Con una compagna ci aggiorniamo riguardo la situazione alla frontiera tra Spagna e Marocco.
Proviamo quindi a ragionare sui dispositivi testati in quel contesto, ritrovandoli nella guerra alle persone migranti in questa prima fase degli accordi fra Europa e Turchia.
Con una compagna di Torino facciamo il punto riguardo il CIE di Corso Brunelleschi.
Le continue proteste delle persone recluse hanno portato al danneggiamento dell'unica sezione completamente funzionante, poiché recentemente ristrutturata, del centro di identificazione ed espulsione torinese.
Durante la corrispondenza veniamo a sapere dei continui tentativi di isolare i reclusi anche dalla solidarietà esterna.
Numerose denunce e tre espulsioni hanno riguardato i/le solidali che periodicamente si recano davanti le mura del CIE.
I compagni e le compagne hanno organizzato un presidio per domenica 10 aprile.
Per approfondire potete leggere qui.
Attraverso due corrispondenze facciamo il punto sulla militarizzazione delle frontiere e la guerra contro le persone migranti che dal Marocco provano ad entrare in Europa passando per la Spagna.
Per il 6 febbraio, sono previste numerose mobilitazioni in Marocco e in alcune città europee, a due anni dal masssacro di migranti per mano della guardia civile spagnola a Ceuta.
La prima corrispondenza è con una compagna che ci racconta la situazione in Marocco e gli appuntamenti di lotta previsti per oggi.
La seconda corrispondenza è con una compagna di Barcellona che ci racconta del CIE in città, dei controlli in strada e di un appuntamento contro le frontiere interne, previsto in contemporanea con le altre mobilitazioni.
Buon ascolto.
radioafrica è uno spazio radiofonico che da motli anni si occupa di musica, cultura, storia, politica dal grande continente africano. va in onda ogni sabato pomeriggio alle 16.30. dall'incontro con 25 o'clock, nasce una interessante miscela di suoni e ragionamenti, che ci riguardano, che sono necessari a ribaltare la direzione r l'orintamento delle convenzioni, dei luoghi comuni. buon ascolto.
Una lunga chiacchierata con i nostri amici e compagni della cucina sociale di Londra su divresi temi dell'attualità britannica, dallo spettro dell'invasione degli immigrati alle mobilitazioni in solidarietà con i rifugiati e le rifugiate, dall'elezione di Jeremy Corbyn alla guida del labour party agli omicidi di giovanissimi nella periferia londinese.
L'ondata migratoria inarrestabile, modificherà sempre più la composizione della classe operaia, della massa proletaria. Già ne abbiamo esempi nei movimenti di occupazione delle case e nella lotta dei facchini della logistica. Cambieranno le forme di lotta e di autorganizzazione e anche la repressione si orienterà sempre più al controllo dei territori.
Corrispondenza con un recluso del CIE di Ponte Galeria riguardo una protesta collettiva nella sezione maschile.
La protesta è iniziata quando all'ora di cena hanno ricevuto del cibo scaduto.
Attraverso la corrispondenza aggiorniamo riguardo gli ultimi due giorni dentro il lager per migranti alle porte di Roma, in vista del presidio solidale che si terrà sabato 5 settembre
Nella puntata di venerdì 28 agosto abbiamo scelto di aggiornare riguardo la situazione nei Centri di Identificazione ed Espulsione di Torino, Roma e Bari.
La prima corrispondenza è con una compagna di Torino che ci aggiorna riguardo la conclusione dello sciopero della fame che diverse persone recluse hanno scelto di portare avanti per conquistarsi la libertà.
Con lei discutiamo riguardo la ristrutturazione del CIE di Corso Brunelleschi e diamo aggiornamenti riguardo le misure restrittive in cui si trovano alcuni compagni e compagne impegnate nella lotta contro la macchina delle espulsioni.
La seconda corrispondenza è con un recluso del CIE di Ponte Galeria a Roma, in vista del presidio solidale che si terrà sabato 5 settembre. Con lui veniamo a sapere del tentativo di fare la corda di un recluso che ha alcuni problemi di salute. Solo grazie all'intervento dei compagni di prigionia il ragazzo non ha perso la vita.
La persona con cui parliamo ci legge un testo da lui scritto ed intitolato "Cronaca di un'ordinaria disperazione", per raccontare a tutti e tutte la situazione nel centro, le condizioni di prigionia e le resistenze quotidiane.
La terza ed ultima corrispondenza è con un compagno impegnato nell'organizzazione di un presidio solidale che si terrà sabato 29 agosto davanti il CIE di Bari Palese. Grazie a questa corrispondenza continuiamo a parlare della situazione dentro il CIE e dei tentacoli della "Connecting People", ente gestore che da anni fa business sull'internamento delle persone migranti.
Corrispondenza con un compagno riguardo la sentenza del 23 luglio, nel processo contro compagni e compagne impegnate nella lotta contro la macchina delle espulsioni a Torino.
L'inchiesta, del febbraio del 2010, portò ad una vasta operazione di polizia con incursioni nelle case dei compagni ed arresti preventivi.
L'udienza di ieri ha portato a condanne da 6 mesi a 3 anni e mezzo. In aula, seppur in gabbia, era presente anche Paolo, attualmente detenuto a Novara per aver cercato di contrastare un rastrellamento di "senza documenti".
Corrispondenza con un recluso del CIE di Bari Palese che ci racconta la situazione nel centro, dopo 3 giornate di sciopero della fame che ha visto coinvolte tutte le persone recluse.
Lo sciopero della fame si è concluso per diverse ragioni, tra le motivazioni collettive però, c'era anche lo stato di salute che lo vede costretto a letto da più di 20 giorni, senza ricevere alcuna assistenza medica.