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Al via a Roma la XV° edizione di “Immaginaria”, festival dedicato al cinema lesbico e femminista

Data di trasmissione
Durata 12m 24s

Da giovedì 1 fino a domenica 4 ottobre avrà luogo a Roma - presso il Teatro Biblioteca Quarticciolo e il Nuovo Cinema Aquila - la XV edizione di IMMAGINARIA - International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, manifestazione di cinema indipendente dedicata al cinema lesbico e femminista. Ne parliamo con una delle organizzatrici.

A questo indirizzo tutte le info sul festival: www.immaginariaff.it

 

I cimiteri dei feti e l'attacco alla libertà e all' autodeterminazione delle donne

Data di trasmissione
Durata 0m 11s

Con Elisabetta Canitano commentiamo la denuncia su Facebook da parte di una donna residente a Roma che, sette mesi dopo aver subìto un aborto terapeutico presso l’ospedale San Camillo, ha trovato il proprio nome e la data dell’operazione associati alla tomba di un feto presso il cimitero Flaminio. Contro la sua volontà e senza il suo consenso.

Messico - Con forza contro la violenza sulle donne e i suoi complici al potere

Data di trasmissione
Durata 9m 24s

Corrispondenza con una compagna che ci racconta la forza del movimento femminista a partire da un'azione del 3 settembre appena trascorso.
Mentre la situazione è in continua evoluzione nel paese con mobilitazioni diffuse, l'unico aggiornamento che aggiungiamo alla corrispondenza è che dopo l'occupazione e lo sgombero dell'ufficio dei diritti umani a Ecatepec, le compagne sono entrate per riprendere le proprie cose e poi l'edificio è stato devastato dalle fiamme.

Campidoglio: Gemma Guerrini e la brutta mistificazione della violenza

Data di trasmissione
Durata 12m 42s

In Campidoglio si studia la violenza delle donne sugli uomini con l'obiettivo di «costituire un baluardo dei diritti maschili» .
“Sottotraccia ieri la Commissione del Comune di Roma sulle pari opportunità ha ritenuto necessario affrontare l’argomento della violenza subita dagli uomini per mano delle donne. Non essendoci, come è evidente, il supporto dei numeri di un fenomeno assai marginale e non sistemico, il dibattito è stato tutto ideologico ed ha avuto il chiaro intento di decostruire gli interventi di contrasto alla violenza sulle donne, introducendo elementi di equivalenza di ogni forma di violenza.
Lungi dal voler mortificare quegli uomini che hanno vissuto esperienze di violenza, vogliamo ricordare a chi ricopre ruoli istituzionali, dunque alla Presidente della Commissione del Campidoglio e alla Giunta Capitolina nel suo insieme, che nessun tentativo di mistificazione della realtà potrà passare senza che le associazioni femministe facciano sentire la propria voce.
Un fenomeno drammatico come quello della violenza sulle donne, con statistiche purtroppo costanti e trasversali tra gli strati della società, non merita di essere messo alla stregua di qualsivoglia comportamento deviante: la violenza sulle donne, i femminicidi, sono frutto di una cultura del possesso che appartiene a questa società e che da decenni le donne, in un lungo processo di emancipazione, stanno contrastando. Quando si registra una vittima (donna), uccisa dal suo compagno o ex, ogni 2 giorni, occorre scegliere da che parte stare, perché ogni ambiguità assume sapore di complicità. In questo momento storico, proprio mentre vi è il rischio di un depotenziamento della convenzione di Istanbul, con la Polonia e la Turchia che minacciano l’uscita, scivoloni come quello di ieri non sono ammessi. Il Campidoglio pensi dunque ai centri antiviolenza che ricostruiscono percorsi di uscita dalla violenza per centinaia di donne e pensi ad aprire case rifugio dove possono vivere per non morire per mano di uomini, compagni, padri e mariti, ne servono di più ne servono a centinaia.
Così in una nota le associazioni e le realtà che operano da anni al contrasto alla violenza di genere.

Donne: le lavoratrici doppiamente oppresse

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Durata 23m 27s
Durata 25m 59s

Parliamo della lotta delle lavoratrici - assistenti igienico-personale degli studenti disabili - delle cooperative sociali a Palermo contro i licenziamenti di massa e della lotta delle lavoratrici degli asili di Taranto per la loro internalizzazione e contro appalti al massimo ribasso, tagli scandalosi dell'orario di lavoro, mansioni non riconosciute, salari sempre in ritardo, ecc.
Lotte che svelano la doppia e tripla oppressione delle donne lavoratrici.

Rete di donne migranti e figlie

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Durata 57m 50s

“Denunci la violenza del tuo compagno con cui convivi e ti arriva un provvedimento di espulsione”.
Questa mattina con due compagne della Rete Donne, Migranti e Figlie siamo partite da questa notizia, senza soffermarci sul caso singolo, per allargare la riflessione femminista sui sistemi interconnessi di oppressione razziale, sessuale e di classe, tenendo presente l’eredità della cultura coloniale italiana e puntando alla consapevolezza dell'intersezionalità.