Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

occupazione

Bologna: nuova occupazione di Social Log

Data di trasmissione
Durata 3m 2s

Il comunicato di Social Log di seguito, la corrispondenza con un compagno dall'occupazione.

 

Dopo un percorso iniziato all’incirca tre mesi fa con il progetto "Social Log- La logistica delle lotte", questa mattina dodici nuclei composti da famiglie con  bambini piccoli, ragazze madri e donne incinta insieme a Social Log, hanno deciso di riprendersi una delle tante palazzine vuote a Bologna (e precisamente  all’interno del quartiere Bolognina), in questo caso di proprietà di una società per azioni.

Dopo che tutti e tutte abbiamo avuto accesso alla struttura e stavano iniziando i lavori di sistemazione e riqualifica degli spazi per adibirli all’uso abitativo, sono intervenute otto volanti con tanto di digos e  un primo tentativo , dopo varie provocazioni, di intromettersi negli immobili.

La determinazione delle famiglie e dei solidali giunti sul posto, hanno impedito questo ingresso ed il primo tentativo di sgombero. In un secondo momento, a lavori ripresi dopo l’allontanamento delle forze dell’ordine, ecco  l’arrivo degli azionisti della società per azioni proprietaria dell’immobile con la loro arroganza e prepotenza nel rivendicare la proprietà e il suo utilizzo, gli ha portati a sferrare,  a loro dire, qualche  “ceffone”.

L’immediata prontezza e resistenza degli occupanti ha colto impreparati gli azionisti, che con una catena tentavano di chiudere gli ingressi. Un finto malore poi, di uno degli irruenti proprietari, ha costretto l’ambulanza ad intervenire sul posto per il trasferirlo in ospedale dal quale è stato subito dimesso senza nessuna prognosi.

Di fronte ai fatti di stamattina, la nostra determinazione non può che aumentare e realizzare quella che è la vera grande opera composta da tre fattori: casa, reddito, dignità. Sono sempre più gli studenti, i precari e gli immigrati senza un tetto sopra la testa, persone che si ritrovano di fronte ad un caro vita dettato dai ritmi sempre più battenti della crisi e delle forme di austerity che stiamo attraversando. Ed è in questo contesto che possiamo vedere, giorno dopo giorno, come la problematica del diritto all’abitare è un problema per cui lottare quotidianamente, appoggiandosi appunto alle pratiche di lotta e riappropriazione, come l’occupazione, che sappiamo saper ottenere, e subito, una vera risposta ai bisogni  di chi lotta, senza passare dalle istituzioni, come il comune, che non sanno, né mai hanno saputo dare, una risposta concreta e immediata alle necessità della gente.

Diamo quindi il benvenuto a questa nuova occupazione bolognese in via Mario de’ Maria, un ulteriore esempio della riconquista a spinta di diritti, riappropriazione di piccole fette di reddito che ci appartengono. Queste sono le parole che vogliamo trasmettere agli abitanti  del quartiere Bolognina, lanciando un appello alla Bologna solidale alle nostre lotte e invitando tutti e tutte a partecipare all’assemblea che si terrà domani nel nuovo stabile occupato a scopo abitativo alle ore 18, per confrontarci insieme sulla questione del diritto all’abitare.

#STOPSFRATTI!

Domani assemblea all'occupazione di p.zza Indipendenza

Data di trasmissione
Durata 10m 50s

Avvenuta il 12 ottobre scorso, l'occupazione di piazza Indipendenza rappresenta la risposta viva e reale dei movimenti sociali di fronte a questioni cruciali, come l'accoglienza e le politiche per i rifugiati e i richiedenti asilo. Da esclusi a protagonisti del conflitto sociale, sono i migranti in prima persona a rivendicare l'importanza di questa esperienza, e lanciano un'assemblea cittadina che si svolgerà domani pomeriggio alle 17.

Roma: occupato studentato in via De Lollis

Data di trasmissione
Durata 6m 52s

Stamattina gli studenti universitari vincitori di borsa di studio hanno occupato un'ala dello studentato di via De Lollis chiusa da tempo sebbene perfettamente agibile.  Rivendicano l'alloggio che gli spetta e denunciano la grave situazione generatasi negli studentati romani, dove sembrano essere più coloro che pagano per ottenere un posto letto rispetto a quanti ne avrebbero pienamente diritto.

Sullo sgombero di domenica a Monte Mario

Data di trasmissione
Durata 18m 7s
Durata 11m 52s

Circa ottanta persone sono state sgomberate dalla polizia e la digos domenica mattina, a seguito dell'occupazione di un edificio vuoto da anni appartenente, a quanto pare, alla Tosinvest, del gruppo Angelucci. L'evacuazione è stata piuttosto violenta, c'è stato un arresto. Ci racconta tutto uno degli occupanti. Segue la testimonianza di un compagno solidale che ha assistito alle operazioni di sgombero, a cui le istituzioni, incredibilmente, hanno successivamente dato il "compito" di trovare una possibile sistemazione alle persone cacciate dallo stabile.

Roma: occupata sede di agenzia di stampa spagnola

Data di trasmissione
Durata 5m 27s

Questa mattina un nutrito gruppo di militanti del Comitato “Un caso basco a Roma” ha occupato la sede dell’agenzia stampa spagnola EFE, in Piazza Navona 106. Un’azione che ha puntato l’indice contro la principale agenzia stampa al soldo del governo di Madrid, sempre pronta a criminalizzare la lotta per l’autonomia dei militanti baschi e soprattutto schiacciata in maniera acritica sulla ragion di Stato del governo spagnolo, nonostante le torture e le leggi speciali che – come ha recentemente ricordato la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo – sono in aperta contraddizione con la “condotta democratica” che si dice di applicare in Euskal Herrira.

http://uncasobascoaroma.noblogs.org/

Palestina: tre morti a Qalandia

Data di trasmissione
Durata 6m 36s
Durata 11m 31s

Nella notte l'esercito israeliano ha ucciso tre palestinesi a Qalandia. Forti le proteste e gli scontri a Qalandia, Hebron, Jenin, Aida Camp. Oltre all'esercito israeliano che ad Aida camp ha ferito con un proiettile di gomma un bimbo di otto anni che ha perso un occhio, è intervenuta anche la polizia palestinese a repremire le proteste. Tutto questo mentre a Jerico l'ANP trattava con la mediazione americana, con lo Statod'Israele.

Nella seconda corrispondenza un compagno che sta partecipando al campo di solidarietà ad Aida ci racconta della lotta del villagio di Al Tuwani, a sud di Hebron.