Repressione
Cile: la lotta dei mapuche e la repressione del governo
Nel Cile devastato dagli incendi continua la lotta dei Mapuche. Ne parliamo con un compagno che ha vissuto in Cile e che proprio per la sua solidarietà è stato espulso dal governo cileno con una legge fatta dalla dittatura di Pinochet.
Oltre al tema dei mapuche, parliamo della nuova generazione di compagni nati dopo la dittatura e di quel che rimane del micidiale regime di Pinochet.
Sull'arresto di Aldo Milani: montatura contro il Si Cobas e presidio davanti al carcere
Nel primo audio, un responsabile del Sicobas denuncia la montatura poliziesco-padronale che ha portato all'arresto due giorni fa del coordinatore nazionale del sindacato, il compagno Aldo Milani.
Durata:13':43"
Nel secondo audio: corrispondenza dal presidio davanti al carcere di Modena dove si sta tenendo l'udienza per la convalida dell'arresto di Aldo Milani.
Durata: 2':53"
Modena: conf. stampa avv.ta di Aldo milani
22 gennaio 1980: la Polizia chiude Radio Onda Rossa
Il 22 Gennaio 1980, a Roma, la Polizia di Stato, su mandato del giudice Priore, procedette alla chiusura della sede di Radio Onda Rossa in via dei Volsci 56. Furono spiccati diversi mandati di cattura per membri della redazione.
Qui riproponiamo il filmato "È così che abbiam cominciato" dal nostro archivio e dall'archivio-video di Alfio Di Bella sulla storia della radio dal 1977 al 1982 (clicca qui per vedere il video).
Ricordiamo che quest'anno − 2017 − Radio Onda Rossa festeggerà 40 anni di attività.
Accoglienza, esclusione e sfruttamento: un approfondimento
Nell'ultima puntata di Silenzio Assordante abbiamo avuto diversi contributi telefonici.
Nel primo audio, con un compagno, vi parliamo del circuito dell'accoglienza e del lavoro gratuito obbligatorio, dispositivo che lo stato vorrebbe rafforzare nei confronti di chi è intrappolato/a nel sistema di richiesta d'asilo (secondo il linguaggio comune).
Il secondo contributo è di un compagno che vive a Borgo Mezzanone, con lui descriviamo il contesto tra CARA, ghetti e il legame tra il sistema di sfruttamento e le leggi per il controllo dell'immigrazione.
L'ultimo audio è un lungo intervento da Potenza. Attraverso questo contributo descriviamo le condizioni pesantissime nelle quali sono costrette a vivere le persone nei centri di accoglienza.
Questi ultimi due contributi sono in inglese e tradotti in italiano.
Con l'auspicio che la solidarietà nelle lotte possa scavalcare la retorica ipocrita sulla "buona accoglienza", buon ascolto.
Sguardi dagli USA: razzismo e violenze di Stato
Con un compagno del Laboratorio Crash, tra gli autori del dossier/e-book e-book di Infoaut costruito con corrispondenze ed approfondimenti dagli Stati Uniti, parliamo della situazione negli USA, dove la polizia continua ad uccidere ragazzi con la pelle scura.
Oltre allo stato poliziesco statunitense che sta muovendo guerra a chi non è bianco, commentiamo gli ultimi fatti di attualità che ci giugnono da oltreoceano, tra scioperi nelle carceri e ultime vicende delle presidenziali Clinton-Trump.
Per un approfondimento sul movimento Black Lives Matter ascolta qui.
"Quell'erba è anche mia": dopo la repressione parte la campagna del CSOA Gabrio
Dopo il blitz dello scorso 18 agosto al CSOA Gabrio, che ha portato al sequestro di alcune piante di cannabis e alla denuncia di due compagni al momento presenti all'interno del centro, parte la campagna del centro sociale Quell'erba è anche mia.
La campagna cerca di riaffermare la pratica dell’autoproduzione per contrastare e sconfiggere le mafie e il narcotraffico, contrastare le politiche proibizioniste e chiedere libertà per gli/le antiproibizionisti/e perché l’erba prodotta dal CSOA Gabrio è sempre stata condivisa.
Ne abbiamo parlato con un compagno del CSOA Gabrio.
Venezia - La lotta nel carcere di Santa Maria Maggiore e la volontà di opporsi alla Sorveglianza Speciale
Con un compagno che vive a Venezia ripercorriamo l'ultimo anno di lotte nella prigione di Santa Maria Maggiore e la solidarietà fuori dalle mura.
Dopo i trasferimenti dei detenuti in altre carceri, circa 40 fogli di via, avvisi orali e una richiesta di sorveglianza speciale vorrebbero spezzare la solidarietà.
Vi lasciamo alle parole di un compagno che ha scelto di opporsi a questa misura.
No Tav: arresti domiciliari per Nicoletta
Stamattina la Questura di Torino si è presentata a casa di Nicoletta Dosio, compagna No Tav, notificandole la misura cautelare degli arresti domiciliari in sostituzione a quella dell’obbligo di dimora.
Già il 23 giugno Nicoletta aveva subito la misura di obbligo di presentazione quotidiana ai carabinieri di Susa, da lei mai ottemperata, e quindi aggravata dal 27 lugliocon l’obbligo di dimora a Bussoleno.
le parole di Nicoletta ai nostri microfoni