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donne

Mai più clandestine in difesa della 194

Data di trasmissione
Durata 5m 10s

Sabato 1 Marzo
ore 15.00
Piazza del Popolo, Roma

#maipiùclandestine
Campagna in difesa della 194

Sabato 1 marzo parte #maipiùcladestine, campagna in difesa della 194, legge per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza. A promuoverla diverse realtà, associazioni, collettivi e singole donne da anni impegnate nella perenne battaglia contro chi questa legge tenta in tutti i modi di minarla.

Sulla scia delle proteste spagnole, nate da una proposta di legge del governo di centrodestra che vuole smantellare la legge sull’aborto, autorizzandolo solo in caso di stupro, di rischio per la salute fisica o psichica della donna e di gravi anomalie del feto, anche l’Italia si mobilita: obiettivo è costruire una rete in tutto il territorio nazionale affinché si tenga alta l’attenzione sul diritto alla salute delle donne e sulla libertà di scelta. L’attacco alle donne spagnole non è infatti solo una questione nazionale: sotto scacco sono tutte le donne europee, basti pensare che il 10 dicembre scorso il Parlamento europeo ha bocciato la “Risoluzione Estrela” che chiedeva che l’aborto fosse legale e sicuro per le donne in tutti i paesi dell’Unione.

Da noi la battaglia si concentra sulla richiesta della piena applicazione della legge conquistata nel 1978. Nel nostro Paese, infatti, il problema non è la legge quanto la sua difficile applicazione, dato il numero elevatissimo di medici obiettori di coscienza – ben 7 su 10 – nel sistema sanitario pubblico. In Italia è una manciata di medici a garantire l’applicazione della 194, i non obiettori sono così pochi che spesso non fanno altro che praticare aborti. Tra 10 anni, quando questa classe medica sarà in pensione, la 194 sarà completamente inapplicabile.

Nel Lazio le cose vanno ancora peggio: secondo il Ministero della Salute obietta l’80% dei medici. Nel 1987 erano 53 le strutture che effettuavano aborto, oggi si sono ridotte a 25.Questa situazione mette le donne e tutti noi di fronte a una dura realtà: la legge c’è ma chi ha la responsabilità di farla funzionare se ne lava le mani. Proprio per questo nel Lazio è già partito un appello al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, con la richiesta che tutti i presidi ospedalieri pubblici e convenzionati garantiscano l’accesso all’Interruzione volontaria di gravidanza e dispongano di un numero adeguato di ginecologi, anestesisti e personale non medico non obiettori.

Impedire l’applicazione della 194 equivale a mettere le donne in pericolo costringendole ad una via crucis lunga e dolorosa alla ricerca di una struttura disponibile all’interruzione di gravidanza, o quando va peggio, all’aborto clandestino. Non possiamo e non vogliamo tornare indietro nel tempo. L’autodeterminazione delle donne è un diritto e una garanzia per la società intera.

Il 1 marzo saremo a Roma, in piazza del Popolo, dalle ore 15.00  in poi, per mettere in scena questa via crucis, per gridare allo scandalo di un Paese che vuole spingere le donne verso la clandestinità, saremo in piazza a denunciare i responsabili di questa situazione, saremo in piazza per dire alle donne che il diritto all’aborto è diritto alla salute, e ci riguarda tutte.

#maipiùclandestine

Cagne sciolte: h 17.00 incontro cittadino per organizzare la passeggiata nel quartiere del 2 febbraio

Data di trasmissione
Durata 5m 24s

Si parla molto in questi giorni di vivibilità dei quartieri di Roma, ma che vuol dire per le donne sicurezza? Non certo quella della militarizzazione dei territori. Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano, con questo slogan oggi alle 17 alle cagne sciolte, viale ostiense 137, secondo appuntamento cittadino per preparare la passeggiata del 2 febbraio prossimo.

 

 

9 maggio assemblea a piazza Mastai NOmarcia sulla vita

Data di trasmissione
Durata 7m 25s

Il 12 maggio è prevista a Roma la Marcia sulla vita, organizzata da realtà catto-fasciste-integraliste, dai contenuti arcaici e lesivi della libertà di scelta e autodeterminazione delle donne. Si tratta di un movimento dalla natura misogena, veicolo di una cultura retrograda e familista che vorrebbe le donne relegate alla subalternità dei ruoli tradizionali, la stessa cultura fascista responsabile della quotidiana sopraffazione e violenza nei confronti delle donne. Provocatoria appare inoltre la  scelta delle organizzazioni cosiddette "prolife" di manifestare il giorno in cui ricorre l'anniversario della morte di Giorgiana Masi,  uccisa dal piombo di Stato nel 1977, data simbolo delle lotte del movimento femminista. Per contrastare l'oltraggiosa presenza "prolife" a Roma, circola da giorni un appello che ha raccolto vaste adesioni e che lancia un'assemblea per domani pomeriggio alle 18.

IV municipio: presidio del centro antiviolenza Donna Lisa

Data di trasmissione
Durata 4m 48s

Sentiamo una compagna del Centro Donna LIsa su un presidio convocato al IV municipio che vuole aprire uno sportello contro la violenza basato sulla mediazione familiare.

 

 

Leggeteci bene perché questa è una richiesta di aiuto!!

 

Il 6 dicembre scorso il IV municipio, dove il Centro Donna L.I.S.A. è presente da 15 anni, ha aperto uno sportello antiviolenza e dato in gestione a un'associazione di cui fanno parte quattro persone, 3 uomini e una donna, avvocati, psicologo e psichiatra. L'associazione in questione ha fra i suoi scopi la mediazione familiare, l'esatto contrario del percorso per uscire dalla spirale della violenza praticato da noi e dagli altri centri antiviolenza. .

 

Non possiamo permettere tutto questo, non possiamo tollerare il disastro che lo sportello, gestito da queste persone e con questi criteri, provocherebbe nella vita delle donne che dovessero rivolgervisi.

Non lasciamo passare sotto silenzio quest'ennesima speculazione sulla pelle delle donne, strumentalizzate, a seconda del momento e del bisogno, per giustificare guerre, varare pacchetti sicurezza e pubblicizzare programmi elettorali.

 

Abbiamo bisogno della vostra generosità e del vostro tempo, vogliamo infatti rispondere con una nostra massiccia presenza alla discussione sulla richiesta di chiusura di questa struttura che si terrà giovedì 7 febbraio nei locali del IV Municipio a Piazza Sempione dalle 12 alle 15. Saremo li, dentro e fuori, a farci sentire.

Ci conoscete, ci uniscono anni di lotte condivise e tenace resistenza a tutte le strumentalizzazioni sui corpi delle donne. sapete e sappiamo che insieme siamo una forza. Non lasciateci sole.

 

VI ASPETTIAMO TUTTE

 

GIOVEDÌ’ 7 FEBBRAIO DALLE ORE 11.00

A PIAZZA SEMPIONE SOTTO LA SEDE DEL MUNICIPIO IV

Roma: ore 17 assemblea dei consultori

Data di trasmissione
Durata 3m 30s

Oggi lunedì 13 febbraio alle ore 17 presso il Consultorio di via Spencer 282 assemblea delle donne in difesa dei consultori.


IL CONSULTORIO DI VIA SPENCER NON SI TOCCA!
IL CONSULTORIO DI VIA CASILINA DEVE RESTARE DOV'È!

La ASL RMC vuole "dismettere" due Consultori, quelli di via Casilina e di via Spencer, punto di riferimento per migliaia di donne che abitano nei dintorni, lasciando scoperti due vasti territori.

La ASL intende trasferirli in locali ancora più piccoli e in una zona in cui il Consultorio già c'è. Tutto ciò senza una motivazione valida, che non sia risparmiare sulla luce e sul gas.

Ancora una volta, chi amministra la ASL, con a capo la regione Lazio, è pronto a risparmiare sulla pelle delle donne che non hanno altri spazi nel quartiere fuorché i Consultori di zona.

La notizia arriva improvvisamente, perché tutto è stato deciso in modo poco trasparente, senza informare chi il Consultorio lo vive ogni giorno e chi ci lavora.

Il consultorio è uno spazio fondamentale per la prevenzione e per la salute nelle diverse fasi della vita di una donna, dall'adolescenza alla maternità.
Secondo la legge i Consultori devono essere uno ogni 20 mila abitanti e nel nostro distretto sono sottodimensionati.

Invece di potenziarli, la ASL RMC decide di ridurne ulteriormente gli spazi, penalizzando e snaturando i Consultori come già ha tentato di fare la giunta Polverini con una proposta di legge che ci riporta indietro di quarant'anni nella conquista dei diritti delle donne.
VOGLIAMO CONSULTORI LAICI, PUBBLICI, GRATUITI
VOGLIAMO CHE SIANO LUOGHI DOVE LE DONNE POSSANO TROVARE ACCOGLIENZA E PROFESSIONALITÀ.
VOGLIAMO PIÙ CONSULTORI, PIÙ SPAZI E PIÙ SOLDI PER GESTIRLI, PERCHÉ POSSANO FUNZIONARE ANCORA MEGLIO E PERCHÉ OPERATORI E OPERATRICI POSSANO SVOLGERE IL LORO LAVORO CON TEMPI, SPAZI E MODALITÀ PIÙ ADEGUATE.
Assemblea lunedì 13 febbraio ore 17-19
presso il Consultorio di via H.Spencer n.282
NO ALLA DISMISSIONE DEI CONSULTORI!
Assemblea delle donne del Consultorio di via Spencer 282

Assemblea delle donne del Consultorio di via Casilina 711,
Assemblea delle Donne del Consultorio di Piazza dei Condottieri 34;
Centro Donne D.A.L.I.A.-associazione di promozione sociale D.A.L.I.A..
Donne Autodeterminate Libere In Azione-info:www.centrodonnedalia.it

 

CasaLIberaTutte

Data di trasmissione
Durata 5m 12s

CasaLiberaTutte
Via dei Tordi 38, Torre Maura, Roma

E se la vita ce la reinventassimo veramente?

Siamo disoccupate e precarie, studentesse e insegnanti, donne e lesbiche, ragazze e , bambini/e, siamo nate e cresciute qui o molto lontano da qui.

Così reagiamo alla crisi che vorrebbe ridurci a lavorare e basta, per pagare affitti insostenibili, facendo i salti mortali per arrivare alla fine del mese.

Scegliamo e ci prendiamo una casa per tutte, uno spazio che risponda al nostro bisogno di casa, di calore, di condivisione, di lotta, di creatività, di gioia.

Una casa per reagire all'imposizione eterosessista e patriarcale e riprenderci una vita libera.

Una casa in cui ci sia spazio per l’immaginazione e il sapere delle donne e delle lesbiche.

Una casa dove autodeterminare e reinventare la nostra vita giorno dopo giorno, libere da ricatti economici, politici, culturali, familiari.

Una casa aperta al quartiere e alla città, dove intrecciare percorsi di lotta e di vita differenti, e costruire reti di solidarietà, informazione e resistenza.

Una casa sociale di donne di paesi e culture diverse che sperimentano insieme la forza e la bellezza dell’incontro, dello scambio e della crescita comune.

Ci siamo incontrate all’interno del progetto Sportello Donna del Volturno Okkupato, che è uno spazio autogestito al femminile, voluto e sostenuto da donne che lottano per il diritto alla casa, contro la violenza maschile, contro la lesbofobia e per l’autodeterminazione della salute e della proprie scelte di vita.

All’interno di questo progetto è maturata sempre di più la consapevolezza della necessità di costruire insieme uno spazio separato di donne, per liberarci dalle sopraffazioni sia materiali che immateriali nelle quali le dinamiche di potere ci costringono.

Confrontandoci sulle nostre diverse esperienze abbiamo preso coscienza delle nostre diversità, dal vissuto delle donne all’interno delle occupazioni delle case a quello delle donne, femministe e lesbiche che abitano sedi politiche separatiste, ma anche della forza della socialità tra donne, e di quanto questa forza sia determinante nei percorsi di cambiamento dei rapporti di potere con gli uomini.

La fisicità di un luogo e la possibilità di sperimentazione sociale collettiva contro le logiche autoritarie sono centrali per i percorsi di rafforzamento e di autonomia delle donne. I luoghi di donne in questa città si contano sulle dita di una mano: alcuni sono sempre più stretta dalla morsa della raccolta di fondi per fare fronte alle insostenibili spese di affitto; mentre altri spazi occupati autogestiti sono sottoposti a minacce di sgombero o ricattati da logiche legaliste che vogliono la monetizzazione delle nostre esperienze.

Vogliamo un luogo dove possano dialogare differenti pratiche di vita, dove ognuna possa sperimentarsi nella composizione fantasiosa della propria esistenza, più libera dai ricatti di padri e padroni e dai compromessi sulla propria pelle.

Vogliamo un luogo che possa sottrarci sia al ricatto economico, sia alle dinamiche di potere familiare; un luogo in cui sperimentarci nella costruzione quotidiana di rapporti tra donne in un percorso di autoconsapevolezza ed espressione dei nostri desideri; un luogo in cui rafforzare la nostra autonomia e autodeterminazione.

La casa è un nostro bisogno, uno spazio per tutte è un nostro desiderio, l’autodeterminazione è una nostra scelta di esistenza!

Invitiamo tutte le donne, le lesbiche, le ragazze, le bambine della città a venirci a trovare e condividere con noi questa esperienza.

CasaLiberaTutte
Via dei Tordi 38, Torre Maura, Roma

Trenino Roma-Pantano direzione Giardinetti oppure 105, fermata Torre Maura

casaliberatutte@gmail.com