In questi due anni di pandemia abbiamo vissuto un radicale mutamento della nostra socialità: dopo l'isolamento forzato, stiamo progressivamente facendo ritorno a quella “normalità”, già violenta, ma che ora si è decisamente inasprita. Le strade di San Lorenzo, così come quelle di altri quartieri della città, sono diventate teatro di atti violenti sessisti, razzisti e omolesbobitransfobici, verbali e fisici.
Riconosciamo in questo nuovo clima d’odio la deriva capitalistica dei luoghi di socialità, che denunciamo da anni, lo smantellamento di tutti quegli spazi di cultura e divertimento che non siano votati al consumo.
Negli ultimi mesi siamo venutз a conoscenza di diverse aggressioni di matrice sessista e transfobica all’interno del quartiere di San Lorenzo, per non parlare del fatto che basta uscire una sera con lз amichз per accorgersi che non si può più camminare tranquillз per le strade. Imbattersi in commenti sessisti razzisti e omolesbobitransfobici è diventato troppo comune e l’indifferenza verso molestie e aggressioni è cresciuta esponenzialmente.
Appena giri l’angolo diventi bella, frocio, cucciola, bambola, pervertitə, ecc... e speri sempre di rispondere abbastanza a tono, di camminare abbastanza veloce e che ci sia qualcun altrə in strada prontə nel caso a darti una mano e che non rimanga - come spesso accade - indifferente di fronte ad aggressioni e molestie.
Sentiamo la necessità di riprenderci le vie del quartiere, poterle attraversare con le nostre sorelle senza avere paura, poter rivendicare una socialità diversa e di gridare che la notte ci piace e vogliamo uscire in pace!
Invitiamo tutte le persone che vorranno unirsi a noi per riprenderci la notte di San Lorenzo!
Nella consapevolezza di non essere corpi a disposizione di sfoghi d’odio e violenza, ma di essere una Marea che vi travolgerà con rabbia per tutte le sorelle aggreditз, umiliatз, ammazzatз!
In apertura ospitiamo una corrispondenza per lanciare il presidio contro la riapertura della discarica di Roncigliano ad Albano il prossimo Sabato 12 Febbraio alle ore 15:00 in Piazza San Pietro (Albano) e fare un riepilogo sui prossimi passaggi di lotta. In seguito chiamiamo un altro compagno dei Castelli Romani per aggiornarci sulla repressione dei movimenti contro le nocività ambientali.
Chiudiamo con una rapida rassegna cyberpunk su disastri ambientali in giro per il mondo financo sulla luna...
Con una compagna del Centro Donna Lisa parliamo della violenza maschile sulle donne, del lavoro dei centri antiviolenza, della mancanza di impegno delle istituzioni
Due giorni fa lo sgombero del Campetto Occupato di Giulianova.
Dalla voce di un compagno ricostruiamo quanto avvenuto, la solidarietà ricevuta e la risposta necessaria da dare insieme.
Diretta radio del corteo Si Cobas, chiamato in seguito all'escalation di attacchi ricevuti dai lavoratori e dalle lavoratrici della logistica, culminato con l'omicidio padronale del sindacalista Adil, durante il picchetto fuori la Lidle di Novara.
La PAS è la presunta sindrome di alienazione genitoriale che ripropone vecchi stereotipi e pregiudizi sessisti ai danni delle donne e di bambine/i e che sta diventando di fatto uno strumento per perpetrare quella che viene definita violenza per procura. Sono sempre più numerose le madri vittimizzate da questo costrutto a causa di consulenze tecniche d’ufficio ideologicamente orientate che non approfondiscono i motivi del rifiuto di bambine/i e indicano la collocazione del figlio presso il genitore rifiutato. Ma chi ha inventato la Pas e a quali fini? Come influisce sulle cause di affido dei figli nelle separazioni? A cosa vanno incontro i/le bambin* che vengono definiti ”alienati” da uno dei due genitori?Nel pomeriggio di oggi 17 giugno ci sarà un presidio a Pzza Montecitorio dalle ore 15 contro questo dispositivo. Ne parliamo con Laura Massaro e Nadia Somma - Consigliera nel direttivo DiRe.
"Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all'improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo amico in modo affettuoso". Palermo risponde oggi pomeriggio con un corteo di solidarietà.