte della puntata è dedicata alle variegate malefatte dei soliti noti: Google e Meta.

Prima parliamo della situazione di Google con l'antitrust, che vede avvicinarsi il verdetto anche per quanto riguarda il settore pubblicità. Avevamo già parlato della questione del motore di ricerca, ma questa è un'altra storia.

Passiamo poi ai legami tra grandi aziende e militarismo:

  • Google continua a negare i suoi rapporti con l'apparato militare israeliano, ma i dati sono sempre più chiari
  • Meta si lancia apertamente nelle applicazioni militari dell'intelligenza artificiale generativa
  • Hannah Byrne ha lavorato per anni nel gruppo "antiterrorismo e organizzazioni pericolose", si è licenziata nel 2023, e racconta alcuni dei motivi per cui crede che la selezione dei contenuti fatta da Meta sia sbagliata fin dalla radice

Chiudiamo infine rimandando un audio andato in onda recentemente su Data Center, consumo di energia e di acqua.

 

La notte che vendemmo Chrome

Data di trasmissione
Durata 2h 9m 58s
Durata 10m 9s
Durata 31m 32s

Apriamo la puntata di oggi collegandoci con l'Hacklabbo di Bologna per segnalare la loro prossima iniziativa: Hack or di(y|e), due giorni di workshop, capture the flag e quant'altro. A proposito: 20-21 Dicembre AvANa (yours truly) fa 30 anni, siateci! Le selezioni musicali di stasera ne sono un assaggio.

Tutto il resto della puntata è dedicata al rapporto tra aziende della tecnologia e politica statunitense. Iniziamo con il ruolo dei Venture Capitalist nel nuovo governo statunitense, con JD Vance vicepresidente e Musk che ha già iniziato a parlare di tagli politicamente orientati.

Nel frattempo l'antitrust, che ha riconosciuto Google come monopolista, avanza la proposta di separare Chrome da Google. Facciamo un po' di ipotesi a riguardo.

 

Estrattivismo dei dati

Data di trasmissione

Puntata 5 di EM, prima del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di IA nel costesto del consumo delle risorse e della guerra.

 

PRIMA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: CONSUMO DI ENERGIA E DI RISORSE

  • Crescente domanda di energia dell'IT negli ultimi 20 anni, forte accelerazione causata dalla corsa all'intelligenza artificiale

  • L’espansione delle infrastrutture per AI, i data center, ha portato ad un aumento significativo delle emissioni di CO2

  • Impatto di tale aumento, della domanda insaziabile di energia, sugli obiettivi climatici. A partire dalle grandi aziende tecnologiche che oltre a causarlo, si trovano nella condizione di dover ridurre le emissioni (Google e Microsoft: target di e+missioni nette zero entro il 2030 – capire quanto sia vincolante, quanto siano trasparenti le verifiche…)

  • I data center, essenziali per l’addestramento e l’operatività dei modelli AI, consumano enormi quantità di energia, generando emissioni e richiedendo grandi quantità d'acqua. Con costi ambientali difficili da quantificare completamente. Vediamo qualche numero:

  • Una recente ricerca dell'Università della California di Riverside. Premessa: ogni richiesta su un LLM come ChatGpt passa attraverso uno dei milioni di server di cui l’azienda OpenAI dispone, e questo server esegue migliaia di calcoli per determinare le parole migliori da usare nella risposta, consumando energia e generando calore, calore che poi deve essere smaltito usando altra energia nei sistemi di raffreddamento

  • Consumo di acqua:

    • Una richiesta ad un LLM di un’email di 100 parole consuma circa 519 ml di acqua (poco più di una bottiglia).

    • Una richiesta settimanale per un anno consuma 27 litri.

    • Una richiesta settimanale per un anno da parte del 10% dei lavoratori americani (circa 16 milioni di persone) richiederebbe 435 milioni di litri di acqua, equivalente al consumo d’acqua di tutte le famiglie del Rhode Island per 1,5 giorni.

    • I data center possono rappresentare il 6% del consumo d’acqua in alcuni distretti e fino al 25% dell’acqua disponibile in alcune città (ad esempio, il data center di Google a The Dalles, Oregon).

  • Consumo di elettricità:

    • I data center per l’IA richiedono grandi quantità di energia per mantenere i server freddi. In aree calde o con scarsità d’acqua, si usano condizionatori, aumentando il consumo energetico.

    • Se solo un decimo degli americani usasse ChatGpt per scrivere un'email una volta a settimana per un anno, il processo consumerebbe la stessa quantità di energia che ogni singola famiglia di Washington consuma in 20 giorni.

  • Emissioni di carbonio:

    • L’impatto dell’IA ha fatto aumentare l’impronta di carbonio di Google del 48% nel 2023.

    • Google ha reintegrato solo il 18% dell’acqua che consuma, lontano dall’obiettivo del 120% fissato per il 2030.

  • Proteste Locali e Impatti Economici:

    • In aree come la Virginia del Nord e West Des Moines (Iowa), i residenti si oppongono alla costruzione di data center, accusandoli di aumentare le bollette energetiche, ridurre il valore delle case e consumare risorse locali.

  • Come viene prodotta l’energia?

  • Gli investimenti nelle rinnovabili aumentano, ma i dati ci dicono che non crescono abbastanza rapidamente da sostenere l’espansione dell’AI→Spinta a utilizzare combustibili fossili (carbone, fracking ossia la fratturazione idraulica...)

  • Non trova spazio l’idea di economizzare sull’energia, nonostante il costo crescente, perché i benefici del primato tecnologico spingono le aziende a spendere somme enormi per addestrare modelli avanzati. Com’è possibile? Dov’è il vantaggio economico? Il sistema capitalista ha investito in AI & Tech somme talmente elevate da far passare in secondo piano l’emergenza energetica. Follia. La finanza cancella la realtà, dribbla i problemi scommettendo su altro.

 

INTERMEZZO MUSICALE

Red Pants - On A Wire

 

SECONDA PARTE - INTELLIGENZA ARTIFICIALE: FONTI DI ENERGIA E INVESTIMENTI IN ITALIA

  • Paradosso di Jevons: descrive un fenomeno, implica che ogni risparmio porta semplicemente a un uso più ampio della tecnologia, aumentando il consumo complessivo di energia. Si sta lavorando su innovazioni che ottimizzano l’uso dell’energia, ma il risultato finale è l’aumento dei consumi, mai la riduzione.

  • Nucleare: riattivazione centrali

  • Gli USA hanno concesso un prestito di 1,5 miliardi di dollari a Holtec per riattivare la centrale nucleare di Palisades (805 MW) in Michigan, chiusa nel 2022. Questo per rispondere alla crescente domanda di elettricità spinta dall’IA, prevista in riattivazione per il 2025.

  • Il nucleare è e sarà sempre più scelto come fonte stabile e senza CO2 per alimentare i data center, garantendo un flusso energetico continuo e senza dipendenza dalle condizioni climatiche.

  • Microsoft ha un accordo ventennale per l’elettricità della centrale Three Mile Island (837 MW). Primo incidente della storia: mercoledì 28 marzo 1979, portò allo smantellamento

  • Amazon Web Services ha firmato per 960 MW dalla centrale nucleare di Susquehanna.

  • NextEra sta valutando la riapertura della centrale nucleare Duane Arnold in Iowa (622 MW), chiusa nel 2020.

  • Domanda energetica

  • I data center rappresenteranno un terzo del nuovo fabbisogno energetico degli USA fino al 2026, con un consumo globale stimato a 1000 TWh nel 2026 (equivalente al consumo energetico del Giappone).

  • Si ipotizza che le Big Tech possano diventare anche produttori e venditori di energia per garantire la propria fornitura. Modello Tesla: offre veicoli elettrici, pannelli solari e sistemi di accumulo.

  • Questo ci porta in Italia

  • I grandi provider di cloud, che mettono a disposizione dei propri clienti i milioni di server che gestiscono, stiano riconvertendo vecchie centrali a carbone o altre infrastrutture industriali in data center.

  • Il Sole 24 Ore ha pubblicato un’intervista di Barbara Carfagna al presidente di Microsoft, Brad Smith

    • Investimento Microsoft in Italia:

    • Microsoft investirà 4,3 miliardi di dollari per espandere data center e infrastrutture per intelligenza artificiale e cloud computing in Italia (incluso un programma di formazione sulle competenze digitali).

    • Questo investimento farà di "ItalyNorth" una delle principali cloud region in Europa.

    • Ci sono perplessità sul coinvolgimento della filiera industriale italiana e sulla domanda di servizi IA delle imprese locali, oltre agli alti costi energetici (l’Italia è uno dei principali importatori di energia).

    • Risposte di Brad Smith:

    • Smith sostiene che il progetto coinvolgerà settori italiani come la siderurgia e i chip, che l'IA è cruciale per produttività e competitività, e che l’Italia è una scelta strategica per la vicinanza al Nord Africa e per il talento locale.

    • Microsoft intende contribuire alla rete energetica italiana investendo in fonti a zero emissioni (eolico, solare, idroelettrico) senza aumentare i costi per i cittadini e suggerisce di rivalutare il nucleare per la sua produzione stabile e pulita.

    • Italia come polo tecnologico del Mediterraneo: im centro regionale per data storage e servizi Internet, sfruttando la posizione strategica per il Nord Africa.

    • Geopolitica e strategia anti-cinese:

    • L’investimento si inserisce anche in un contesto geopolitico (con Microsoft in G42, società emiratina di IA) e in linea con le politiche USA per limitare l’influenza cinese in Medio Oriente e Africa.

    • Potrebbero esserci collaborazioni Italia-USA sotto il "Piano Mattei" per supportare queste iniziative, sebbene ci siano dubbi sul reale beneficio per la filiera italiana.

    • Valore dei data center come asset:

    • “asset class" importante per i fondi globali (es. Blackstone) e per l’Italia è cruciale organizzare la filiera per assicurarsi una parte di questi investimenti

 

INTERMEZZO MUSICALE

Artificial Kid (Danno, Stabbyoboy, Craim) - Il Sistema

 

TERZA PARTE – INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEI CONTESTI DI GUERRA

 

  • Automazione della Guerra: Le guerre moderne sono sempre più condotte da macchine, riducendo il coinvolgimento umano. I sistemi di intelligenza artificiale dotati di auto-apprendimento stanno sostituendo le persone nei compiti di uccidere, torturare e sterminare.

  • Intelligenza senza Emotività: L’intelligenza delle macchine esecutrici è priva di sensibilità e coscienza, agendo solo per compiere un compito, senza filtri basati sull’etica o sull’utilità sociale. Questo sviluppo tecnologico risponde perfettamente alla logica del sistema capitalistico nell’era dell’automazione.

  • Conseguenze Psichiche sul Personale Militare: I soldati, come quelli dell’IDF in Gaza, soffrono di gravi disturbi psichici a causa della loro partecipazione diretta nelle operazioni belliche. C’è chi come Bifo segnale un possibile collasso psichico della società isreaeliana coinvolta nell’attuale genocidio.

  • Ruolo dei Droni: Il drone rappresenta la nuova fase della guerra moderna, usato su larga scala in conflitti come quello ucraino e a Gaza. Dai grandi modelli iniziali, la tecnologia è passata a droni più piccoli e più accessibili, talvolta operanti in sciami, aumentando la pervasività della "terminazione" automatizzata.

  • Evoluzione della Disumanità: La guerra si emancipa definitivamente dall'umano, grazie alla tecnologia automatizzata, e il futuro dei conflitti sarà sempre più caratterizzato da macchine distruttive autonome, applicate in guerre nazionali, religiose e civili.

  • Lavender: Sistema di IA per Bersagli Militari: Il sistema “Lavender,” progettato in Israele, è un'intelligenza artificiale per identificare e colpire bersagli "ostili", ma nella pratica colpisce indiscriminatamente passanti, bambini e famiglie. Questo sistema automatizzato decide gli obiettivi dei bombardamenti basandosi su criteri statistici e data mining, non distinguendo necessariamente tra civili e combattenti.

  • Processo di Eliminazione Automatizzata: Il sistema automatizza la sequenza di operazioni per lo sterminio: rilevamento, catalogazione, selezione ed eliminazione, minimizzando l'intervento umano considerato un "collo di bottiglia". Lavora secondo un algoritmo auto-apprendente, che adatta e ottimizza i criteri per definire i bersagli, in risposta alle richieste di maggiori obiettivi.

  • Tolleranza per Danni Collaterali: secondo fonti militari, il sistema permette un margine di errore, accettando danni collaterali con la giustificazione della necessità operativa in guerra. Si autorizza così l’eliminazione di civili, in alcuni casi fino a cento, per colpire un singolo obiettivo rilevante.

  • Effetti sui Comandi Militari e Degrado Etico: la frequente richiesta di “più bersagli” porta a ridurre le soglie per definire un obiettivo, aumentando le vittime civili. Questo degrado etico viene considerato un aspetto inevitabile con cui il personale militare deve imparare a convivere.

  • Supremazia Tecnologica come Strumento Diplomatico: L’avanzamento tecnologico di Israele in questo ambito è visto come un elemento di supremazia e leadership internazionale, che l’Occidente è chiamato a seguire in un contesto di governance tecnologica.

  • Dissociazione di Intelligenza e Coscienza: L'intelligenza artificiale (IA) è sempre più scollegata dalla coscienza e dall'etica, per massimizzare la sua efficienza nel contesto bellico e competitivo. Permette un utilizzo più "pieno" e produttivo dell'IA, specialmente nelle operazioni di guerra.

  • La Guerra come fine dell'IA: l'IA, progettata per scopi scientifici o economici, trova la sua massima applicazione nello sterminio e nella guerra. Tutti i discorsi sull'“allineamento etico” dell’IA sono sempre più visti come insensati, poiché l’IA è allineata alla logica di dominio e competizione economica.

  • L'Imperativo dello Sterminio: La regolazione etica dell’IA è fittizia, poiché il vero obiettivo è l’allineamento dell’IA alle logiche della violenza e della selezione naturale.

 

INTERMEZZO MUSICALE

Misha Chylkova - The Loop (Radio Edit)

 

LANCIO NUOVA RUBRICA

 

Chip e buoi dei paesi tuoi

Data di trasmissione
Durata 1h 30m 54s
Durata 30m 46s
Durata 25m 45s

Da domani, 11 Novembre, TSMC smetterà di vendere a Pechino chip con tecnologia sotto i 7nanometri (inclusi). A che tecnologia sono arrivate le industrie della repubblica popolare cinese? Quanto divario le separa ancora da quelle occidentali? Vedremo tutto questo, legandolo alla condizione geopolitica Taiwanese.

Alcuni cambi di licenze continuano a mettere in crisi la nostra coscienza: il software libero è sempre la scelta migliore? Anche quando Amazon dice di sì? Sempre più progetti si stanno muovendo verso licenze non compatibile con la tradizionale definizione di software libero; i motivi ci sembrano quantomeno comprensibili.

Chiudiamo con alcune notiziole riguardo ai temi del copyright, dei sistemi di trasporto pubblico su ferro ma, soprattutto, di tecnologie digitali obsolete.

Domini che vanno, multe che vengono

Data di trasmissione
Durata 1h 53m 16s
Durata 1h 12m 16s
Durata 17m 7s

Puntata dedicata in buona parte all'approfondimento di un curioso, ma sicuramente non unico, caso di incrocio tra la storia dell'infrastruttura di Internet, e in particolare dei DNS, con la politica internazionale: lo stato delle British Indian Ocean Territory scompare, e con esso dovrebbe scomparire anche il dominio .io, ad oggi usatissimo, in particolare dalle aziende tecnologiche. Ripercorriamo questa e altre vicende simili.

Passiamo poi a parlare di copyright, questa volta sotto una lente nuova, ovvero quella segnalateci dalle grandi aziende statunitensi della tecnologia; queste infatti si lamentano per la balcanizzazione di Internet, che danneggia gli interessi statunitensi; e inseriscono nella categoria anche i sistemi anti-pirateria italiani e francesi.

Concludiamo con una multa che nemmeno il signor Bonaventura.

Automatismi veloci e attese eterne

Data di trasmissione
Durata 2h 14m 13s
Durata 49m 8s
Durata 18m 46s
Durata 33m 27s

Apriamo sull'Agcom che blocca Google tramite Piracy Shield: il blocco è durato solo alcune ore, ma mostra come il sistema "antipirateria" sia profondamente sbagliato. Agcom invece si concentra sul distribuire le colpe: non solo DAZN, ma persino i provider, i quali rispondono denunciando l'Agcom stessa.

Continuiamo commentando la questione "dossieraggio", e di come i malware non siano più strumento di competenza "solo" di polizia e magistratura, ma siano utilizzabili da società di investigazione privato.

Passiamo finalmente al nostro amato trasporto pubblico e in particolare ai treni. Si inizia a parlare di privatizzazione di Trenitalia, e in particolare del servizio Alta Velocità; per quanto non ci siano ancora molti dettagli, vediamo che già si prepara il terreno parlando di una società in difficoltà economiche che necessita di partecipazione privata per sopravvivere.

Parliamo poi del nuovo modello di attesa dell'autobus a Roma, che almeno nel nome sembra rispondere alle esigenze della città; un po' meno orientate all'utente sembrano invece tutte le altre caratteristiche.

La struttura di Internet: è tutta fibra quella che luccica?

Data di trasmissione

Chi mi porta Internet a casa? Cosa vuol dire "ultimo miglio"? Dov'è il cabinet? Quanto va veloce la fibra ottica? Chi me la vende?

Possono sembrare domande di interesse esclusivamente tecnico, ma hanno delle grosse implicazioni per capire lo scenario economico e politico della connettività Internet.

Ora che Kkr ha comprato Tim, la sovranità tecnologica è compromessa? E in Europa?

Proviamo a rispondere a queste domande tramite una spiegazione della struttura della rete Internet in Italia e dei suoi possibili sviluppi.

In chiusura, due parole sul recente down di Archive.org.