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immigrazione

Sabato 28 ottobre presidio al CPR di Ponte Galeria - Domenica Asta Benefit @ BAM

Data di trasmissione
Durata 27m 19s

Con una compagna in diretta parliamo della situazione nel CPR di Ponte Galeria a Roma, delle proteste delle donne recluse e del presidio solidale previsto per questo sabato.

Con questo intervento presentiamo l'Asta prevista domenica a BAM (Centocelle), ovvero un'iniziativa benefit per i compagni e le compagne arrestate a Torino.

San Ferdinando - Lo Stato prova lo sgombero forzato della tendopoli

Data di trasmissione
Durata 21m 5s

In diretta con un compagno che vive nella tendopoli di San Ferdinando cerchiamo di capire l'operazione in corso da questa mattina.

In queste lunghe ore le persone sono state costrette a mettersi in fila per l'identificazione forzata e ancora in questo momento l'operazione continua a coinvolgere centinaia di abitanti della tendopoli.

Il fine sarebbe quello di costringere chi lavora nelle campagne della Piana di Gioia Tauro a sopravvivere ammassato/a in una fabbrica affittata da un privato.

In questi minuti i media di regime parlano di una resistenza al trasferimento delle persone che vivono in tendopoli e che rivendicano una casa. Questa opposizione, sempre secondo i media, avrebbe costretto lo Stato a rinviare l'operazione repressiva. Ci aggiorneremo più tardi con chi vive e lotta nella tendopoli per conoscere l'esito dell'odierna operazione brutale.

 

Voci sulla resistenza allo sgombero della tendopoli di San Ferdinando

Data di trasmissione

Attraverso due corrispondenze con chi abita e resiste nella tendopoli di San Ferdinando raccontiamo la lotta e le rivendicazioni di chi vive e lavora nelle campagne della Piana di Gioia Tauro.

Grazie al racconto diretto veniamo a conoscenza dei problemi e delle proteste nella nuova tendopoli-prigione dove lo stato vorrebbe deportare tutti e tutte.
Le operazioni di sgombero "umanitario" durano da 10 giorni dati gli ostacoli creati dalla resistenza degli/delle abitanti.
Buon ascolto.

Rosarno - Aggiornamenti sull'autorganizzazione degli abitanti della tendopoli in vista dello sgombero

Data di trasmissione
Durata 54m 28s

Con due solidali in diretta, parliamo dell'attuale situazione nella tendopoli e di come le persone che vi abitano hanno rifiutato interventi manipolatori dello Stato e dei sui complici, atti a dividere le persone per avere maggior facilità di procedere allo sgombero e alla deportazione.

Modena - La lotta di chi è costretto nei centri di accoglienza

Data di trasmissione
Durata 17m 47s

Un compagno ci racconta le recenti mobilitazioni portate avanti da chi è costretto, tra lavoro volontario obbligatorio e il ricatto dei documenti, a vivere nei centri di accoglienza in condizioni abominevoli.

Di seguito il comunicato diffuso dopo il corteo del 15 maggio scorso mentre per questo pomeriggio è prevista un'assemblea per continuare la lotta:

Lunedì 15 maggio, eravamo almeno 300 tra richiedenti asilo e solidali in corteo nelle strade di Modena, gridando “Documenti e libertà” e “Basta allo sfruttamento”, con striscioni e la nostra bandiera: “Dignità e documenti per i/le migranti”. Abbiamo percorso il centro-città per prendere parola e denunciare la condizione in cui siamo obbligati a vivere, e per ricordare a tutti e a tutte che non siamo invisibili, che esistiamo e che rivendichiamo i nostri diritti lottando.

Di fronte a tale mobilitazione, le istituzioni non hanno potuto ignorarci. Mentre le persone presenti continuavano a prendere parola, a cantare e a gridare sotto alla Prefettura, una delegazione ha incontrato la prefetta, chi ci ha promesso che tutte le persone richiedenti asilo hanno adesso la possibilità di ottenere la carta d'identità.
Rispetto ai tempi di attesa prima e dopo l'audizione della Commissione d'asilo, la prefetta afferma che le istituzioni e il governo si preoccupano quanto noi di accelerare i tempi di attesa, e che la legge Minniti va in quella direzione. Ma quello che non ha detto è che questa diminuzione dei tempi di attesa non mire a regolarizzarci, ma a renderci clandestini prima e più facilmente. Durante il corteo e davanti alla prefetta abbiamo quindi ribadito la nostra opposizione a questa nuova legge che ci rende ancora più precari.e, per esempio cancellando la possibilità di fare appello alla decisione della Commissione, e che riaprirà le prigioni per le persone senza documenti (CPR), di uno sarà proprio a Modena! Il nostro interesse non è il loro: le istituzioni vogliono rendere più efficace la produzione e l'espulsione dei clandestini, noi vogliamo i documenti e la libertà di movimento e installazione per tutti e tutte!
Abbiamo anche proclamato che il volontariato deve essere realmente volontario, denunciando i ricatti ai quali siamo sottomessi da parte di operatori e operatrici: ci viene detto che lavorare gratis serve ad avere i documenti, ma non è vero. Per integrarci, ci servono i documenti! In più abbiamo denunciato che spesso il pocket money è spesso dato in maniera non corretta, e che gli accompagnamenti sanitari non sono sempre fatti: la prefetta ha detto che farà dei controlli rispetto a ciò, vedremo se la situazione cambierà oppure no.

Il raduno, che era ancora numero e pronto a dimostrare la sua determinazione, dalla Prefettura è partito in corteo verso la Questura, per avere delle risposte sulla questione dei permessi di soggiorno temporanei. Abbiamo incontrato il capo della Questura in presenza dei responsabili di vari offici, che hanno assicurato che la lista di prenotazione per rinnovare il permesso di soggiorno temporaneo è sbloccata e che quindi oggi è possibile fissare l'appuntamento in Questura.
Abbiamo chiesto di poter fare questo genere di pratiche senza l'operatore/operatrice se si rifiuta di accompagnarci, nonostante in teoria sarebbe il loro lavoro. Abbiamo anche denunciato che riceviamo spesso dei documenti già scaduti. Entro 7 giorni dovranno risponderci su queste questioni.

Sono state fatte delle promesse, delle altre rivendicazioni non sono state ascoltate: in ogni caso non ci fermeremo, la mobilitazione è solo all'inizio! Ci nascondo la legge e i nostri diritti per raccontarci delle bugie. Nei abbiamo abbastanza di queste condizioni di vita umilianti, ne abbiamo abbastanza di farci trattare come se non avessimo diritti. Viviamo qui, restiamo qui, continueremo a lottare qui!

Per questo chiediamo di partecipare a un nuovo incontro pubblico domenica 21 Maggio in Piazza Matteotti a Modena alle ore 16:00.
La lotta continua