Morte di Nien: fatta l'autopsia
Oggi l'autopsia fatta sul corpo di Nien, senegalese morto ieri a trastevere durante una retata dei vigili urbani. parla l'avvocato Santini dell'associazione progetto diritti
Oggi l'autopsia fatta sul corpo di Nien, senegalese morto ieri a trastevere durante una retata dei vigili urbani. parla l'avvocato Santini dell'associazione progetto diritti
Con un compagno che vive nella tendopoli di San Ferdinando (Calabria) parliamo della mobilitazione No Confini - No Sfruttamento e del corteo nazionale avvenuto a Foggia il 24 aprile scorso.
Attraverso il suo intervento apprendiamo della liberazione delle 17 persone arrestate il 30 marzo scorso, come rappresaglia riguardo la rivolta avvenuta il 27 ottobre 2016 nel CARA di Borgo Mezzanone.
Al loro fianco, prima del corteo, un presidio si è infatti svolto davanti le mura del carcere di Foggia.
Le analisi del compagno si dilungano sulle modalità scelte per portare avanti la lotta, nel tentativo di allargare la responsabilità collettiva e fronteggiare le organizzazioni che vogliono contenere e appropriarsi dei percorsi di autorganizzazione.
L'intervento è in inglese, tradotto in italiano.
Durante l'ultima puntata di Silenzio Assordante, grazie al contributo di una compagna, abbiamo affrontato tecnicamente le disposizioni contenute nella nuova legge per reprimere le persone immigrate.
Nel secondo contributo audio trovate qualche dettaglio sugli attuali accordi tra Italia e Libia.
Durante l'ultima puntata di Silenzio Assordante, con due compagne della rete Campagne in Lotta abbiamo approfondito il legame funzionale tra la filiera del pomodoro nel foggiano e il sistema dei campi, informali e di stato, in cui vivono migliaia di persone immigrate in Italia.
Ad una settimana dal violento sgombero del Ghetto di Rignano, il tempo delle analisi per accompagnare le lotte.
Grazie al contributo di una solidale, abbiamo raccontato le resistenze che le donne recluse stanno portando avanti nel Lager di Ponte Galeria.
Buon ascolto
Nell'ultima puntata di Silenzio Assordante abbiamo avuto diversi contributi telefonici.
Nel primo audio, con un compagno, vi parliamo del circuito dell'accoglienza e del lavoro gratuito obbligatorio, dispositivo che lo stato vorrebbe rafforzare nei confronti di chi è intrappolato/a nel sistema di richiesta d'asilo (secondo il linguaggio comune).
Il secondo contributo è di un compagno che vive a Borgo Mezzanone, con lui descriviamo il contesto tra CARA, ghetti e il legame tra il sistema di sfruttamento e le leggi per il controllo dell'immigrazione.
L'ultimo audio è un lungo intervento da Potenza. Attraverso questo contributo descriviamo le condizioni pesantissime nelle quali sono costrette a vivere le persone nei centri di accoglienza.
Questi ultimi due contributi sono in inglese e tradotti in italiano.
Con l'auspicio che la solidarietà nelle lotte possa scavalcare la retorica ipocrita sulla "buona accoglienza", buon ascolto.
Nella città ligure, al confine con la Francia, resta ancora estremamente precaria la situazione di oltre 500 migranti, dislocati tra il campo governativo della CRI (Croce Rossa Italiana) e i locali di una parrocchia locale.
Ventimiglia è città militarizzata; un'infame ordinanza comunale vieta a chiunque di somministrare pasti ai migranti. Solo il campo della Croce Rossa, volutamente posto ai margini della cittadina, è autorizzato ad ospitare ragazze e ragazzi oltreché dar loro cibo.
I/le solidali di Progetto20k hanno deciso di sfidare e violare tale ordinanza praticando così una "solidarietà clandestina".
Ascolta gli aggiornamenti da Ventimiglia con una solidale di Progetto20k.
Nella seconda corrispondenza una compagna NoBorders 20miglia ci parla della scure repressiva che si è abbattuta sui solidali, già dall'anno scorso. Misure amministrative come fogli di via, denunce, cariche e intimidazioni sono le risposte dello Stato ai tentativi di solidarietà militante e attiva dei singoli con i migranti.
Cosa sta succedendo a Como, al confine italo-svizzero?
Almeno 500 migranti sono ammassati alla stazione FS di Como San Giovanni. Molti di loro cercano di varcare il confine ma la Svizzera ha chiuso la frontiera e dnque i migranti vengono respinti e per loro sono pronte nuove deportazioni (destinazione Taranto). Diversa la composizione etnica dei migranti: uomini, donne e minori da Nigeria, Senegal, Etiopia, Somalia, Ghana, addirittura un ragazzo palestinese.
Andrea Cegna, redattore di Radio Onda d'Urto e collaboratore de "il manifesto" (qui i suoi contributi sul tema), ci fa un quadro e una sintesi delle giornate precedenti nella città, tra tensioni con la polizia e il tentativo di mobilitazione dell'associazionismo locale comasco ed elvetico.
Nella seconda corrispondenza, un solidale di Como ci dà le sue impressioni, tra tentativi di autorganizzazione dei migranti (frenati però dalla diversa composizione dei richiedenti asilo) e mobilitazione dei solidali, in una situazione comunque estremamente fluida.
Per info e mettersi in contatto con i/le solidali scrivere a retesolidalecomo@gmail.com
Un compagno di Meelting Pot Europa racconta la protesta autoconvocata di questa mattina a Trento. Richiedenti asilo protestano per i tempi lunghissimi per il rilascio dello status di rifugiato.
Con un compagno di Atene apriamo un ragionamento riguardo i primi effetti degli accordi tra EU e Turchia nel contesto greco.
Attraverso alcuni riferimenti riguardo la situazione nei centri di detenzione per migranti guardiamo al ruolo delle organizzazioni umanitarie nella gestione del controllo.
La corrispondenza ci parla di alcune esperienze di lotta messe in campo da compagni/e e persone migranti e di come risuona la solidarietà tra la popolazione.
Qui potete ascoltare una corrispondenza andata in onda un mese fa con una compagna presente ad Idomeni. Il contesto è in continua evoluzione e le proteste delle persone migranti sono quotidiane fino a rompere la detenzione negli hotspot, i nuovi centri europei per l'identificazione forzata.