Il ministro della Giustizia Paola Severino punta sulle misure alternative per affrontare l’emergenza del sovraffollamento delle carceri italiane: sono la detenzione domiciliare, la messa in prova. Penso anche ad alcune forme di depenalizzazione che già
sono state elaborate e studiate dalle commissioni che si sono succedute
E' morta Leda Colombini. Mente e cuore dell'Associazione "A Roma insieme". Un'Associazione che dal 1994 ha come motto: "Mai più bambiniin carcere".
Quattro detenuti morti in carcere in otto giorni! Dal 26 novembre al 4 dicembre quattro persone detenute sono state uccise dal carcere. Chi suicidato, chi ha perso la vita per ritardi dei soccorsi o per inadempienze sanitarie.
Sudduvisione buoni/cattivi nelle carceri italiane: codice bianco, verde, giallo o rosso. La circolare n. 0445732 del 2011 firmata congiuntamente dal capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Franco Ionta e dall’ormai quasi ex direttore dell’ufficio detenuti Sebastiano Ardita, prevede il regime aperto (ossia vita diurna fuori dalla cella ma pur sempre dentro il carcere) per una certa tipologia di detenuti.
Il neoministro dice: no all'amnistia (non c'è il quadro politico favorevole) bisogna puntare all'allargamento delle misure alternative.
Cristian De Cupis, un 36 enne romano fermato il 9 novembre alla
stazione Termini con le accuse di resistenza e oltraggio a pubblico
ufficiale è morto nel reparto detentivo di un ospedale tre giorni dopo.
L'uomo, che viveva nel quartiere romano della Garbatella, è stato ricoverato nella struttura
protetta del nosocomio, per eseguire una Tac,
poi il suo arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto i
domiciliari una volta terminato il ricovero.
Un altro caso simile a quello di Stefano Cucchi e tanti altri che entrano vivi e sani nelle celle di sicurezza ed escono morti.
Non aspettiamo che la magistratura individui i responsabili, né che faccia terminare questi omicidi, ma bisogna mobilitarci immadiatamente per impedire che ne accadano ancora. Non restare succubi di fronte alla ideologia della legalità.
Ragionamento sul libro di Vincenzo Ruggiero: "Il delitto, la legge, la pena: la contro-idea abolizionista".
L'11 novembre ci sarà l'udienza preliminare contro le compagne e i compagni dell'occupazione "8 marzo" di Magliana. Ripercorriamo l'intera vicenda per affrontare un discorso sulla repressione delle lotte con particolare attenzione agli arresti del 15 ottobre e al divieto di manifestare imposto dal sindaco Alemanno. Venerdì 11 alle 11 sotto al Tribunale di Piazzale Clodio, sabato 12 alle 15 sotto Regina Coeli.
Sono terminati i soldi della “Smuraglia” (è la legge che concede facilitazioni alle cooperative e aziende che assumono detenuti o ex detenuti), è emergenza per il lavoro dei detenuti.
Usa: si è concluso il 13 ottobre, sotto pressione e rappresaglia dalla CDCR (California Department of Corrections and Rehabilitation) uno sciopero della fame che ha interessato oltre 12.000 detenuti e detenute delle carceri in prevalenza della California. Uno sciopero iniziato il primo luglio scorso, partito dal carcere statale di massima "sicurezza" di Pelican Bay. In questo carcere si usa massicciamente la "punizione" dell'isolamento nelle famigerate SHU "Secure Housing Units" (unità di alloggio sicure, cioè, gabbie), celle che misurano all'incirca 7 metri quadri, senza finestre, con luci fosforescenti accese 24 ore su 24. Le rivendicazioni dello sciopero si sono concentrate su 5 punti:
1. Ripristino di punizione per responsabilità individuali, invece di punizioni collettive;
2. Abolizione della politica di spie e di etichettamento di appartenenza a una banda;
3. Adempimento alle leggi riguardo le condizioni di isolamento;
4. Vettovagliamento adeguato, cioè, approvvigionamento di cibi idonei al consumo;
5. Espansione e fornitura di programmi e servizi per i carcerati in celle di isolamento.
Lo sciopero si è concluso ed ora sono in corso trattative tra avvocati e associazioni di diritti e amministrazione carceraria.
Si torna a parlare di leggi speciali per restringere gli spazi di agibilità dei movimenti di protesta. Si tira fuori la Legge Reale, proponendone una bis. Una legge che ha dato libertà di uccidere ale forze dell'ordine. Una legge che nei primi 15 anni di applicazione ha provocato 254 morti e 371 feriti.
In Carcere si tortura: il caso del carcere di Asti e della "squadretta" di guardie picchiatori.
una corrispondenza con l'avvocato di un compagno arrestato per i fatti del 15 ottobre, l'avvocato ci parla della conferma delle misure di carcerazione e di come si sta svolgendo l'inchiesta.
Il compagno è in sciopero della fame, massima solidarietà e complicità:
Solidarietà totale con gli arrestati e le arrestate nella manifestazione di sabato 15. Denuncia della campagna lanciata da alcuni giornali per indurre alla delazione i partecipanti al corteo, chiamandoli a denunciare i presunti black bloc. Barbarie e infamia.
Una partita di pallone nel carcere di Spoleto tra detenuti ergastolani e operatori e volontari, per denunciare la brutalità dell'ergastolo ostativo, una condanna da cui si esce solo con la bara; una sorta di morte prolungata nel tempo.
Due dibattiti parlamentari sull'emergenza carceri, al Senato e alla Camera dei deputati non hanno prodotto nulla. Il ministro Nitto pAlma, a nome del governo si è detto contrario a ogni provvedimento di indulto o amnistia per allentare la morsa del sovraffollamento. Si pensa di intervenire sulla "carcerazione preventiva" riducendo i casi in cui sia previstoil carcere, in particolare per iprocessi per direttissima.
Una comune valutazione sulla chiusura degli Opg (manicomi criminali) è stata affermata e gradualmente si pensa di fare uscire i 1500 reclusi dei quali si occuperanno le Asl.
Valutazioni e riflessioni dei detenuti in merito al cosiddetto "processo breve". Breve per i ricchi e "lungo" per le classi subalterne.