Approfondimento sulle ultime ore in Turchia e del cosidetto colpo di stato fallito che si sarebbe consumato nella notte tra venerdi e sabato. Rassegna stampa e corrispondenze con Alberto Negri de Il sole 24ore, uikionlus, infoturchia. In conclusione una corrispondenza con la Val di Susa in occasione della due giornate di lotta contro il cantiere del Tav.
Trasmissione settimanale in onda tutti i lunedì dalle 16 alle 17.00 dedicata all'Europa, alle sue politiche, alle sue contraddizioni e alla sua crisi.
Argomenti trattati in questa puntata:
-Brexit: governo inglese e UE fanno melina su chi deve fare la prima mossa per l'apertura ufficiale della brexit. Scozia e Irlanda vorrebbero restare nella Ue, ma per farlo devono prima separarsi dal regno unito;
-Spagna: Alle elezioni Podemos manca l'obiettivo mentre si rafforza il PPE, ma una maggioranza possibile al momento non si vede;
-Francia: la crisi economica è più profonda di quanto si lascia intendere, mentre il movimento di lotta attraversa una fase di stanca;
-Turchia: Erdogan contro il gay pride.
Con un compagno di Atene apriamo un ragionamento riguardo i primi effetti degli accordi tra EU e Turchia nel contesto greco.
Attraverso alcuni riferimenti riguardo la situazione nei centri di detenzione per migranti guardiamo al ruolo delle organizzazioni umanitarie nella gestione del controllo.
La corrispondenza ci parla di alcune esperienze di lotta messe in campo da compagni/e e persone migranti e di come risuona la solidarietà tra la popolazione.
Qui potete ascoltare una corrispondenza andata in onda un mese fa con una compagna presente ad Idomeni. Il contesto è in continua evoluzione e le proteste delle persone migranti sono quotidiane fino a rompere la detenzione negli hotspot, i nuovi centri europei per l'identificazione forzata.
Corrispondenza con Barbara Spinelli Giuristi Democratici e Rete Kurdistan sulla vicendi degli arresti degli avvocati curdi appartenenti all'associazione degli avvocati libertari ÖHD (Özgürlükçü Hukukçular Derne– Associazione Avvocati per la Libertà), scarcerati sabato e oggi nuovamente imprigionati.
Un aggiornamento con un compagno dalla Turchia sulla chiusura di "Zaman", un giornale nato per sostenere Erdogan ma poi diventato suo acerrimo nemico. Il quotidiano, dopo essere stato chiuso, è stato riaperto in versione filo-governativa.
Gli attacchi nel sud-est da parte dell'esercito turco contro le cittadine curde non si fermano e saldano ancora di più l'alleanza tra Erdogan e i vertici militari. E infine l'intenzione di Erdogan di voler costruire una città cuscinetto per accogliere i rifugiati siriani, tra il cantone di Kobane e quello di Afrin.
Un aggiornamento con un compagno dalla Turchia sulla chiusura di Zaman, il giornale nato per sostenere Erdogan e ora diventato suo acerrimo nemico. Gli attacchi nel sud est da parte dell'esercito turco contro le cittadine curde non si fermano e saldano ancora di più l'alleanza tra Erdogan e i vertici militari. E infine l'intenzione di Erdogan di voler costruire una città cuscinetto per accogliere i rifugiati siriani, tra il cantone di Kobane e e quello di Afrin.
Intervista alle compagne del Dipartimento delle donne di Sur-Amed che abbiamo
incontrato a dicembre 2015 in Germania.
Alcune compagne del MFLA hanno incontrato a dicembre in Germania, all'incontro di
wendo/autodifesa femminista di Kassel, Leyla, Rojda e Parwin, tre compagne curde
che lavorano al dipartimento delle donne del quartiere di
Sur, che è il centro storico di Amed/Diyarbakir, sotto coprifuoco di 24 ore imposto dal
governo turco dall'11 dicembre scorso (ornai 74 giorni), una prigione a cielo aperto.
Le compagne curde raccontano che nella guerra contro la popolazione
curda, il governo turco ha deciso di prendere di mira soprattutto le
donne, per la loro capacità di resistenza e per il loro portato
rivoluzionario, come sosegno per tutta la comunità.
Da 80 giorni c'è il coprifuoco in tutte le città del kurdistan turco. Emergenza per Cizre e per il centro storico di Diyarbakir, Sur. Neanche negli anni 90 il Governo bombardava le città. Al massimo bruciava i villaggi. La situaizone quindi è molto pesante e l'opinione pubblica non parla, non dice niente. Timidamente dice qualcosa solo per la Siria, dove la Turchia ha attaccato il cantone di Afrin. A Bakur anche c'è il coprifuco dopo che l'Hdp, dopo le elezioni, ha dichiarato autogoverno.
Ypg ha smentito che l'attacco ad Ankara sia stato fatto da qualcuno delle sue unità.
Così come il popolo curdo sta combattendo il Daesh così continuerà a combattere lo stato turco.
Queste le dichiarazione nella corrispondenza che abbiamo fatto con la rappresentante di UIKI onlus.