5 ottobre: manifestazione nazionale per la Palestina
Con un compagno palestinese parliamo della prossima manifestazione nazionale a fianco della resistenza palestinese
Con un compagno palestinese parliamo della prossima manifestazione nazionale a fianco della resistenza palestinese
Negli ultimi giorni due attacchi israeliani hanno colpito indiscriminatamente la popolazione in Libano. Gli ordigni sono stati innescati per fare prima un rumore nel cercapersone, così da attirare l'attenzione, e poi per esplodere. Ieri a esplodere sono stati i walkie talkie, tecnologie utilizzate anche da medici o altre figure non necessariemente militari. Secondo le autorità libanesi il bilancio dei feriti è di circa 500 persone e di 20 morti. Oggi è atteso il discorso di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, mentre le truppe israeliane si stanno spostando verso Nord minacciando un'escalation e un'invasione di terra.
Con questi attacchi israele ha spostato ancora una volta l'asticella "dell'consentito" (per meglio dire: ciò che gli viene consentito a livello internazionale), ha fatto un ulteriore passo in avanti in questa guerra.
Ciò che non si riesce a dire nella quasi totalità dei giornali italiani e nella politica è che questo attacco ha una natura terroristica.
Ne parliamo con Chiara Cruciati, giornalista e vicedirettrice del Manifesto.
Da Beirut sentiamo Mauro Pompili, giornalista freelance.
Tra il 16 e il 18 settembre 1982, nei campi profughi di Sabra e Chatila, in Libano, furono uccise/i 3500 Palestinesi, tra cui molte donne e bambini.
Il massacro fu perpetrato dalle falangi libanesi, in collaborazione con l’ esercito israeliano comandato da Ariel Sharon.
Per tre giorni, tra il 16 e il 18 settembre 1982, i miliziani del movimento della falange compirono stupri, omicidi e mutilazioni nei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila.
Ne parliamo con una compagna dell’ associazione “Per non dimenticare”, fondata nel 2000 dai giornalisti Stefano Chiarini e Maurizio Musolino, che da allora tutti gli anni torna in Libano per ricordare la strage di Sabra e Chatila.
HANDALA ALÌ FEST - 21/22 SETTEMBRE 2024 - NAPOLI
"Resistance is the deepest form of love"
A quattro anni dalla scomparsa di Ali, storico compagno e attivista palestinese che negli anni è riuscito a costruire un incredibile e solido dialogo tra Napoli e la Palestina, siamo ancora qui nel suo Bazar, luogo amatissimo dalla città e dai suoi abitanti, culla di resistenza e amore, di incontri e conversazioni, con la voglia di continuare a parlare e a difendere la sua e la nostra terra, oggi più che mai.
Anche quest’anno abbiamo deciso di rendergli omaggio - costruendo nuovi ricordi - attraverso una serie di appuntamenti collettivi che restituiscano alla città il bagaglio di lotta e umanità che ben ha saputo tramandare a chiunque abbia attraversato Handala. Sono passati undici mesi dall’inizio della forma più atroce del genocidio palestinese e sentiamo la profonda esigenza di riempire qualsiasi spazio della città denunciando con fermezza e senza compromessi quanto sta accadendo al nostro popolo.
Nasce così Handala Ali Fest: due giornate dedicate ad Ali e alla Palestina, tra dibattiti, workshop, mostre artigianali ed esibizioni artistiche. Un’occasione per esplorare le varie forme della Resistenza del popolo palestinese, mettendo al centro i protagonisti di questa lotta.
Il cuore di Ali - che in questi giorni avrebbe sofferto insieme a noi - continua a battere, così come quello del popolo palestinese che continua a scrivere pagine di un'infinita Resistenza, e noi siamo orgogliosi e infinitamente grati di poter dare una casa a questo immenso cuore, rendendo il centro culturale Handali Ali un'officina di lotta e di idee.
Vi aspettiamo tutt, adult e bambin, il 20 e il 21 settembre a Napoli per continuare a denunciare a gran voce il genocidio in corso e a sostenere il nostro popolo!
Programma:
1° GIORNO: VENERDÌ 20 SETTEMBRE
Ci incontriamo alle ore 15:30 presso il Centro Culturale Handala Ali per rendere omaggio ad Alì e ricordarlo insieme in quello che era il suo Bazar, luogo di resistenza, storia e amore.
H16:30 ci spostiamo alla @Mensa Occupata, via Mezzocannone 14, per dare il via al Festival e alle mostre che faranno da sfondo a entrambe le giornate. Le opere sono degli artisti palestinesi Mohammad Al Hawajri e Mohammed Busnaq per gentile concessione del Palestine Museum Us, di Nisreen Zahda, architetta palestinese, fondatrice del progetto VRJ Palestine, del fumettista palestinese Mohammad Sabaaneh, e del fotografo Daniele Napolitano da Gaza e dal campo profughi palestinese di Shatila, Libano.
H17:00 primo dibattito Dal Fiume al Mare voci dalla Palestina entro cui tutti i luoghi della Palestina storica dialogheranno tra loro, come una Palestina unica e unita dal fiume al mare. A un anno dal Genocidio in corso a Gaza e a oltre 76 anni di pulizia etnica del popolo palestinese, parleremo dei massacri ma anche delle forme di resistenza che da Gaza alla Cisgiordania, dai territori del '48 alla diaspora non si arrestano mai perché dove c'è oppressione c'è resistenza.
Ne parleremo con Mjriam Abu Samra, ricercatrice all’Università Ca’ Foscari di Venezia e attivista palestinese; Mohammad el Haj artista da Gaza, Anwar..., attivista palestinese; Dawd..., attività palestinese e membro dei GPI.
H19:00 il secondo dibattito Voci di ritorno da Masafer Yatta vedrà la partecipazione di due attivisti di Mediterranea Saving Humans come testimonianza dell'attivismo internazionale in Palestina.
H20:30 cena palestinese a base di...
H21:30 concerto live di Shadi Zaqtan, chitarrista, compositore e cantautore di Ramallah, considerato uno dei primi artisti alternativi palestinesi.
2°GIORNO: SABATO 21 SETTEMBRE
Per la seconda giornata dell'Handala Ali Fest ci spostiamo Giardino Liberato, salita S.Raffaele 3.
Partiamo dalla mattina, alle ore H11:00 con il laboratorio per bambini La Palestina disegnata e raccontata ai più piccoli e, come nel primo giorno, saranno allestite le mostre e il Bazar.
In contemporanea, alle H11:30 inizierà il Workshop sul boicottaggio accademico Dalle università riparte l’intifada studentesca tenuto dai Giovani Palestinesi d’Italia; Tiziana Terranova, docente di Studi Culturali e Media dell'Università l'Orientale; Antonio del Castello, docente a contratto di Letteratura Italiana dell'Università di Napoli Federico II; Gianfranca de rosa, docente di fisica sperimentale dell'Università di Napoli Federico II.
H13:00 pranzo palestinese a base di..
H14:30 l'ultimo dibattito del Festival sarà dedicato alla resistenza nelle carceri israeliane e alle varie forme attraverso cui questa si esplicita, con Ghassan al-Azzeh, ex prigioniero palestinese e artigiano.
H15:30 performance artistica live "Gesù non ce la fa più* di Wael Habib, artista egiziano.
H16:15 concludiamo l'Handala Ali Fest con un'assemblea pubblica di bilancio di quanto emerso nelle due giornate La resistenza palestinese oggi e domani, promuovendo i prossimi passi in supporto alla resistenza palestinese e dunque preparandoci alla manifestazione del 5 ottobre, a un anno di Genocidio.
Vi aspettiamo!
1 ANNO DI GENOCIDIO, 76 ANNI DI RESISTENZA
Vi attendiamo per il nuovo Corteo a Roma: 🗓️ 21 Settembre 2024 🕟 15,00 📍Piazza Vittorio Emanuele
Ad ormai quasi un anno dall'inizio del massacro per mano sionista, in prosecuzione con gli eccidi che già si stavano verificando ben prima del 7 ottobre 2023, chiediamo nuovamente alla città di Roma di scendere per le strade, così da riaffermare la propria solidarietà alla Resistenza ed al Popolo Palestinese. Solo nell'ultimo anno, il genocidio indotto da Israele ha prodotto i seguenti effetti: - lo sterminio di più di 41.000 persone, in gran maggioranza civili e per oltre il 70% donne e bambini (le uccisioni tra questi ultimi in particolare sono più di 16.000); - oltre 95.000 feriti, di cui molti gravissimi, con mutilazioni o disabilità anche psichiche che rimarranno a vita; - l’insicurezza alimentare per il 96% della popolazione di Gaza; - carestia e fame per oltre mezzo milione di palestinesi; - la ricomparsa della poliomelite dopo più di 25 anni a causa della distruzione delle infrastrutture idriche e sanitarie; - il bombardamento senza alcuna regola d'ingaggio di scuole, università, moschee, monumenti e persino siti archeologici, annichilendo il sistema scolastico ed il patrimonio culturale; - l’improduttività del 60% dei terreni agricoli di Gaza; - gravi danni infrastrutturali alle principali aree produttive di Gaza, tra cui Beit Lahiya, Gaza City, Deir el-Balah, Khan Younis e Rafah; - danni e distruzione di più di 151.200 edifici a Gaza ( il 63% della totalità del territorio); - in Cisgiordania, dove già prima del 7 ottobre 2023 erano stati trucidati 208 Palestinesi, solo nel 2024 ne sono stati assassinati da soldati sionisti e coloni più di 600, a cui si sommano razzie, distruzioni, furti, tra cui il maggior esproprio di terre da oltre 30 anni, pari a 12,7 chilometri quadrati, in un territorio già martoriato e piccolissimo in mano palestinese. Solo nella giornata del 10 settembre, con un raid aereo nella zona di Al-Mawasi a Khan Yunis - dichiarata dallo stesso Israele umanitaria e sicura – sono stati sterminati oltre 40 civili, con decine e decine di feriti. Nel frattempo, nel nostro paese, oltre ad essere vittime della dialettica sionista a reti unificate - con le sue menzogne e vergognose bugie - il governo italiano dà la caccia ai resistenti palestinesi riusciti a scappare dalle grinfie sioniste: fortunatamente, Mansour e Ali il 9 settembre il Tribunale del Riesame ha disposto la scarcerazione, in quanto non sussistono le accuse per terrorismo internazionale. Per questo motivo, vi invitiamo ad unirvi a noi in questa Lotta: - contro ogni doppiopesismo; - contro i crimini di guerra israeliani; - per fermare il genocidio che sta subendo il Popolo Palestinese; - per condannare le stragi sioniste ed il sostegno occidentale; - per rafforzare il boicottaggio accademico, economico e militare ad Israele, in particolare imponendo un embargo sulle armi ed il ritiro dei cittadini italiani tra le fila dell'IDF che compiono fattivamente il genocidio; - Contro la censura nelle scuole sull'oppressione e sul genocidio dei palestinesi; - per riaffermare il diritto al ritorno di tutti i profughi palestinesi, - libertà per Anan e per tutti i prigionier* ed i resistenti; - per una Palestina Libera, dal fiume al mare! C'è bisogno di ognuno di noi affinché il Popolo Palestinese non sia dimenticato e lasciato solo in questa tragedia.
Intifada fino alla Vittoria! ✌️ Palestina Libera! 🇵🇸
Opposizione da parte della questura di Roma allo svolgersi della manifestazione indetta dalle realtà di lotta in solidarietà con il popolo palestinese per il 5 ottobre 2024. Ne parliamo con un compagno.
Prima puntata, della Stagione 24/25, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.
Abbiamo iniziato una nuova stagione con la ciurma al completo e con tanto di good vibes e notizie del mondo.
Durante la prima ora della puntata abbiamo ricordato a Fabrizio Ceruso nel cinquantesimo anniversario del suo assasinio a mani dello Stato, mentre chiedeva per il diritto alla casa durante la rivolta di San Basilio. Poi abbiamo aggiornato la situazione a Gaza a 11 mesi dell'inizio del attacco sionista al popolo palestinese.
Nella seconda metà abbiamo ascoltato tanta musica grazie alle selections del nostro caro Barabbas, che prima ci ha presentato alcuni pezzi dell'etichetta Black Legacy Records e poi ci ha proposto una carrellata di tunes per arrivare alla fine della puntata puntata.
Buon ascolto!
La Playlist:
The Crystiltes - Lady Madonna
The Officinalis - South Wedding Story
Jackie Mittoo - Wall Street
Vivian Jones & Russ Disciple - Fire
Michael Exodus - Palestina Rossa RMX (Umberto Fiori 1973)
The Gladiators - Richman, Poorman
Carlmann Scott - Devil in the city
Sah Hugh - Devil man skank
Keety Roots - Faith in Jah
Yami Bolo - Random of a mans life
Keety Roots - Reparations
Jack Wilson - Love Rasta
Idren Natural - What a strength
Kandee feat. Jahzz - Skavana
Jah Version - Youths of today
Trippa Irie - I am an African
Shako Lee - None Jah Jah children
Dubzoic feat. Mannaronan - Bun out vampire
Dino - Reggae music attack
OLM - Jah vice
Juan Sorroche e Anan Yaesh. Prigioniero anarchico il primo e prigioniero palestinese ricercato da Israele il secondo. Entrambi rinchiusi nel carcere di Terni. Oltre alla repressione, può anche la solidarietà intrecciare queste vicende distinte e differenti? Ne parliamo con un compagno che sta partecipando alla mobilitazione per Juan, mentre l'avvocato Flavio Rossi Albertini (difensore di entrambi) ci aggiorna sulle udienze.
Ventesima edizione del Festival Cabudanne de sos poetas
Il festival di poesia Cabudanne de sos poetas – Settembre dei poeti viene realizzato ogni anno nel primo fine settimana del mese di settembre a Seneghe, un paese di 1800 abitanti circa nella Sardegna centro-occidentale. Quest'anno la ventesima edizione. Domani, venerdì 6 settembre uno spazio importante per la Palestina con la presentazione del libro di Francesca Albanese, "J'accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l'apartheid in Palestina e la guerra".
Interventi telefonici dal presidio davanti al Tribunale dell'Aquila per chiedere la scarcerazione di Ali Irar e Mansour Doghmosh, detenuti dalle autorità italiane con l'accusa di sostegno alla resistenza in Palestina.