Piccolo quadro sintetico sulle donne in Francia e sulla violenza sulle donne. La compagna ci racconta il dibattito in corso sul 25 novembre, sulla legislazione riguardo all'aborto e alla violenza sulle donne e l'accesso ai diritti. Inoltre la compagna ci dà un panoramica sulla pluralità dei movimenti femministi.
Corrispondenza con una compagna di Non Una Di Meno sulla mobilitazione di questo pomeriggio in Campidoglio contro la mozione pro-life in discussione al Consiglio Comunale
Oggi anche a Roma si discuterà nell'assemblea capitolina la mozione antiaborto presentata anche a Verona da Fratelli d'Italia. Nella mozione si parla della nomina di Roma come 'città della vita', del finanziamenti di associazioni prolife e di promuovere o sostenere progetti finalizzati a informare sulle alternative all'aborto. Oggi alle ore 14 in piazza del Campidoglio Non una di meno ha chiamato alla mobilitazione.
Con una compagna di Verona parliamo del corteo di Sabato 13 Ottobre e del clima nella città di Verona.
ECCO PERCHE' SAREMO TUTT* IN PIAZZA.
Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente
Con i nostri corpi resistenti daremo inizio allo stato di agitazione permanente lanciato da Non Una di Meno. Sabato 13 ottobre ci mobiliteremo a Verona per l’aborto libero, sicuro e gratuito, una presa di parola contro il governo giallo-verde e parte della battaglia delle femministe di tutto il mondo.
La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha approvato una mozione che proclama Verona “città a favore della vita” e che finanzia progetti e associazioni cattoliche per la cosiddetta “adozione del feto”. Nelle prossime settimane tornerà probabilmente in discussione al consiglio comunale di Verona anche un’altra mozione, che prevede la sepoltura automatica dei feti senza il consenso della donna coinvolta. Le premesse e il contesto politico da cui nasce tale proposta sono le stesse, punitive e vendicative nei confronti delle donne, che ritroviamo in Parlamento e al governo del paese con il Ddl Pillon e con i continui attacchi all'aborto del ministro Fontana. La saldatura tra destra e movimenti per la vita trova come sempre il supporto del Papa che torna a attaccare l'aborto criminalizzando le donne. La lotta per l'aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.
Contro la cultura patriarcale e sessista che ci confina in ruoli di genere prestabiliti, minacciando la nostra salute e limitando la nostra possibilità di autodeterminazione, rivendichiamo #moltopiùdi194! Sappiamo che la 194 è già svuotata nella sua efficacia dall'obiezione di coscienza, dai tagli ai consultori e dalle limitazioni all'uso della pillola abortiva RU486. L'autodeterminazione che rivendichiamo non è solo individuale, ma afferma la forza collettiva di un movimento globale. Per questo noi vogliamo: educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire e aborto accessibile per non morire.
Verona è la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. L'azione della giunta Sboarina riassume in sé tutta la violenza che in questi anni ha contraddistinto il clima politico della città contro donne, gay, lesbiche, trans, migranti.
Per queste ragioni la nostra lotta sarà oltre i confini delle organizzazioni tradizionali: Non Una di Meno sarà in piazza per riprendere parola insieme a movimenti LGBTQI e studenteschi, ai collettivi universitari e alle altre associazioni che lavorano per aprire spazi di libertà. La data di Verona segna l'inizio dello Stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno verso il 24 novembre, manifestazione nazionale a Roma, e lo sciopero globale dell’8 marzo.
Ci vediamo a Verona sabato 13 ottobre alle ore 15.00 Stazione Porta Nuova (Piazzale XXV aprile)
In occasione del conferimento dei Nobel per la Pace 2018 a Denis Mukwege, ginecologo congolese che cura le donne che hanno subito stupri nel suo paese, e a Nadia Murad, una donna yazida che è stata ridotta in schiavitù sessuale dall’Isis e che oggi è un’attivista, si approfondisce la tematica degli stupri di guerra con Isabella Peretti.
Peretti infatti ha scritto l’introduzione di “Stupri di guerra e violenza di genere" (Ediesse), a cura di Simona La Rocca, un volume che abbraccia con profondità storica quasi tutto il mondo evidenziando come lo stupro di guerra sia una vera e propria “strategia”: stupri di guerra, stupri etnici, stupri nelle guerre coloniali ma anche l’attualità in Nigeria, Palestina, Turchia…
Per quanto riguarda la diretta della conferenza womenwavingthefuture, sarà possibile seguirla in diretta dal sito: http://revolutioninthemaking.blogsport.eu/
Le traduzioni si potranno ascoltare direttamente in tutte le lingue da quel sito.
A tutte le donne, care amiche, le vostre sorelle della Mesopotamia e del Medio Oriente stanno lottando per la libertà da molto tempo – come le nostre sorelle in tutto il mondo. I problemi sociali, ecologici ed economici creati dal sistema patriarcale – mascherandosi in diverse forme lungo migliaia di anni – sono cresciuti ancora di più. Questo sistema non solo priva le donne, ma tutti i popoli, lavoratotrici, contadine, operaie della loro libertà. Come esseri umani, oggi, siamo di fronte a genocidi, femminicidi e un massacro della natura.
Presentazione del numero di DWF (117-118), PALESTINA. Femminismi e resistenza, 2018, 1-2
Corrispondenza con la direttrice della rivista Teresa Di Martino che ci illustra assieme ad un'altra compagna in studio l'idea e le motivazioni legate all'uscita di questo numero di DWF (Luglio 2018)