Da piazzale Clodio la corrispondenza con un compagna che relaziona sulle condanne comminate, nella sentenza di primo grado, ad alcuni compagni.
Oggi alle 18, L38 Squat, via Giuliotti, Laurentino 38 sul reato di devastazione e saccheggio anche con interventi sui processi di Cremona per la manifestazione antifa del 24 gennaio 2015 e di Milano per il corteo No Expo del 1 maggio 2016.
Si è aperto il presidio in solidarietà con gli imputati e le imputate per il 15 ottobre 2011.
Con Chucky nel cuore!
La prima corrispondenza con una compagna di Roma delinea i contorni della giornata, la seconda con un compagno di Cremona, presente al presidio ricollega la vicenda giudiziaria seguita al 15 ottobre a quella che ha investito compagni/e dopo la manifestazione antifascista di Cremona in seguito all'aggressione di Casapound al Csa Dordoni.
La terza corrispondenza è con un compagno della campagna Scaeniamoli che segue il processo contro compagn* per la manifestazione NO Expo del 1 maggio 2015 a Milano
Martedì 10 maggio, al tribunale di Torino, verrà letta la sentenza di un processo a carico di due compagni, Gabriele e Padino. Le richieste di condanna espresse da Paladino e Rinaudo sono tra le più alte richieste nei confronti dei NOTAV fino ad oggi: 9 anni di carcere (6 anni con rito abbreviato).
L'appuntamento è per domani alle 9 di mattina al presidio NOTAV di Susa (To) per lavori di sistemazione in vista della stagione estiva. Alle 12.30 seguirà un pranzo sociale discutendo l'esito della sentenza.
In caso di pioggia il presidio si sposterà a Venaus.
Abbiamo sentito Simonetta, redattrice del portale d'informazione NOTAV tgmaddalena.it.
Rimini 06/05/2016. Questa mattina con un'assurda operazione poliziesca 6 persone sono state condotte agli arresti domiciliari con restrizioni e sono state notificate più di 20 denunce a piede libero per i fatti del 9 marzo 2014 in cui alcuni antifascisti riminesi rischiarono di perdere la vita per accoltellamento da parte di noti fascisti della zona.
L'inchiesta non ha portato ad alcun provvedimento restrittivo per i fascisti coinvolti, nonostante si sia da poco concluso il processo con una condanna a loro carico per tentato omicidio.
Questa è l'ennesima dimostrazione di come i fascisti abbiano piena legittimità e copertura ad agire indisturbati nelle nostre città, mentre la repressione agisce sempre sugli antifascisti e su chi lotta per un mondo più giusto al rischio della propria vita.
Seguiranno aggiornamenti.
Liber* tutt* subito! L'antifascismo non si processa!
Un compagno che è stato a Parigi in questi giorni racconta ai nostri microfoni, ospite di Sapienza Clandestina, la realtà dei movimenti sociali della capitale francese: dall'esuberanza dei giovani studenti all'immobilismo di una parte del movimento sindacale.
Qual è la composizione sociale delle lotte, quali le prospettive future?
Il racconto di alcune giornate di lotta, a partire dal grande sciopero generale del 28 aprile.
Durante la trasmissione "Vengo anch'io" abbiamo sentito telefonicamente una compagna che vive a Parigi da diversi anni.
Ci ha raccontato il clima che si respira nella capitale francese dopo messi di lotte, scioperi e manifestazioni contro la Loi Travail, il Jobs Act transalpino. Anche oggi, 1° maggio, festa dei/delle lavoratori/lavoratrici, Parigi ha visto una manifestazione di matrice libertaria, spezzone sociale particolarmente attivo nelle lotte di questi ultimi mesi.
La chiacchierata si è poi snodata tra analisi del livello della repressione, ruolo del Partito Socialista e futuro delle lotte.
Durata: 22 minuti
Aggiungiamo una corrispondenza di lunedì 2 maggio sullo sciopero generale del 28 aprile in Francia con alcune riflessioni sulla composizione delle lotte e dei cortei contro la legge sul lavoro e un approfondimento sulla piazza Nuit Debout a Place de la Republique a Parigi.
Un'altra settimana di mobilitazione in tutto l'Egitto, in particolare al Cairo e ad Alessadria. A scatenare la protesta la decisione del governo di Al Sisi di vendere due isole Tiran e Sanafir all'Arabia Saudita.
Tantissimi i giovani in piazza, più di 400 gli arresti. La repressione in Egitto è sempre più forte e sta colpendo tutti e tutte compresi giornalisti e giornaliste. Sentiamo la corrispondenza con una compagna
“Se toccano uno, toccano tutti”. E’ questo lo spirito con cui tremila persone sabato sono scese in piazza a sostegno degli 86 studenti e attivisti sotto processo per le mobilitazioni dell’Onda studentesca che, tra il 2008 e il 2011, si opponeva alla riforma Gelmini, ai tagli all’istruzione pubblica e all’aziendalizzazione delle Università. Settanta gli anni di carcere richiesti dal PM Coletta, ostinato nel portare avanti l’assurda e grave accusa di “associazione a delinquere” contro sette degli imputati. Tante le lotte che sono scese in piazza a rivendicare la legittimità dei movimenti e dei conflitti che, a cinque anni di distanza, continuano a contrapporsi alle politiche di austerità e impoverimento.
Una chiacchierata sulle trasformazioni di Torino, dalla ristrutturazione urbana post-fordista alla repressione delle lotte sociali (università, spazi sociali, lotta per la casa, Val Susa-NoTav).
Durata: 9'36'' [estratto dall'intervista ai Bull Brigade, ascoltabile qui]
Dopo la data romana del tour che li vede impegnati nel presentare l'ultimo album "Vita Libertà" (ascoltabile qui), i Bull Brigade sono venuti a trovarci nei nostri studi.
Ne è uscita una bella chiacchierata sulle trasformazioni e i processi urbani della loro città (Torino), sulla repressione statale in corso in Piemonte, senza trascurare i dettagli della loro ultima fatica discografica e i loro futuri progetti.
Come ci ricorda il cantante Eugenio, i Bull Brigade videro la luce negli studi di Radio Black Out.
Da ascoltare per intero dato che vengono presentati e commentati molti dei pezzi del loro album.
Con la speranza di averli presto nuovamente in concerto a Roma, magari a sostegno di Radio Onda Rossa, Oi!