La transizione veramente poco ecologica
Parliamo di cosa si nasconde dietro alle politiche dettate dalla transizione ecologica partendo dalle dichiarazioni del ministro Cingolani al festival di Limes: elettrico, nucleare, pnrr
Parliamo di cosa si nasconde dietro alle politiche dettate dalla transizione ecologica partendo dalle dichiarazioni del ministro Cingolani al festival di Limes: elettrico, nucleare, pnrr
Una brevissima chiacchierata (per una puntata in formato ridotto) a commento dell'ipotesi di affiancare centrali nucleari "tascabili" alle fonti rinnovabili in Italia.
Di che tipo di tecnologia stiamo parlando? Si tratta veramente di impianti innovativi o è solo la versione in piccolo di impianti vecchi di 40 anni? Perché se ne torna a parlare proprio oggi?
Nuova stagione di Entropia Massima, 2021-2022, puntata collettiva di presentazione. Ripartiamo dalla cosiddetta Transizione Ecologica, dopo le farneticazioni di fine estate di Cingolani. Parliamo di quello che è successo alla pre Cop di Milano, della presentazione della prima parte del nuovo IPCC (4000 pagine) con dati ancora più critici del precedente, dei progetti di spesa dei fondi del PNRR per niente ambiziosi e vuoti di contenuti concreti, dell'incompatibilità dell'ecologismo con il capitalismo e della conseguente necessità di ripartire dal basso.
Nella trasmissione di oggi ospitiamo una corrispondenza con un compagno dei Castelli per parlare dell'iniziativa di Sabato scorso e per tracciare un quadro della situazione della gestione rifiuti nel Lazio.
In seguito approfondiamo le notizie riguardanti il paventato rilascio di gas nobili dalla centrale nucleare di Taishan. Chiudiamo con la situazione delle spiagge del litorale romano.
A nove anni dalll'incidente che coinvolse 4 dei sei reattori della centrale di Fukushima, facciamo il punto sulla situazione dei rifiuti radioattivi e dei 50.000 profughi che ancora non possono rientrare nelle loro abitazioni.
In studio con noi Arishige Okawara, che ancora una volta ci ha raggiunto dal Giappone.
La Tepco con l'avallo delle autorità giapponesi scaricherà in mare l'acqua radioattiva; rischio sicurezza per altre tre centrali nucleari minacciate dalla cenere di un vulcano; storie di ordinaria corruzione nucleare e dulcis in fundo l'ex Presidente di Tepco in conferenza a Roma facoltà di ingegneria per promuovere il nucleare.
Riprendiamo le trasmissioni dopo la pausa estiva con una lunghissima serie di incendi in impianti di trattamento rifiuti in tutt'Italia avvenuti durante gli ultimi 45 giorni. Discutiamo brevemente gli sviluppi legati al nuovo piano rifiuti e le possibili evoluzioni nella gestione della monnezza a Roma e provincia.
Chiudiamo con una discussione del recente incidente nucleare in una base navale russa e il possibile sversamento di un milione di litri d'acqua contaminata della centrale di Fukushima.
Il ministro dell'ambiente Harada ha annunciato che a Fukushima non c'è più posto per altri serbatoi dove sistemare l'acqua radioattiva e intende scaricarla in mare. La minaccia rappresentata da Fukushima deve entrare a far parte dell'agenda dei movimenti che si battono per la salvezza del pianeta.
Ultima puntata di impatto prima della pausa estiva, apriamo la trasmissione con la cronaca degli impianti di trattamento rifiuti bruciati nelle ultime due settimane. Ospitiamo poi una corrispondenza con un compagno dai Castelli per commentare le ultime uscite di Cerroni, la compilazione del nuovo piano rifiuti della regione Lazio e le prossime iniziative ad Albano e dintorni. Chiudiamo con notizie sullo stato delle acque lungo le spiagge italiane e sulla presenza di trizio nei fiumi francesi.
Sta riscuotendo molto successo la serie Tv Chernobyl, da più fonti citata come una perfetta ricostruzione storica degli eventi che causarono il disastro nucleare del 1986.
A parte l'ottimo prodotto televisivo la serie tv ha diversi errori sia storici che scientifici che ne stravolgono e spostano proprio il significato del disastro nucleare.
Ne parliamo con chi all'epoca era ingegnere all'Enel, primo caso di obiezione di coscienza proprio dopo Chernobyl in tutta Europa, che va a correggere il senso degli errori sia storici che scientifici di questo prodotto televisivo che rischia di riscriverne la storia.
Durata 45' ca.