Latina: lavoratori immigrati in piazza
Oggi 600 lavoratori immigrati in piazza a Latina per i propri diritti
Oggi 600 lavoratori immigrati in piazza a Latina per i propri diritti
Parliamo con altri compagni dalla piazza:
Nel frattempo il corteo arriva nella piazza conclusiva - Santa Croce - ormai praticamente piena.
Stamani un corteo ha attraversato la cittadina dell'Alto Mugello di Marradi, dove sono scese in piazza le lavoratrici - quasi tutte donne - dell'Ortofrutticola del Mugello, in presidio dal 31 dicembre davanti allo stabilimento che la nuova proprietaria Italcanditi, ha annunciato di voler chiudere per spostare a Bergamo tutta la produzione di marron glaces. L’azienda, occupa una decina di lavoratrici a tempo pieno e 80-90 stagionali all’anno per la produzione, mobilitando un forte indotto locale di chi raccoglie le castagne
La corrispondenza dal corteo con una lavoratrice
Con due corrispondenze riprendiamo il filo del confronto sulla ristorazione dal punto di vista di chi ci lavora da dipendente.
Era maggio 2021 quando abbiamo aperto i microfoni della radio per un pomeriggio di confronto, prima di un'ennesima estate di sfruttamento stagionale e dopo mesi di cassa integrazione e miseria.
Questa volta abbiamo intervistato un compagno della neonata realtà fiorentina #chelavorodimerda con il quale abbiamo presentato le ragioni e la natura di questo percorso di lotta e approfondito le possibilità di conflitto nel contesto della ristorazione.
La seconda corrispondenza è con un compagno di Milano. Con lui fotografiamo la situazione attuale, tra carovita e stipendi da fame, raccontando che aria si respira alla luce delle nuove normative sul controllo delle persone attraverso il greenpass.
Dai sindacati di base ai movimenti di lotta per la casa, sabato scorso a Roma si è tenuta la manifestazione del "No Draghi Day". Con noi ce ne parla Vincenzo Miliucci, dei COBAS.
Si è tenuta ieri pomeriggio, giovedì 18 novembre, l'assemblea di lavoratori e lavoratrici della tessitura Albini a Mottola, nei pressi di Taranto. Una compagna dello SLAI Cobas, che ha organizzato l'iniziativa, ci racconta le conclusioni dell'assemblea e i prossimi appuntamenti di lotta.
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 18 novembre, a partire dalle ore 17 in piazza XX Settembre a Mottola, si svolgerà un’assemblea pubblica dei lavoratori e delle lavoratrici dell’azienda Tessitura Mottola del gruppo Albini. L’iniziativa è organizzata dallo Slai Cobas per il sindacato di classe, e proposta dagli stessi lavoratori, che da tempo si è schierato per un secco “no alla chiusura della fabbrica, basta con le delocalizzazioni: la fabbrica deve riaprire, qualunque sia il padrone, con assunzione di tutti i lavoratori“. L’assemblea è aperta “a tutte le realtà in lotta contro i licenziamenti e per il lavoro di Taranto e provincia, a tutti coloro, organizzazioni sindacali, sociali, politiche, associazioni, studenti, che vogliono sostenere questa battaglia per difendere il lavoro e salario, in una realtà in cui non ci sono vere alternative. Durante l’assemblea ci saranno collegamenti con gli operai della Gkn di Firenze, anch’essi in lotta contro la delocalizzazione e con Bergamo dove sono le altre fabbriche del gruppo Albini e dove è in atto anche lì un processo di parziale delocalizzazione.