La resistenza non è terrorismo!
Anan, Ali e Mansour liberi!
È stata fissata per giovedì 5 settembre l'udienza del Tribunale del Riesame per Ali Irar e Mansour Doghmosh, detenuti dalle autorità italiane con l'accusa di sostegno alla resistenza in Palestina.
È indetto un presidio per richiedere la loro scarcerazione in concomitanza con l'udienza.
L'appuntamento è per giovedì 5 settembre alle ore 10:30 a Via XX Settembre 68 (L'Aquila).
Con Michele Giorgio facciamo un aggiornamento sulla situazione in Palestina. Il corridoio Philadelphia, l'attacco a Tulkarem in Cisgiordania da parte dell'esercito israeliano, le false indignazione del Shin Bet sui coloni.
Un ringraziamento ai e alle reporter palestinesi che ancora cercano di fare informazione a Gaza pur essendo bersaglio quotidiano dell'esercito israeliano.
Al seguito di quanto è avvenuto ieri in Cisgiordania e quanto sta avvenendo in generale in Palestina, sentiamo la voce di un compagno dei Giovani Palestine che ci aggiorna sulla situazione. In questo spazio parliamo sia di quanto sta accadendo sul territorio che delle reazioni internazionali. Concludiamo rilanciando le mobilitazioni in Italia solidali con la Palestina: 21 settembre a Firenze e 5 ottobre a Roma.
Non sarà certo Kamala Harris a rappresentare le piazze che in questi mesi hanno reso resistente gli Stati Uniti D'America: contro le violenze della polizia bianca, contro il genocidi Staro D'Israele, contro le infami carceri. Sicuramente tutti questi nodi rimarranno sul piatto politico di un paese che vede ancora forti l'attacco all'aborto e alle persone non bianche.
PRESIDIO A ROMA sabato 3 agosto 📍Piazza Immacolata-San Lorenzo 🕗 20.30
Basta torture nelle carceri Israeliane! Libertà per i prigionieri palestinesi! Dall'inizio dell’aggressione genocida in atto a Gaza, oltre a 39.006 palestines3 uccis3 e a 89.818 ferit3, circa 54 palestines3 sono mort3 nelle carceri dell'occupazione israeliana a causa di torture, condizioni di detenzione disumane, abusi sistematici e attacchi deliberati. Tra quest3, 36 erano prigionier3 di Gaza e 18 provenivano dai Territori Occupati. Già il 16 dicembre 2023, l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) aveva annunciato di aver ricevuto rapporti inquietanti dal nord di Gaza su detenzioni di massa, maltrattamenti e sparizioni forzate di migliaia di palestines3, compres3 bambin3, per mano delle forze armate israeliane. Molti, senza alcun riguardo per il sesso o l'età, sono stat3 costrett3 a spogliarsi, sono stati bendat3, ammanettat3 e fotografat3 in posizioni deliberatamente umilianti prima di essere trasportat3 in luoghi di detenzione sconosciuti. Queste pratiche non sono nuove. Da decenni le autorità di occupazione israeliane usano sistematicamente la tortura come pratica repressiva. Attualmente, 3.400 palestines3 sono tenut3 in ostaggio per detenzione amministrativa ma la situazione è peggiorata da ottobre 2023 con 9.700 detenut3 in Cisgiordania e diverse migliaia a Gaza. La continua impunità di cui gode Israele per questi crimini rende la comunità internazionale complice di questi atti. In particolare, il governo Meloni ha svolto un ruolo di primo piano nel supporto alle pratiche repressive messe in atto dal progetto coloniale israeliano. Da marzo scorso, infatti, si trovano nelle carceri italiane Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale per presunte azioni di resistenza nei Territori Occupati. In questo modo il governo italiano ha aperto a carico dei 3 palestinesi un procedimento penale per 270 bis, riconducendo tutte le forme di resistenza palestinese al terrorismo internazionale. Un modo per delegittimare e criminalizzare ogni tentativo di resistere ed esistere del popolo palestinese.
Rigettando queste accuse, aderiamo alla giornata internazionale di solidarietà con Gaza e l3 prigionier3 palestines3 e ci convochiamo il 3 agosto in piazza dell’Immacolata (San Lorenzo) alle ore 20.30 per chiedere: -STOP AL GENOCIDIO, il cessate il fuoco permanente e immediato e la fine dell’occupazione - la fine dell’uso della tortura e della detenzione arbitraria come pratiche di pulizia etnica -la chiusura delle carceri israeliane - la liberazione immediata di Anan, Ali e Mansour e di tutti i prigionieri palestinesi
Un compagno palestinese presenta l'incontro dibattito che ci sarà sabato 27 luglio presso l’ ASCE- Associazione Sarda Contro l’Emarginazione SS 387, Km 8, Selargius alle h 17.30,
ci aggiorna sulla situazione in Palestina e gli chiediamo un commento sulla "DIchiarazione di Pechino", dichiarazione rilasciata dall’incontro di Pechino: accordo per includere tutte le organizzazioni nell’ OLP e formare un governo provvisorio di concordia nazionale.
IL DIRITTO ALLA RESISTENZA, IL DOVERE DI RESISTERE
La Resistenza all’occupazione militare e coloniale non è solo un diritto. È un dovere morale per i popoli che vivono l’ingiustizia del furto della propria terra, la distruzione della propria società, la privazione di ogni libertà, la deportazione, e il sistematico annientamento fisico da parte dell’oppressore. Nessuno lo sa meglio dei palestinesi. Il diritto alla lotta armata per i popoli occupati è sancito dalle convenzioni internazionali scritte dagli occidentali che non valgono però per i palestinesi.
I governi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, infatti, non sono più soltanto complici degli israeliani. Compartecipano in maniera dichiarata e diretta allo sterminio. Israele, dunque, non va più solo definito “entità coloniale sionista”. Ma “entità coloniale occidentale”.
La Resistenza Palestinese ha sempre avuto l’approvazione di grande parte dell’opinione pubblica mondiale. In questi nove mesi di genocidio perpetrato dall’occupazione sionista, l’approvazione si è trasformata nelle piazze di ogni città in aperto sostegno per i combattenti di Gaza e della Cisgiordania.
Supportare la Resistenza Palestinese e lottare contro la complicità italiana nel genocidio del popolo palestinese sono doveri etici e politici che ci riguardano direttamente tutte e tutti.
Riguardano con forza i sardi che conoscono sulla propria pelle le dinamiche coloniali: dall’occupazione militare della Nato nei cui poligoni da decenni si avvelenano mortalmente terra e persone per sperimentare le armi poi usate per massacrare i palestinesi, fino all’espropriazione delle risorse; dalla violenza sul territorio, fino alla cancellazione dell’identità culturale.
Mai come ora è necessario innalzare il livello delle iniziative e delle pratiche di boicottaggio contro Israele e i potentati economici e militari occidentali-sionisti. Mai come ora bisogna fermare la macchina bellica del genocidio. Mai come ora bisogna affermare il diritto alla Resistenza dei popoli oppressi.
Ora e sempre Resistenza, Muqāwama, Resistentzia!
Per questo vi invitiamo sabato 27 luglio presso l’ ASCE- Associazione Sarda Contro l’Emarginazione) SS 387, Km 8, Selargius dalle 17.30 in poi
Interverranno: Anna Maria Brancato e Samed Ismail
Il programma prevede: aggiornamento sulla situazione in Palestina, con interventi e dibattito, cena solidale, con contributo minimo di 20 euro, serata musicale.
Trentatreesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.
In questa puntata, con la ciurma al completo, abbiamo aggiornato le notizie che arrivano da Gaza e abbiamo raccontato la serata Dub for Palestine, per poi ascoltare una nuova produzione di Michael Exodus chiamata Palestina Rossa. Nella seconda metà abbiamo parlato dei festival e concerti che ci saranno durante l'estate. Il tutto, condito con le selections del nostro Barabbas.
Buon ascolto!
La Playlist:
The Israelites - Come Together
Winston Jarrett - Fear Not
Jimmy Cliff - You can get it if you really want
Michael Exodus - Palestina Rossa (Umberto Fiori 1973)
Wayne Wonder & Cutty Ranks - Lambada
Ludus & Pinski - Sam Marco Skanking
Uru Man & Anema Long - 1861
Norris Reid - Give Jah the praises
Rockers All Stars - Binghi Satta
Matumbi - Point of view
Kingston Express & Sticky Joe feat. Horseman - Mr. Big Man
Longfingah - Step over
Charlie P meets Christine Miller - Sweet Dreams
Hummingridbird feat. Ras Sito - Better days
Speng Bond - Open the borders
Hondub meets Rebel-I - Word, Sound and Power
Mighty Massa - Confuse the world
Dub Kazman - Soul vibration
In questo approndimento con Michele Giorgio, editore e corrispondente del Manifesto, parliamo delle notizie di nuove stragi a Gaza, che continuano a susseguirsi senza tregua. In un’indifferenza mediatica a livello nazionale e internazionale, l’ultima tragedia si è verificata ieri in una scuola del campo di Nuseirat. L'eserciton di occupazione israeliano sostiene che Hamas utilizzi le scuole e i magazzini dell'UNRWA (ONU) per addestrare nuovi combattenti. I bombardamenti aerei sulla scuola Abu Oreiban hanno provocato la morte di 13 persone e il ferimento di altre 70.
Intervista a Laura Agnusdei e Agnese Banti, musiciste e curatrici del progetto "Bologna for Palestine" pubblicato dalla
Maple Death Records e Andrea Pomini che tramite la sua etichetta ha prodotto la raccolta "We Will Stay Here - Music for Palestine".