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Unione europea

Spinte a produrre più armi in Europa

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Durata 22m 43s

Con Federico Giusti, No CampDarby, affrontiamo il tema di un suo approfondimento sul sito dell'Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e della ricerca che affronta attraverso il Rapporto di Mediobanca sulla difesa a cura del suo centro studi il tema della produzione di armi in Europa e le spinte ad aumentarla.

La scuola italiana deferita. Lo dice l'Europa: è abuso di precariato

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Riparliamo dell'abuso di precariato nella scuola perché la Commissione Europea (dopo 25 anni dalla Direttiva 70/1999) ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per violazione della normativa sul lavoro a tempo determinato: l’Italia non ha adottato misure sufficienti per porre fine all’uso “abusivo” dei contratti a termine e alle condizioni di lavoro discriminatorie per il personale docente e ATA.

A tale proposito sabato 12 ottobre manifestazione nazionale a Roma (corteo ore 15 da Piazza Vittorio), su iniziativa di ESP (Educazione senza prezzo): ne parliamo con Mario Sanguinetti (Cobas Scuola Tuscia)

Parliamo poi dei 3 corsi di pedagogia hacker per docenti organizzati da C.I.R.C.E., gratuiti e riconosciuti dal Ministero: corrispondenza con un organizzatore. Info e iscrizioni qui.

balkanika

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Durata 1h 51m 52s

In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato, tramite la voce di Alessandro Orsetti, delle mobilitazioni di Ottobre per chiedere il rilascio di Öcalan capo spirituale della rivoluzione Curda nel Rojava, raccontando brevemente della storia del confederalismo democratico.

E' iniziato poi uno strano viaggio in cui abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici. 

Gli investimenti dell'Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull'alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all'immigrazione dell'EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell'accoglienza per ingraziarsi l'Europa. L'operazione Open Balkan fallita che mostra l'inutilità di calare soluzioni dall'alto come fa L'EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell'acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.

Tutti (gli Stati) contro Big Tech?

Data di trasmissione
Durata 1h 48m
Durata 20m 7s
Durata 44m 9s
Durata 11m 1s

Puntata all'insegna dei provvedimenti statali nei confronti di colossi della tecnologia.

Partiamo con gli Usa, dove l'Antitrust ha riconosciuto Google come monopolista. Ma è presto per cantare vittoria.

Spostiamoci in Francia, dove Durov - proprietario di Telegram - è stato arrestato (poi rilasciato su cauzione con divieto di lasciare la Francia), rimandando parte del redazionale sull'argomento ma dando aggiornamenti e notizie ulteriori; difficilmente è solo una coincidenza anche l'apertura di un'indagine da parte Ue sul fatto che Telegram avrebbe minimizzato sul numero di utenti in modo da sfuggire alle richieste del Dsa.
Cogliamo l'occasione per parlare di Telegram e della sua presunta "sicurezza". Anzi, visto che ci siamo, raccogliamo un po' di notiziole su backdoor dentro a software di messaggistica.

Infine andiamo in Brasile, dove X è da poco stato bloccato per aver rifiutato di nominare un rappresentante legale. Molti utenti si sono spostati su Bluesky, sistema simile a Twitter ma sedicente decentralizzato. Parliamo quindi di questa moda della decentralizzazione e mettiamola nel contesto.

Quando i gattini fanno QWAC!

Data di trasmissione
Durata 1h 47m 27s
Durata 37m 1s
Durata 7m 35s
Durata 29m 40s
Durata 21m 58s

Iniziamo con un QWAC! La proposta di regolamento dell'unione europea riguardo all'identità digitale include una sezione (non molto pertinente) sui certificati web qualificati. Nonostante il regolamento non preveda niente a riguardo, l'implementazione che si preannuncia potrebbe essere molto negativa (permettendo indirettamente un grosso controllo governativo sulla crittografia su Internet) e per nulla funzionale.

Proseguiamo con un MIAO. Traendo spunto dall'intervento di un nostro compagno, parliamo del calo nell'uso dei social network. Va detto che questo calo è leggero e molto specifico di alcune fasce d'età e parti del mondo. In preda al pensiero desiderante ragioniamo sulle cause del fenomeno.

Diamo qualche dato sul blackout delle telecomunicazioni a Gaza. Un blackout che fa parte della strategia di isolamento perpetrata da Israele.

Notiziole assortite in chiusura.

Chi ci pensa ai bambini

Data di trasmissione
Durata 1h 52m 59s
Durata 53m 38s
Durata 23m 46s

Apriamo la trasmissione mandando un estratto dall'ultima puntata di stakkastakka riguardo alla scoperta da parte degli amministratori di un server di chat che le loro comunicazioni erano state intercettate da alcuni mesi. Il tutto scoperto grazie a delle attente analisi tecniche e al pressapochismo degli intercettatori. Il frammento che abbiamo mandato inizia intorno al minuto 20.

Raccontiamo di due leggi che avrebbero come scopo ufficiale la protezione dei bambini dalla pedopornografia, e come risultato reale quello della diminuzione della riservatezza per chiunque.

La prima è quella britannica, una legge effettivamente approvata, che si presenta con un testo molto generico che rimanda molte questioni a successivi regolamenti attuativi; da quanto si capisce, potrebbe applicarsi a praticamente qualsiasi servizio Internet che coinvolga lo scambio di dati tra utenti (diretto o indiretto che sia), mettendo a rischio da Wikipedia ai principali servizi di chat.

La seconda è quella europea, che invece è fortunatamente ancora allo stato di proposta, ed è nota con il nome di ChatControl. Anche se qui non c'è un testo definitivo, è interessante guardare la modalità con cui si sta discutendo, ovvero un lobbying abbastanza esplicito da sedicenti associazioni no-profit per la difesa dei diritti dei minori, che di fatto rappresentano gli interessi economici di aziende che operano nel settore della sorveglianza.

Passiamo così alle notiziole:

  • È lecito che youtube abbia tecnologie contro gli adblocker? Forse no, a meno che non lo scriva nella privacy policy
  • È più criminale fondare una banca o comprare un social network? Ce lo dirà Elon Musk
  • Apple non protegge il tuo MAC (address)
  • Merendine non adatte ai minori
  • Addio, addio amore... Ciao Wordpad, che il cestino ti sia lieve.

 

Chi scrive le norme tecniche?

Data di trasmissione

Puntata quasi monografica: a partire dalla recente entrata in vigore di una legge che permette il riutilizzo di rifiuti elettronici, parliamo non solo della legge e dei regolamenti che prescrive, ma anche del modo in cui questi ed altri regolamenti vengono creati, degli enti che scrivono i testi e di quali settori economici e sociali vengono da essi rappresentati.

Per concludere, una singola notiziola: gli ultimi iPhone sono più riparabili, sì, ma solo per Apple stessa. Tutto merito del parts-pairing.

Chat controllate, autoformazione criminalizzata

Data di trasmissione
Durata 1h 36m 29s

Apriamo dando degli aggiornamenti su Chat Control 2.0, il nuovo tentativo dell'unione europea di proibire la cifratura dei dati con il pretesto della lotta alla pedopornografia.

Riprendendo il comunicato de La Quadrature Du Net, aggiorniamo sul clima che si respira in Francia per chi promuove consapevolezza nell'uso delle tecnologie digitale: nel tentativo di criminalizzare i movimenti sociali con l'accusa di terrorismo, vengono criminalizzate le loro pratiche di sicurezza, l'utilizzo di specifici strumenti, l'autoformazione all'uso di tecnologie rispettose della privacy e persino le opinioni anti-GAFAM.

A seguire, la solita carrellata di notiziole.

Le vittorie di Erdogan appoggiato da Nato e Ue

Data di trasmissione
Durata 27m 27s

Con Murat Cinar, redattore di Pressenza, commentiamo quella che è stata l'ennesima vittoria politica di Erdogan supportato dal sedicente occidente: Svezia e Finlandia condannano il PKK, si dispongono a concedere estradizioni, viene inoltre lasciato mano libera alla Turchia in Siria.

Si parla poi del tentativo di portare nelle strade di Istanbul, vietato dal 2015