Sono giorni di intensa mobiltazione per le ex dipendenti CGIL licenziate senza giusta causa dal principale sindacato italiano che si appresta a scendere in piazza per lo sciopericchio di 4 ore del 6 maggio prossimo in difesa dei lavoratori.Già ieri in presidio davanti la sede nazionale della cgil che SI trova a Roma in Corso d'Italia 29, oggi incatenate per contiinuare la loro protesta contra un datore di lavoro illustre e probabilmente scorretto come la CGIL.
Appuntamento importante quello che si terrà a Roma dal 15 al 17 aprile: gli Stati generali contro la precarietà, la terza tappa di un percorso che si è svolto già a Rho e Milano, con tavoli di discussioni workshop e seminari relativi alla lotta alla precarietà intesa non solo come condizione lavorativa e sociale, ma diventata ormai esistenziale e con la consapevolezza che tale condizione è imposta: esistono i precari e i precarizzatori.
Come proseguire nella lotta? Attraverso la costruzione di uno sciopero precario: non solo dei precari, ma sulla precarietà e nella molteplicità di forme e luoghi in cui si esprime.
Nel primo audio (durata: 30'21''), possiamo ascoltare una presentazione degli Stati generali della precarietà, mentre nel secondo audio (durata: 16'19'') possiamo ascoltare una presentazione del tavolo di discussione sulla "crisi economica, la precarietà del lavoro e il conflitto sociale", proposto dai lavoratori e dalle lavoratrici autoconvocati.
Notte al freddo e senza cibo per i quattro dipendenti della Conus Spa, società appaltatrice della lettura del gas per conto di Italgas (Eni). I lavoratori, tutti romani dai 50 ai 60 anni sono saliti ieri mattina sul Gazometro di Roma per salvare il posto di lavoro e sono ancora arrampicati ad un'altezza pari a 4 piani.
«Non abbiamo chiuso occhio per il freddo, e per la fame - dice uno di loro, Mauro Ricci -. Il Gazometro è pericolante e non abbiamo protezioni ma non molliamo finchè non ci verranno date garanzie occupazionali.Siamo determinati a proseguire questa forma di protesta estrema - ha aggiunto Ricci - perchè a rischio ci sono il nostro posto di lavoro, la nostra pensione e le nostre famiglie. E non siamo i soli, nella nostra stessa situazione ci sono circa 400 persone in tutta Italia».
A tre anni di distanza dall’insediamento di Alemanno come sindaco al campidoglio non c’è traccia dei cambiamenti da lui con tanta veemenza annunciati in campagna elettorale.
Domani, 19 Febbraio, manifestazione cittadina alle 15,00 da Piazza Vittorio.
Dopo l'assemblea pubblica di ieri pomeriggio, alcuni compagni hanno formato un presidio nello stabile di via Romagna, in vista dell'incontro di domani col sindaco e degli stati generali.
Contro la "vetrina mediatica" degli stati generali della giunta comunale, che si terranno a Roma il 22 e il 23 febbraio, appuntamento sabato 19 alle ore 15.00 in piazza Vittorio per un corteo cittadino.